Constatazione amichevole: quando sono obbligatori i testimoni? La constatazione amichevole permette di evitare i tempi lunghi delle assicurazioni

Constatazione amichevole: quando sono obbligatori i testimoni?

La constatazione amichevole permette di evitare i tempi lunghi delle assicurazioni, a patto che si sappia usare, anche in relazione ai testimoni

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29 Settembre 2022 - 05:09

La comodità della constatazione amichevole si spiega facilmente. Permette agli automobilisti coinvolti in un sinistro stradale di lieve entità di non perdersi nelle lungaggini burocratiche previste nel caso in cui venga seguita la procedura assicurativa tradizionale. Gli esempi sono numerosi. Pensiamo al coinvolgimento in una lieve collisione mentre con la nostra auto siamo fermi allo stop a un incrocio. Se la dinamica è estremamente chiara, le responsabilità sono evidenti e le conseguenze sono minime, non c’è ragione per non ricorrere alla constatazione amichevole. Tuttavia possono nascere delle incertezze. Quale ruolo ricoprono i testimoni dell’incidente? In particolare, è importante la testimonianza di un passeggero a bordo di una delle due vetture coinvolte nel sinistro? Detto in altri termini: nel caso del ricorso alla constatazione amichevole, quando sono obbligatori i testimoni? I loro nomi devono finire nel Modulo Blu o anche Cid, secondo la precedente denominazione di Convenzione indennizzo diretto?

CONSTATAZIONE AMICHEVOLE, IN COSA CONSISTE

La constatazione amichevole consente quindi di tenersi alla larga dai tempi lunghi delle assicurazioni. In buona sostanza, gli automobilisti protagonisti del sinistro devono compilare un modulo in cui ricostruiscono la dinamica del sinistro. Lo fanno con tanto della rappresentazione dello schizzo dell’incidente e successiva sottoscrizione di quanto messo nero su bianco. Il modulo per la constatazione amichevole può essere anche redatto in una lingua diversa dall’italiano in quanto è comune in tutta l’Unione europea. Dopodiché, serve un Cid per entrambi i veicoli coinvolti nell’incidente oppure due se le auto sono tre.

LE 17 OPZIONI DEL MODULO DI CONSTATAZIONE AMICHEVOLE

Punto in comune di tutte le situazioni è la presenza di 17 caselle nel modulo di constatazione amichevole che sintetizzano le cause più comuni degli incidenti. Le opzioni tra cui scegliere per ricostruire i fatti sono:

– incidente in fermata o in sosta;

– ripartiva dopo una sosta o apriva una portiera;

– stava parcheggiando;

– usciva da un parcheggio, da un luogo privato, da una strada vicinale;

– entrava in un parcheggio, in un luogo privato, in una strada vicinale;

– si immetteva in una piazza a senso rotatorio;

– circolava su una piazza a senso rotatorio;

– tamponava procedendo nello stesso senso e nella stessa fila;

– procedeva nello stesso senso ma in una fila diversa;

– cambiava fila;

– sorpassava;

– girava a destra;

– girava a sinistra;

– retrocedeva;

– invadeva la sede stradale riservata alla circolazione in senso inverso;

– proveniva da destra;

– non aveva osservato il segnale di precedenza o di semaforo rosso.

L’IMPORTANZA DEI TESTIMONI NELLA CONSTATAZIONE AMICHEVOLE

Il ruolo dei testimoni nel contesto di un incidente stradale e nel successivo ricorso alla constatazione amichevole è evidente. Le loro dichiarazioni possono rivelarsi decisive per l’attribuzione della maggiore o minore responsabilità a uno dei conducenti. Se hanno visto la scena del sinistro possono aiutare a stabilire chi ha la colpa dell’incidente. Ma senza dimenticare che l’identificazione dei testimoni in un momento successivo comporta l’inammissibilità della prova testimoniale. In buona sostanza è indispensabile indicare subito i testimoni, anche negli incidenti stradali senza feriti e con danni alle sole cose. In caso contrario, se il danneggiato non si accontenta della somma offerta della compagnia di assicurazione non può ottenere l’ammissione della prova testimoniale in proprio favore in una eventuale causa.

TESTIMONI NELLA CONSTATAZIONE AMICHEVOLE: QUANDO SONO OBBLIGATORI

Punto di partenza per comprendere se e quando sono obbligatori in testimoni nell’ambito della procedura di constatazione amichevole è il Codice delle assicurazioni private. Qui si legge che “in caso di sinistri con soli danni a cose, l’identificazione di eventuali testimoni sul luogo di accadimento dell’incidente deve risultare dalla denuncia di sinistro o comunque dal primo atto formale del danneggiato nei confronti dell’impresa di assicurazione o, in mancanza, deve essere richiesta dall’impresa di assicurazione con espresso avviso all’assicurato delle conseguenze processuali della mancata risposta”. In pratica, l’obbligo di indicare i testimoni di un incidente stradale riguarda pure il modulo Cid. Se i nominativi non sono riportati, ci pensa l’assicurazione a chiederli al danneggiato entro 60 giorni dal ricevimento della denuncia di sinistro.

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