Assicurazione auto: quale massimale scegliere? A rivelarsi decisivi nell’ambito dell’attribuzione delle responsabilità

Assicurazione auto: quale massimale scegliere?

Se stai per sottoscrivere o rinnovare un'assicurazione auto, sai quale massimale scegliere? Prima di rispondere valuta attentamente la situazione

5 Maggio 2022 - 03:05

Quando si stipula un’assicurazione auto la scelta del massimale rientra tra gli aspetti più importanti che vanno considerati. In certi casi, infatti, optare per il massimale minimo previsto per legge potrebbe rivelarsi una decisione miope. Questo perché, come vedremo, l’importo minimo di copertura riguarda l’intero sinistro, indipendentemente dal numero delle vittime. Col rischio, quindi, di risultare insufficiente nella malaugurata ipotesi (ma che nessuno può escludere a priori) di provocare un incidente plurimortale.

MASSIMALE RC AUTO: CHE COS’È?

Il massimale è l’importo massimo del risarcimento ed è stabilito preliminarmente alla stipula del contratto (nel senso che ogni assicurato deve conoscerlo prima di firmare). In altri termini indica la somma massima che l’assicurazione corrisponde all’avente diritto in caso di sinistro, in base al contratto che l’assicurato ha stipulato con l’assicurazione stessa. L’articolo 128 del Codice delle Assicurazioni Private dispone che per l’adempimento dell’obbligo di assicurazione RC auto derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il contratto dev’essere sottoscritto per somme non inferiori ai seguenti importi (massimali minimi):

– nel caso di danni alle persone un importo minimo di copertura pari a euro 6.070.000 per sinistro, indipendentemente dal numero delle vittime;

– nel caso di danni alle cose un importo minimo di copertura pari a euro 1.220.000 per sinistro, indipendentemente dal numero delle vittime;

– infine, solo per i veicoli a motore adibiti al trasporto di persone classificati M2 e M3 (autobus, pulmini, scuolabus, ecc.) un importo minimo di copertura pari a euro 30.000.000 per sinistro per i danni alle persone, indipendentemente dal numero delle vittime, e a euro 2.000.000 per sinistro per i danni alle cose, indipendentemente dal numero dei danneggiati.

Ogni 5 anni dalla data dell’11 giugno 2012 questi importi sono aggiornati automaticamente secondo la variazione percentuale indicata dall’indice europeo dei prezzi al consumo. Visto che l’ultimo aggiornamento risale al 2017 gli importi subiranno un nuovo ritocco nel corso del 2022.

IL RISCHIO DEL MASSIMALE MINIMO

Alla luce degli importi attualmente vigenti, la somma massima che una compagnia assicurativa può pagare per ogni singolo sinistro automobilistico è pari a 7 milioni e 290 mila euro (per gli autobus molto di più), indipendentemente dal numero di persone coinvolte e di beni danneggiati. Attenzione però a non farsi ingannare dalla grandiosità di certe cifre. Gli oltre 7 milioni di euro minimi garantiti per legge, che a prima vista possono sembrare più che sufficienti a coprire i danni causati in un incidente stradale, in realtà rischiano di essere pochi se il sinistro coinvolge gravemente più di una persona. E se la cifra stabilita come risarcimento supera il massimale sono dolori, visto che in quel caso l’assicurato è costretto a pagare la differenza di tasca sua.

Assicurazione auto massimale

ASSICURAZIONE AUTO E MASSIMALE: COSE DA SAPERE

Per questo molti assicurati chiedono di inserire nella polizza RC auto un massimale più alto, anche se l’ultima parola spetta alla compagnia assicurativa. Deve infatti considerarsi che le varie assicurazioni, in base alle proprie politiche commerciali, possono accettare di estendere i massimali fino a valori molto alti (talvolta sono loro a proporli) oppure negare completamente questa possibilità. Inoltre non è raro che l’eventuale estensione dei massimali possa legarsi alla valutazione dell’attestato di rischio dell’assicurato. Un guidatore in prima classe di merito avrà senz’altro maggiori chance di vedersi riconoscere un massimale molto alto rispetto a un conducente considerato più imprudente. Va da sé che l’aumento del massimale minimo incide in maniera importante sull’ammontare del premio assicurativo. Per cui più i massimali sono alti, più l’assicurazione costa.

QUALE MASSIMALE SCEGLIERE?

Viste le caratteristiche di questa importante clausola dei contratti RCA, quale massimale deve scegliere un soggetto che sta per sottoscrivere o rinnovare una polizza auto? Ovviamente la risposta è molto soggettiva, proviamo però a fissare alcuni paletti:

– chiunque, anche il conducente più accorto, può procurare un grave incidente con vittime e feriti. Bastano una piccola disattenzione, un colpo di sfortuna, una circostanza imprevedibile. Per cui nessuno può ritenersi immune da rischi;

– detto questo, chi trascorre molto tempo alla guida di un veicolo, per motivi di lavoro o per altre ragioni, ha sicuramente maggiori probabilità di causare un sinistro;

– anche un conducente neopatentato o comunque inesperto è più esposto rispetto alla media. Tuttavia, come abbiamo visto, le compagnie potrebbero negargli l’estensione del massimale;

– se si supera il massimale, la quota di risarcimento a carico dell’assicurato potrebbe raggiungere cifre altissime, tali da compromettere il bilancio familiare.

Il nostro consiglio è dunque quello di scegliere sempre un massimale più alto rispetto ai minimi di legge, valutando fino a che cifra spingersi anche in base alle proprie necessità e al proprio patrimonio. In questi casi affidarsi a un agente o intermediario assicurativo di provata affidabilità è sempre una buona idea.

Prima di chiudere ricordiamo che le compagnie possono indicare un massimale unico, dato dalla somma della cifra massima del risarcimento dei danni alle cose e alle persone, ma non possono modificare le proporzioni tra i due massimali.

Inoltre, a differenza del massimale RC auto, le garanzie accessorie come furto e incendio, kasko, tutela legale, ecc. non prevedono alcun tipo di massimale minimo, che va pertanto contrattato (insieme a quello massimo) in fase di stipula.

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