Autostrade: arrestati manager ed ex AD per attentato alla sicurezza e frode
Terremoto su Autostrade: arrestati manager e alcuni vecchi dirigenti tra cui l'ex AD per attentato alla sicurezza dei trasporti e frode ai danni dello Stato
Il filone dell’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi a Genova relativa alla criticità in termini di sicurezza delle barriere fonoassorbenti montate sulla rete autostradale, ha portato all’arresto di tre ex top manager di Autostrade per l’Italia, tra cui l’ex AD Giovanni Castellucci, mentre nei confronti di altri tre dirigenti attualmente in carica e scattata la misura interdittiva per un anno. Per tutti l’accusa è di “attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture”.
AUTOSTRADE: I MANAGER ARRESTATI E L’ACCUSA
I vecchi top manager di ASPI finiti agli arresti domiciliari, oltre all’ex amministratore delegato Giovanni Castellucci, sono Michele Donferri Mitelli e Paolo Berti, rispettivamente ex responsabile manutenzioni e direttore centrale operativo dell’azienda. Le misure interdittive riguardano invece Stefano Marigliani, Paolo Strazzullo e Massimo Miliani. Come detto, l’accusa riguarda la mancanza di sicurezza delle barriere fonoassorbenti di tipo integrato modello ‘Integautos’ con specifico riferimento a quelle del primo tronco autostradale, dove non a caso sono stati registrati alcuni parziali cedimenti dei pannelli sulla A12, verso Genova, tra il 2016 e il 2017.
BARRIERE FONOMETRICHE DIFETTOSE (E POTENZIALMENTE PERICOLOSE) SU ALCUNI TRATTI AUTOSTRADALI
Dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza sarebbe emerso che Castellucci e tutti gli altri manager sottoposti alle misure cautelari fossero consapevoli della difettosità delle barriere e del potenziale pericolo specialmente nelle giornate di forte vento, nonché dell’utilizzo di alcuni materiali per l’ancoraggio a terra non conformi alle certificazioni europee e scarsamente performanti. Eppure, nonostante questo, non avevano voluto procedere a lavori di sostituzione e messa in sicurezza adeguati, eludendo tale obbligo (previsto dai termini della concessione) con alcuni accorgimenti temporanei non idonei e non risolutivi. Per questo l’accusa ipotizza pure la frode nei confronti dello Stato.
ARRESTATI MANAGER DI AUTOSTRADE: TONFO IN BORSA PER ATLANTIA
La notizia dell’arresto di Castellucci, AD di Autostrade per l’Italia dal 2005 al 2019 e primo indagato per il crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018 che ha causato la morte di 43 persone, oltre a suscitare clamore per il prestigio del manager marchigiano sta influenzando (negativamente) anche l’andamento della Borsa di Milano: il titolo di Atlantia, la società che controlla Autostrade per l’Italia, è infatti segnalato in pesante perdita. Tutto questo mentre si è ancora lontani da un accordo sull’ormai annosa vicenda della revoca della concessione (ma gli ultimi risvolti giudiziari potrebbero favorire una exit-strategy).