
La prescrizione risarcimento danni da incidente auto è differente rispetto ad altre situazioni: ecco cosa prevede la normativa in vigore
Nel caso di coinvolgimento in un sinistro è essenziale comprendere le procedure e i tempi legati alla prescrizione risarcimento danni da incidente auto. Norme alla mano, esiste un preciso periodo di tempo entro il quale richiedere il risarcimento dei danni subiti. Dopodiché il diritto decade. Le richieste di risarcimento derivanti da incidenti stradali sono infatti soggette alla prescrizione. Si tratta di un principio giuridico che comporta l’estinzione del diritto a ottenere il risarcimento nel caso in cui non venga esercitato entro un determinato lasso temporale. Il risarcimento danni da incidenti stradali, in particolare, rientra tra i diritti soggetti a tempi di prescrizione accelerati. Analizziamo i dettagli.
QUANDO SCATTA LA PRESCRIZIONE RISARCIMENTO DANNI DA INCIDENTE AUTO
La prescrizione risarcimento danni da incidente auto è di due anni. Lo stabilisce l’articolo 2947 del Codice civile. Ma ogni atto di messa in mora e diffida può interrompere questo periodo, avviando nuovamente il conteggio del termine. Secondo la giurisprudenza, “il diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito si prescrive in cinque anni dal giorno in cui il fatto si è verificato. Per il risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli di ogni specie il diritto si prescrive in due anni”. La tempistica ristretta della prescrizione in questo contesto, rispetto ad altre tipologie di reati, è motivata dalla necessità di garantire una rapida tutela delle parti coinvolte, secondo il giudizio espresso dai tribunali.
LA CASSAZIONE SULLA PRESCRIZIONE RISARCIMENTO DANNI DA INCIDENTE AUTO
Il periodo massimo entro il quale richiedere il risarcimento dei danni all’assicurazione, in seguito a un incidente, è dunque di due anni. La sentenza numero 5894 del 24 marzo 2016 della Corte di cassazione chiarisce che questa prescrizione non si limita agli incidenti che coinvolgono due o più veicoli. Ma si estende a qualsiasi evento accidentale derivante dalla circolazione di un veicolo su strada. Pensiamo ad esempio agli sbandamenti causati da buche sull’asfalto o dalla presenza di ghiaccio.
COME PUÒ CAMBIARE LA PRESCRIZIONE RISARCIMENTO DANNI DA INCIDENTE AUTO
La prescrizione risarcimento danni da incidente auto della durata di cinque anni trova applicazione nei contesti in cui i danni non derivano dalla circolazione stradale. Ma nei casi in cui la richiesta di risarcimento è rivolta al responsabile indiretto, anche se non è l’autore materiale dell’evento o da chi ha subito danni. Anche in questo caso è possibile sospendere i tempi della prescrizione mediante azioni intraprese dal danneggiato, come, ad esempio, una richiesta di danni tramite lettera raccomandata. Questo processo di sospensione annulla il tempo trascorso, facendo ripartire la prescrizione dall’inizio, con l’effettivo inizio del conteggio dalla data di ricezione dell’ultima comunicazione raccomandata.
TEMPI PRESCRIZIONE RISARCIMENTO DANNI DA INCIDENTE AUTO: LE ECCEZIONI
Una importante deroga al principio di prescrizione biennale in caso di incidente automobilistico sorge quando il danno è causato da un fatto considerato come reato, per il quale è stabilito un periodo di prescrizione superiore ai due anni. L’articolo 2947 del Codice civile, al terzo comma, dispone che per l’azione civile si applicherà la prescrizione più estesa prevista a fini penali. Anche nel caso in cui l’azione sia indirizzata non contro l’autore del reato, ma di chi ne deve rispondere a titolo di responsabilità indiretta. Questa normativa garantisce una tutela maggiore in situazioni in cui il danno derivi da comportamenti penalmente rilevanti.
QUANDO SI HA DIRITTO A UN RISARCIMENTO DANNI DA INCIDENTE AUTO?
Affinché sia possibile avanzare una richiesta di risarcimento danni derivanti da un incidente, devono essere soddisfatti alcuni requisiti. In primo luogo, la vittima deve aver subito un danno effettivo. Quindi di deve essere un comportamento scorretto o illegittimo da parte di un soggetto terzo. Dopodiché deve sussistere un chiaro nesso causale tra il comportamento e il danno subito. Infine, l’automobilista deve documentare in modo inequivocabile l’esistenza di questo nesso causale. La richiesta di risarcimento danni deve essere formalizzata attraverso una comunicazione alla compagnia di assicurazione. Può essere trasmessa tramite raccomandata con ricevuta di ritorno oppure via Posta elettronica certificata. L’atto comunicativo consente alla società assicurativa di valutare la richiesta e avviare eventuali perizie e accertamenti. Oltre a presentare un’offerta di risarcimento.