Patente di guida: quali sono i requisiti visivi richiesti

Patente di guida: quali sono i requisiti visivi richiesti

Non solo i decimi di vista perché i requisiti visivi richiesti per rinnovare o conseguire la patente di guida sono ben più ampi

18 Gennaio 2021 - 04:01

Nel linguaggio comune si chiamano decimi di vista richiesti per guidare un’auto. In quello specialistico si parla di requisiti visivi perché tirano in ballo altri parametri indispensabili per conseguire o rinnovare la patente di guida. Al contrario di quanto si potrebbe frettolosamente immaginare, i requisiti visivi richiesti non fanno riferimento solo alla capacità degli occhi di vedere oggetti vicini e lontani. Le condizioni necessarie sono ben più ampie e riguardano anche la visione crepuscolare ovvero la capacità di vedere in condizioni di luce scarsa. Ma anche il campo visivo ovvero l’area percepita dall’occhio quando osserva un punto fisso, e la sensibilità al contrasto ovvero il riconoscimento delle diverse tonalità di uno stesso colore. Sotto osservazione c’è anche il tempo di recupero da un abbagliamento, rischio sempre concreto quando si incrocia un’altra auto lungo la strada. Da qui l’importanza di possedere i requisiti visivi minimi richiesti per guidare in sicurezza.

DECIMI DI VISTA PER LA PATENTE DI GUIDA E CAMPO VISIVO

I requisiti visivi necessari per conseguire o rinnovare la patente B (ma anche AM, A, BE e BS) sono di due tipi e sono legati al tipo di visione tra monoculare e binoculare. Nel primo caso, a differenza del secondo, i due occhi non collaborano per la visualizzazione della stessa immagine. Sulla base di questa distinzione, al guidatore sono richiesti:

– almeno otto decimi di vista nell’occhio residuo (monoculare);

– almeno sette decimi di vista e non meno di due decimi con l’occhio peggiore (binoculare).

In entrambe le situazioni, il campo visivo richiesto (campimetria) deve risultare di almeno 120 gradi sul piano orizzontale ed essere privo di difetti in sede centrale. Sono leggermente diversi i requisiti visivi richiesti per le patenti C (guida dei camion), D (autobus con più di 9 posti), KB (taxi, autovetture e motoveicoli oltre 1,3 tonnellate), CQC (veicoli di massa superiore a pieno carico a 3,5 tonnellate):

– dodici decimi complessivi per la visione binoculare;

– quattro decimi per l’occhio peggiore;

– otto decimi per l’occhio migliore;

– campo visivo di 160 gradi sul piano orizzontale.

L’automobilista può sottoporsi alla visita oculistica in una scuola guida, in un’agenzia di pratiche auto o in una sede ACI. La normativa in materia non prevede più il controllo della visione dei colori. Detto in altri termini, il daltonismo non è una causa ostativa alla guida dell’auto.

REQUISITI VISIVI PER LA PATENTE DI GUIDA

Abbiamo accennato agli altri requisiti visivi per conseguire o rinnovare la patente di guida, oltre ai decimi di vista e al campo di vista. Il primo è la sensibilità al contrasto che si rivela indispensabile al volante per leggere i caratteri sui cartelli e le insegne con minore contrasto rispetto allo sfondo. Per ottenere la patente B è necessario almeno il 6%. Poi c’è il tempo di recupero dopo essere stati abbagliati, per cui sono indispensabili due decimi in un tempo inferiore ai 60 secondi per l’occhio con risultato migliore. Per superare il test sulla visione crepuscolare, il guidatore deve ottenere almeno un decimo per la patente B. Anche in questo caso, i requisiti visivi richiesti per la patenti C, D, KB e CQC sono diversi:

– sensibilità al contrasto: 3%;

– tempo di recupero da un abbagliamento: quattro decimi in un tempo inferiore ai 30 secondi;

– visione crepuscolare: due decimi.

QUANDO SCATTA L’OBBLIGO DI GUIDARE CON LE LENTI

Solo dopo la visita del medico oculista per la verifica del possesso dei requisiti visivi, all’automobilista può essere eventualmente imposto di guidare con le lenti. L’obbligo scatta nel caso di mancato raggiungimento delle condizioni richieste. Secondo l’articolo 173 del Codice della Strada, “il titolare di patente di guida al quale, in sede di rilascio o rinnovo della patente stessa, sia stato prescritto di integrare le proprie deficienze organiche e minorazioni anatomiche o funzionali per mezzo di lenti o di determinati apparecchi, ha l’obbligo di usarli durante la guida”. L’obbligo di guida con lenti deve quindi essere espressamente indicato sulla patente con il codice 01. Ma se anche con un supporto correttivo l’automobilista non conquista i requisiti visivi minimi, può essere richiesta una visita alla Commissione medica locale dell’Asl. In caso di rinnovato esito negativo, la Motorizzazione civile può sospendere o revocare la patente ovvero può adottare un provvedimento temporaneo di limitazione alla guida oppure definitivo. Il guidatore conserva comunque il diritto di presentare ricorso al Tar contro questa disposizione. Purché lo faccia entro 30 giorni dalla sua emanazione.

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