Il parabrezza dell'auto è un componente fondamentale per il confort e la sicurezza di conducente e dei passeggeri da circa un secolo, ma solo negli ultimi anni è aumentato esponenzialmente il numero di rotture accidentali. Il numero di interventi sui parabrezza effettuati nel mondo è passato da 1,2 milioni nel 2005 a circa 2,9 milioni di riparazioni nel 2014. Cosa è cambiato nei vetri auto? Cosa spinge sempre più automobilisti a richiedere la riparazione di una scheggiatura? Quanto influiscono la qualità del parabrezza e un montaggio corretto sulla sua resistenza? Cosa cambia tra un parabrezza con il logo della Casa automobilistica e uno senza? In questa nuova puntata di #SicurEDU sui parabrezza scopriremo con Carglass Italia - del gruppo Belron - cosa cambia tra un parabrezza di primo impianto e un ricambio di qualità equivalente, perché un parabrezza si scheggia e tutto ciò che avresti sempre voluto sapere sulla manutenzione dei cristalli auto: è vero che un parabrezza riparato può essere più sicuro di un parabrezza sostituito?
FU SCOPERTO PER CASO MA NON EBBE FORTUNA
- Finché l'automobile è stata nient'altro che una
carrozza motorizzata dalle prestazioni limitate, chi la guidava
poteva accontentarsi di un copricapo di cuoio e un paio di
occhialoni per proteggersi. Ma ben presto le esigenze degli
automobilisti crebbero con lo sviluppo dei quadricicli,
così, agli inizi del 1900 i parabrezza
iniziarono ad addobbare le auto, all'epoca molto più simili a
barchette su ruote. Nonostante fossero optional
piuttosto costosi (per la Ford Model
T, che costava circa 850 dollari, bisognava sborsare
100 dollari per avere fari, contachilometri e
parabrezza), ben presto quella lastra di vetro si rivelò molto
pericolosa. In caso d'incidente le schegge di
vetro volavano ovunque, ferendo passeggeri e passanti e
non certo riuscivano ad impedire che gli occupanti venissero
sbalzati in avanti. La sicurezza, dunque,
divenne prioritaria dal momento in cui aumentarono gli
incidenti stradali e secondo la leggenda lo stesso Henry
Ford (che nella sua fabbrica produceva in proprio anche
i vetri) rimase ferito dal parabrezza frantumato
della sua auto. In un laboratorio della Francia intanto nasceva -
per caso fortuito, come le più grandi scoperte rivoluzionarie -
la tecnologia che avrebbe reso il parabrezza più
sicuro. Pare che Edouard Benedictus, chimico
francese, settimane dopo un esperimento fece cadere un
bicchiere di vetro in cui si era essiccato del
nitrato di cellulosa. Il bicchiere si ruppe ma i
pezzi rimasero tutti insieme, e poiché la sostanza formava un
film trasparente, lo scienziato avrebbe impiegato un po' a capire
cosa aveva scoperto: la tecnologia su cui oggi si basa il
parabrezza, il vetro stratificato. Il
costo però era elevato per i
Costruttori di auto, che trovarono più vantaggiosa la scoperta di
Carleton Ellis, chimico statunitense, che nel 1938
brevettò una resina sintetica con la stessa funzione del nitrato
di cellulosa ma più resistente allo scolorimento
e più economica, il Polivinilbutirrale (PVB) che
ancora è impiegato in tutti i parabrezza. Ma cosa è cambiato nel
parabrezza, cosa lo rende sempre più indispensabile
per la sicurezza in auto, e altrettanto
fragile nella guida di tutti i giorni? Se
dovesse rompersi, un parabrezza vale l'altro? Cosa indicano i
simboli sul parabrezza? E' più sicuro un
parabrezza originale o uno senza il logo della Casa? Quali sono i
segreti di una riparazione affidabile? Come si
monta un parabrezza con sensori e telecamera per
la frenata automatica? Inizia la tua esplorazione dei
video sotto e scoprirai tante curiosità e utili consigli
sul parabrezza per auto con gli esperti Carglass Italia.