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Auto in Leasing e normale usura: quando il cliente paga i danni?

La restituzione di un’auto in leasing spesso comporta costi extra per danni anomali o svalutazione: quando sono legittimi? Ecco le risposte

 

La restituzione di un’auto in leasing spesso comporta costi extra per danni anomali o svalutazione: quando sono legittimi? Ecco le risposte

5 Maggio 2025 - 09:39

Negli ultimi anni, il leasing automobilistico si è affermato come una delle soluzioni più diffuse per l’acquisizione di veicoli, in ambito privato e aziendale. Tuttavia, al termine del contratto, la fase della restituzione dell’auto può trasformarsi in un terreno minato, spesso fonte di incomprensioni e contestazioni. Una delle domande più frequenti e delicate riguarda proprio il confine tra normale usura e danno imputabile al cliente: quando un difetto è “fisiologico” e quando, invece, diventa un costo extra da sostenere? Nei prossimi paragrafi facciamo chiarezza su queste differenze con l’aiuto degli esperti DEKRA.

NORMALE USURA DI UN’AUTO IN LEASING: COSA COMPRENDE?

Il principio generale alla base dei contratti di leasing è che il canone mensile non copre solo l’utilizzo del veicolo, ma anche il suo naturale deprezzamento dovuto al tempo, al chilometraggio e a un uso conforme alla destinazione d’uso del mezzo (trasporto persone o merci). Questa perdita di valore è nota come usura ordinaria, ed è generalmente già inclusa nel contratto, che è sempre opportuno leggere con attenzione prima di firmarlo.

Secondo Michael Tziatzios, responsabile della gestione delle auto usate presso DEKRA Automobil GmbH, la distinzione chiave è tra i fattori che diminuiscono il valore residuo del veicolo in modo anomalo (cioè un danno) e ciò che invece è compatibile con un utilizzo normale del mezzo. “Le parti mancanti possono comportare costi inaspettatamente elevati”, afferma Tziatzios. “Ad esempio, se è necessario sostituire il sistema di chiusura a causa dello smarrimento delle chiavi del veicolo.”

Segni di usura sugli pneumatici coerenti con il chilometraggio, e piccoli scolorimenti degli interni dovuti al tempo sono, in genere, esempi di normale usura. Al contrario, ammaccature, graffi profondi, cerchi danneggiati, tappezzeria macchiata o strappata, o parti mancanti rientrano nella categoria dei danni — e quindi diventano costi da addebitare al cliente. Ecco alcuni esempi di normale usura (sinistra) e danneggiamenti anomali (destra) secondo DEKRA.

QUANDO IL CLIENTE PAGA I DANNI ALLA FINE DEL LEASING?

Il cliente è tenuto a risarcire tutti quei difetti che non rientrano nella normale usura, cioè che:

  • alterano significativamente l’estetica o la funzionalità del veicolo;
  • richiedono interventi di riparazione o sostituzione;
  • riducono il valore residuo del mezzo in modo determinante rispetto al suo valore di mercato.

Un caso emblematico è quello di un cliente che, alla restituzione del veicolo, scopre una fattura da oltre 1.400 euro per una piccola ammaccatura al paraurti posteriore. A prima vista, il danno può sembrare trascurabile, ma la presenza di sensori di parcheggio integrati o di tecnologie ADAS nel paraurti rende spesso necessaria la sostituzione completa, e non una semplice “riparazione intelligente”. In questi casi, anche un danno apparentemente banale può risultare tecnicamente rilevante e costoso, come abbiamo spiegato nel 4° Aftermarket Report di SICURAUTO.it.

PERIZIA PRELIMINARE AUTO IN LEASING PER EVITARE SORPRESE

Il problema maggiore, sottolinea DEKRA, è che i cataloghi dei danni da leasing non sono sempre chiari o esaustivi, generando incertezza tra clienti e operatori. Per affrontare questo problema, DEKRA ha sviluppato un Catalogo Danni Leasing consultabile gratuitamente che, con esempi fotografici e descrizioni dettagliate, consente una valutazione trasparente, imparziale e condivisa delle condizioni del veicolo.

DEKRA spiega che è fondamentale che il catalogo di riferimento venga concordato tra le parti al momento della firma del contratto, affinché entrambe sappiano fin dall’inizio quali sono gli standard di riferimento alla restituzione del veicolo a fine leasing.

Un altro strumento utile per prevenire controversie è la perizia preliminare, da effettuare qualche settimana prima della scadenza del contratto. In presenza di difetti o danni incerti, una valutazione indipendente può aiutare il cliente a decidere se:

  • far riparare il danno autonomamente, magari coprendolo con una polizza casco;
  • oppure attendere la valutazione del locatore, consapevole dei possibili costi.

Infine, non bisogna sottovalutare l’importanza di verificare che il veicolo sia nelle stesse condizioni della consegna, soprattutto per l’equipaggiamento completo. Chiavi mancanti, libretti di uso e manutenzione assenti, accessori non restituiti possono comportare costi aggiuntivi spesso ignorati dai clienti, ma del tutto legittimi per il locatore.

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