4 rischi reali di una Brexit senza accordo per i Costruttori auto in Europa I Costruttori auto in Europa sottolineano il rischio di una Brexit del Regno Unito senza accordo: ecco cosa può succedere realmente all’industria automotive

4 rischi reali di una Brexit senza accordo per i Costruttori auto in Europa

I Costruttori auto in Europa sottolineano il rischio di una Brexit del Regno Unito senza accordo: ecco cosa può succedere realmente all’industria automotive

25 Settembre 2019 - 09:09

L’uscita del Regno Unito dall’Europa senza accordo è un grosso rischio per il mercato dell’industria automotive. Quella che tutti chiamano “no-deal Brexit” spaventa anche i Produttori di componentistica e Costruttori auto. Le principali associazioni europee dell’industria automotive sono tutte d’accordo che la Brexit senza accordo spaccherà il mercato, con costi e ripercussioni su occupazione e politiche commerciali. Ecco i 4 rischi maggiori della Brexit senza accordo che graveranno su aziende e consumatori.

1.CON LA BREXIT DURA 1 MINUTO DI STOP VALE 54 MILA EURO

Il maggiore rischio di una Brexit senza accordo è quello del libero mercato che sarebbe compromesso. “Ogni veicolo è composto da 30 mila parti che attraversano anche più volte i confini dei Paesi europei” spiega Sigrid de Vries, Segretario Generale del CLEPA. La fine del commercio senza barriere potrebbe portare ad un’interruzione del modello operativo “just-in-time” dell’industria. In altre parole il costo di un solo minuto di interruzione della produzione nel Regno Unito costerà 54.700 euro.

2.INDUSTRIE, PRODUZIONE E IMPIEGATI A RISCHIO BREXIT

L’industria automotive europea è uno dei settori più produttivi e di successo: ogni anno mette in strada 19,1 milioni di veicoli e impiega 13,8 milioni di persone. “Il libero commercio è cruciale per mantenere il successo di un’industria europea dell’auto fortemente integrata – spiega Erik Jonnaert, Segretario Generale di ACEA – che conta 230 stabilimenti di assemblaggio e produzione in tutta l’UE”. Basta pensare che oltre 100 impianti di produzione e centri di ricerca e sviluppo sono in Gran Bretagna.

3.IL “MADE IN UE” NON AVRA’ LO STESSO VALORE SENZA ACCORDO

L’Unione Europea ha stipulato accordi commerciali e regimi preferenziali con 30 Paesi tra cui Turchia, Sud Africa, Canada, Giappone e Corea del Sud. Questi accordi definiscono anche le norme in materia di origine (es. Made in UE), quello che per molti Paesi è diventato un valore aggiunto e una garanzia. In caso di Brexit senza accordo è forte il rischio che i contenuti dei fornitori britannici non contribuirebbero a determinare il contributo di origine dell’UE. In altre parole i Costruttori avrebbero difficoltà ad accedere alle condizioni preferenziali di cui sopra e il mercato avrebbe un valore minore per gli investitori extra EU.

4.CON LA NO-DEAL BREXIT AUMENTERANNO ANCHE I COSTI DI ACQUISTO

E arriviamo al rischio più prossimo per i consumatori in caso di “no-deal Brexit”, quello delle tariffe WTO (World Trade Organization). Le tariffe WTO sulle auto e i VAN potrebbe costare 5,7 miliardi di euro all’industria e ai consumatori sia europei che britannici. E’ chiaro che nel caso in cui i Costruttori non dovessero riuscire ad assorbire queste tariffe, il rischio è che andranno ad aumentare i costi dei veicoli prodotti in Gran Bretagna.

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