Animali abbandonati: cosa fare e chi chiamare

Animali abbandonati: cosa fare e chi chiamare

Il problema degli animali abbandonati si ripropone anno dopo anno e riguarda anche la sicurezza delle strade: ricordiamo cosa fare e chi chiamare

21 Giugno 2022 - 10:06

Con l’arrivo dell’estate riaffiora, come ogni anno, la questione che riguarda l’abbandono degli animali domestici, un fenomeno purtroppo costante ma che raggiunge l’apice proprio durante la bella stagione. Le cause che lo determinano sono sempre futili: tante persone senza scrupoli, e dal cuore di pietra, ritengono che sia troppo difficile e costoso prendersi cura del cane o del gatto durante le vacanze, e per questo non esitano a liberarsene nel modo più drastico. Una triste abitudine che, secondo recenti statistiche, ogni estate provoca la morte per investimento di circa 60 mila animali abbandonati. E insieme a cani e gatti, che sono in netta maggioranza, ci sono anche uccellini, pesci, tartarughe, criceti e pappagalli. In altre parole tutti i piccoli amici che rallegrano le case durante l’anno, ma che con l’arrivo della bella stagione diventano un problema da risolvere radicalmente. Mettendo tra l’altro a serio rischio la sicurezza stradale.

Aggiornamento del 21 giugno 2022 con tutti i chiarimenti su cosa fare e chi chiamare se si trovano animali abbandonati, in particolare cani e gatti.

ABBANDONO DI ANIMALI: UN PROBLEMA CHE INTERESSA ANCHE LA SICUREZZA

Gli animali ovviamente non conoscono il Codice della Strada e si muovono affidandosi al proprio istinto. A maggior ragione gli animali domestici abbandonati, che hanno perso tutti i punti di riferimento, possono vagare ovunque, incluse strade ad alto scorrimento e autostrade, mettendo in pericolo se stessi e gli altri utenti della strada. Anche per questo il Codice Penale parla chiaro: abbandonare un animale costituisce un reato. L’art. 727 del Codice penale prevede infatti l’arresto fino a 1 anno o un’ammenda da 1.000 a 10.000 euro per chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività. Abbandonare un cane o un qualsiasi altro animale domestico, senza che nessuno si prenda cura di lui, non soltanto è crudele verso la bestiola ma rappresenta allo stesso tempo un’azione potenzialmente rischiosissima per la sicurezza degli automobilisti.

COSA FARE E CHI CHIAMARE SE TROVIAMO UN ANIMALE ABBANDONATO

Un’inchiesta condotta gli anni scorsi da SicurAUTO.it ha posto l’accento sugli obblighi verso i quali siamo tutti tenuti nel caso dovessimo imbatterci in un animale in evidenti condizioni di abbandono. Innanzitutto l’art. 189 comma 9-bis del nostro Codice della Strada dispone che “l’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno“, pena una severa multa da 421 a 1.691 euro.  E il d.m. 217 del 9 ottobre 2012 di fatto equipara lo stato di necessità di trasporto di un animale ferito (attenzione: tutti gli animali) a quello di una persona, consentendo l’utilizzo di sirena e lampeggiante per ambulanze veterinarie e mezzi di vigilanza zoofila.

Di conseguenza ogni automobilista, in presenza di un animale ferito, è obbligato a fermarsi e a chiamare soccorso allertando, in alternativa:

–  il Servizio Veterinario della ASL di competenza territoriale (se non si conosce il numero contattare il centralino della Asl)

– i Carabinieri (112);

– la Polizia di Stato (113);

– la Guardia di Finanza (117);

– le Polizie Municipali-Locali-Provinciali;

– i centralini di Comuni e Province;

– i Centri di recupero fauna selvatica;

– lo studio medico veterinario più vicino.

Va inoltre ricordato che da tempo è attiva la piattaforma www.struttureveterinarie.it, realizzata dalla Federazione nazionale degli Ordini dei veterinari italiani (FNOVI) in collaborazione con ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), che contiene la georeferenziazione delle strutture veterinarie autorizzate. Si tratta di un servizio di pubblica utilità, gratuito e scaricabile tramite app anche su smartphone, tablet e navigatori satellitari, che permette di rintracciare la struttura veterinaria più vicina e i relativi recapiti.

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C’E’ STATO UN INCIDENTE E L’ANIMALE PER LA STRADA E’ MORTO: CHE FARE?

Gli esperti di LAV e ANMVI, in questo caso, indicano che la procedura è la stessa di quella già descritta, con la differenza che bisogna avvertire esclusivamente una forza di polizia. Un medico veterinario dovrà intervenire per certificare la morte dell’animale e, per i casi più delicati, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della provincia in cui è avvenuto l’incidente effettuerà un’autopsia. Riguardo a eventuali spese veterinarie, gli accertamenti sulle responsabilità dell’accaduto avranno il compito di certificare chi deve pagare i danni, comprese le spese veterinarie.

PRESTARE SOCCORSO AGLI ANIMALI E’ UN OBBLIGO DI LEGGE

Se ancora non fosse chiaro, ricordiamo per l’ennesima volta che il soccorso agli animali è un obbligo di legge. Sempre secondo il Codice della Strada, le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso. Chiunque non ottempera all’obbligo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 85 a 337 euro.

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