Esenzione cintura di sicurezza: rilascio e patologie

Esenzione cintura di sicurezza: rilascio e patologie

Come si ottiene l'esenzione della cintura di sicurezza? Scopri le modalità per il rilascio e le patologie ammesse

28 Giugno 2024 - 11:30

A chi viene concessa e come si ottiene l’esenzione della cintura di sicurezza? Le cinture sono fondamentali per limitare le conseguenze di una collisione stradale e in Italia, così come nella stragrande maggioranza dei Paesi, sono obbligatorie in qualsiasi situazione di marcia sia sui sedili anteriori che su quelli posteriori. Tuttavia l’art. 172 comma 8 del Codice della Strada prevede delle eccezioni all’obbligo di indossare le cinture di sicurezza in favore di determinate categorie di soggetti e in presenza di particolari condizioni fisiche.

Aggiornamento del 28 giugno 2024 con ulteriori precisazioni sul rilascio dell’esenzione per le cinture di sicurezza.

ESENZIONE CINTURE DI SICUREZZA: SOGGETTI E CATEGORIE CHE NE BENEFICIANO

Nel dettaglio il Codice della Strada prevede l’esenzione dall’obbligo di uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini per:

  • gli appartenenti alle forze di polizia e ai corpi di polizia municipale e provinciale nell’espletamento di un servizio di emergenza;
  • i conducenti e gli addetti dei veicoli del servizio antincendio e sanitario in caso di intervento di emergenza;
  • i conducenti dei veicoli con allestimenti specifici per la raccolta e per il trasporto di rifiuti e dei veicoli a uso speciale, quando sono impiegati in attività di igiene ambientale nell’ambito dei centri abitati, comprese le zone industriali e artigianali;
  • gli appartenenti ai servizi di vigilanza privati regolarmente riconosciuti che effettuano scorte;
  • gli istruttori di guida durante le esercitazioni;
  • le persone che risultino, sulla base di certificazione rilasciata dalla unità sanitaria locale o dalle competenti autorità di altro Stato membro UE, affette da patologie particolari o che presentino condizioni fisiche che costituiscono controindicazione specifica all’uso dei dispositivi di ritenuta. Tale certificazione deve indicare la durata di validità, deve recare il simbolo previsto dalla direttiva comunitaria e dev’essere esibita su richiesta degli organi di polizia;
  • le donne in stato di gravidanza sulla base della certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture di sicurezza;
  • i passeggeri dei veicoli M2 ed M3 autorizzati al trasporto di passeggeri in piedi e adibiti al trasporto locale e che circolano in zona urbana;
  • gli appartenenti alle forze armate nell’espletamento di attività istituzionali nelle situazioni di emergenza.

ESENZIONE CINTURA DI SICUREZZA: PATOLOGIE CHE CONSENTONO IL RILASCIO

In quest’ambito ci soffermiamo sull’aspetto sanitario spiegando le modalità per richiedere l’esenzione cintura di sicurezza da parte delle persone affette da particolari patologie o condizioni fisiche e dalle donne in stato di gravidanza che presenta condizioni di rischio.

Le patologie che costituiscono controindicazione specifica all’uso delle cinture di sicurezza sono principalmente:

  • obesità permagna;
  • neostomie esterne in attesa di intervento chirurgico;
  • grandi ascitici;
  • laparocele ed ernia ombelicale permagna;
  • gravissima insufficienza respiratoria;
  • mancanza dei punti d’appoggio (clavicola/sterno/ali iliache);
  • dispositivi cardiaci.

Le persone affette da tali patologie possono pertanto richiedere gli accertamenti medici necessari per ottenere il certificato di esonero dall’uso obbligatorio delle cinture di sicurezza.

Donna incinta con cintura di sicurezza

ESENZIONE CINTURA DI SICUREZZA: COME SI OTTIENE IL RILASCIO

Nei casi di patologie o condizioni fisiche particolari, per ottenere l’esenzione dall’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza non è sufficiente un semplice certificato del medico di base ma occorre una certificazione rilasciata dall’ASL (Azienda Sanitaria Locale) competente a seguito di apposita visita specialistica. Questo perché l’esonero non viene mai concesso a cuor leggero, essendo una condizione di pericolo non indossare la cintura di sicurezza.

La visita si effettua su richiesta dell’interessato presentando la seguente documentazione:

  • domanda su modulo dell’ASL;
  • documento di identità valido;
  • documentazione sanitaria riguardante le patologie che costituiscono controindicazioni all’uso delle cinture di sicurezza;
  • ricevuta del versamento dei diritti sanitari (il costo può variare in base all’ASL);
  • se in possesso: patente di guida.

La richiesta può essere inoltrata di persona, allo sportello dell’ASL, oppure tramite raccomandata A/R, email o PEC.

È bene comunque informarsi PRIMA di inviare la richiesta perché le procedure adottate dalle ASL sparse sul territorio potrebbero differire l’una dall’altra, anche in relazione ai costi dei diritti sanitari.

Importante: avverso il giudizio sfavorevole espresso dal medico dell’ASL, è ammessa la possibilità di richiesta di rivalutazione presso la Commissione Medica di riesame.

Invece per le donne in gravidanza, differentemente dalla procedura per le patologie, il certificato medico viene rilasciato non dall’ASL ma direttamente dal ginecologo curante, al quale spetta comprovare le condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture di sicurezza.

Come specifica l’art. 172 CdS, le certificazioni di esenzione devono riportare il termine di validità, devono indicare l’apposito simbolo previsto dall’art. 5 della direttiva UE (in modo da renderle riconoscibili anche al di fuori del territorio nazionale) e vanno sempre esibite su richiesta. Pertanto bisogna sempre portarle con sé.

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