Alcoltest, scoperto l'infermiere che "puliva? gli esami degli automobilisti

Alcoltest, scoperto l'infermiere che "puliva? gli esami degli automobilisti Le indagini

Le indagini, cominciate nella scorsa primavera, stanno cominciando a fare chiarezza. Ancora non accertato se questo è stato un caso isolato

3 Novembre 2017 - 09:11

Una scoperta agghiacciante soprattutto per la gravità del fatto commesso da un infermiere dell'ospedale di Giulianova in provincia di Teramo. Per 200 euro sostituiva le provette di sangue di pazienti fermati dalle forze dell'ordine in stato di ebrezza o sotto effetto di stupefacenti, con esami e provette “pulite”. Dopo sei mesi di indagini si è giunti alla conclusione, fermando l'infermiere che più volte avrebbe fatto sparire o cambiato gli esiti dei risultati.

IL PRIMO DI UNA LUNGA SERIE? Rischia il licenziamento e, al momento è all'obbligo di dimora, l'infermiere che, per un indeterminato periodo di tempo, avrebbe sostituito gli esami e le provette di pazienti fermati dalla polizia ed accusati di aver fatto uso di sostanze stupefacenti o sotto effetto di alcol. Il tutto è cominciato quando, dopo l'ennesimo caso di analisi non conformi al tampone o scomparse, la Polizia ha cominciato ad indagare per svelare il mistero, scoprendo, anche grazie all'uso di intercettazioni ambientali, l'illecito.

200 EURO PER SOSTITUIRE LE ANALISI Una volta avviate le indagini, cominciate nella scorsa primavera, si è scoperto che il paramedico, di 43 anni e residente a Mosciano Sant'Angelo in provincia di Teramo, avrebbe ricevuto 200 euro dall'automobilista fermato sotto effetto di stupefacenti per far sparire le sue analisi – annichilendo lo sforzo delle forze dell'ordine nel limitare il fenomeno aumentando il numero di controlli. In realtà le indagini non sono ancora terminate, visti i precedenti casi di analisi non conformi, cercando di scoprire se questo sia stato un caso isolato o solo il primo di una lunga serie, che rischierebbe di alzare un polverone non indifferente.

IL COLLEGIO DEGLI INFERMIERI COME PARTE LESA È arrivata subito la condanna da parte del Collegio degli infermieri (Ipasvi) di Teramo, che si reputa parte lesa in questa vicenda, annunciando provvedimenti disciplinari nei riguardi dell'infermiere protagonista. Provvedimento che arriverà probabilmente dopo quello che verrà preso dal direttore generale della Asl, che attualmente ha sospeso il paramedico in attesa di avviare la procedura per il licenziamento. Una vicenda triste, che rischia di infangare una intera categoria di lavoratori che svolge il proprio lavoro nel modo migliore possibile. 

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