Importare l’auto dalla Svezia: come fare

Importare l’auto dalla Svezia: come fare

Come fare a importare un'auto dalla Svezia, guida utile con la procedura e la terminologia in lingua svedese

14 Aprile 2025 - 12:00

Tra i Paesi più scandagliati per acquistare un’automobile all’estero c’è la Svezia. Qui vige un’aliquota Iva del 25%, quindi più alta rispetto all’Italia. Detto in altri termini, il Paese scandinavo è interessante per acquistare un’autovettura nuova da importare in Italia. La normativa europea prevede che se si compra un’auto nuova all’estero, il pagamento dell’Iva si effettua nel Paese importatore. Direttamente nel Paese esportatore se è usata. Di conseguenza, in riferimento all’Italia, che ha l’Iva al 22%, conviene importare veicoli nuovi dalle nazioni dove l’aliquota è più alta, come appunto è la Svezia. E le auto usate dai paesi dove l’Iva è più bassa, per esempio la Germania. Ma come fare, concretamente, per importare un’auto dalla Svezia all’Italia?

COSA VERIFICARE QUANDO SI IMPORTA UN’AUTO DALLA SVEZIA

Il primo passo da fare quando si importa un’auto dalla Svezia è verificare la documentazione originale. In Svezia, il libretto di circolazione è suddiviso in due parti: il Del 1 che contiene i dati tecnici del veicolo, e il Del 2 che attesta la proprietà. Senza uno dei due non è possibile completare la procedura di immatricolazione in Italia. La presenza del Certificato di Conformità europeo  semplifica il processo di omologazione poiché attesta che il veicolo è conforme agli standard tecnici previsti dall’Unione europea. Una volta conclusa la trattativa con il venditore, bisogna produrre la prova del pagamento. Se l’acquisto avviene da un rivenditore professionale, è sufficiente la fattura. Se l’auto viene acquistata da un privato serve un contratto di compravendita. Deve essere completo di firma, data, prezzo e copia del documento d’identità del venditore. Questo documento dimostra l’origine e la legalità della transazione.

IMPORTARE AUTO DALLA SVEZIA, DAL CONTRATTO AL TRASPORTO

Entrando nei dettagli, individuato il venditore e appurata la disponibilità del veicolo al prezzo richiesto, arriva il momento della stipula contrattuale. È consigliabile che il contratto venga sottoscritto in lingua inglese anziché allo svedese. Anche la modalità di trasporto del veicolo va valutata con attenzione. Alcuni scelgono di guidare l’auto fino in Italia con targhe provvisorie rilasciate dalle autorità svedesi. Altri preferiscono affidarsi a un trasporto su bisarca, soluzione più costosa ma comoda e sicura. In ogni caso il veicolo deve essere coperto da una polizza valida per la circolazione internazionale durante il trasferimento per non incorrere in sanzioni o in problemi in caso di incidente lungo il tragitto. Una volta arrivata in Italia, il proprietario deve immatricolarla alla Motorizzazione Civile. Per completare questa operazione serve un fascicolo piuttosto corposo, che comprende la carta di circolazione svedese (sia Del 1 che Del 2), il COC, la fattura o il contratto, una copia del documento d’identità e il modulo TT2119 compilato. Se il veicolo ha più di sei mesi dalla prima immatricolazione oppure ha percorso oltre 6.000 chilometri, è considerato usato dal punto di vista fiscale e non si dovrà versare l’Iva in Italia, se già assolta in Svezia.

COSTI PER IMMATRICOLARE L’AUTO DALLA SVEZIA

I costi per immatricolare un’auto importata dalla Svezia variano in base alla potenza del motore, alla classe ambientale e alla provincia di residenza.  Bisogna versare l’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione), i diritti di motorizzazione, le spese per le targhe e per l’eventuale traduzione giurata dei documenti in lingua svedese. A cui sommare i costi di agenzia se ci si affida a professionisti per velocizzare le pratiche. In media, si può stimare una spesa compresa tra i 600 e i 1.200 euro, a seconda delle caratteristiche del veicolo e del supporto scelto. Una volta che l’interessato ha raccolto tutta la documentazione e ha provveduto al pagamento delle tasse, deve sottoporre il veicolo a collaudo per verificarne la conformità agli standard tecnici italiani. In caso di esito positivo, le autorità competenti assegnano un numero di targa italiano ed emettono il nuovo libretto di circolazione valido nel nostro Paese.

Comprare auto

AUTO NUOVE O AUTO USATE

Prerogativa per la richiesta di emissione di una targa temporanea (Tillfällig Registrering-Export) nel caso di un’auto nuova di fabbrica è la certificazione di residenza permanente all’estero nonché di un indirizzo di riferimento svedese, al quale indirizzare tutta la documentazione necessaria. La richiesta va inoltrata al Transportstyrelsen”(Swedish Transport Agency). Il periodo di validità delle targhe temporanee può essere a scelta di 3, 6 o 12 mesi e il rilascio delle stesse costa 450 SEK (Corone svedesi) ossia circa 47,28 euro.

Nel caso di auto usate, l’alternativa se si dispone di un recapito in Svezia a cui far giungere tutta la documentazione richiesta e l’attestato di registrazione. Non appena l’acquirente inoltra la richiesta di emissione di una targa temporanea (Tillfällig Registrering-Export), il venditore deve procedere con la radiazione del veicolo dal pubblico registro. Da quel momento, le autorità assegnano alla vettura un nuovo numero di registrazione, valido per un mese.

Entro questo termine di validità è necessario far uscire l’auto dalla Svezia, provvedendo poi a recapitare al Transportstyrelsen (Swedish Transport Agency) le targhe che questo provvederà a distruggere. La registrazione in sé avviene gratuitamente e il veicolo deve ovviamente essere coperto da un’assicurazione RC auto.

Se l’acquirente non dispone di un indirizzo in Svezia al quale far pervenire tutta la documentazione è possibile stipulare un accordo con il venditore con cui quest’ultimo si rende disponibile a far circolare il veicolo con il proprio nominativo fino al momento dell’immatricolazione in Italia. Una volta arrivato in Italia, il veicolo dev’essere regolarmente immatricolato, presentando i documenti di seguito specificati.

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