Sedili posteriori: sono più sicuri? Il crash test di Fifth Gear

Sedili posteriori: sono più sicuri? Il crash test di Fifth Gear Guarda le immagini di ADAC Crash test cinture e Beltbag sedili posteriori 2015. Tutte le foto su ADAC Crash test cinture e Beltbag sedili posteriori 2015

Il dubbio è più che lecito: è più sicuro stare seduti sul sedile anteriore o su quello posteriore? La trasmissione televisiva inglese Fifth Gear, meno conosciuta rispetto a Top Gear ma a differenza di quest’ultima ogni tanto qualche importante spunto di riflessione lo da, ha effettuato una simulazione di un incidente che potrebbe tranquillamente avvenire […]

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5 Aprile 2016 - 06:04

Il dubbio è più che lecito: è più sicuro stare seduti sul sedile anteriore o su quello posteriore? La trasmissione televisiva inglese Fifth Gear, meno conosciuta rispetto a Top Gear ma a differenza di quest’ultima ogni tanto qualche importante spunto di riflessione lo da, ha effettuato una simulazione di un incidente che potrebbe tranquillamente avvenire in autostrada. Naturalmente entrambi i manichini indossavano regolarmente le cinture di sicurezza (che ricordiamo sono obbligatorie anche dietro dal 1990), altrimenti il crash test sarebbe stato inutile.

DISTRAZIONE FATALE – Pensate di viaggiare in autostrada, tranquilli a 130km/h. All’improvviso vi accorgete di un ostacolo sulla carreggiata, iniziate a frenare, ma è troppo tardi. Alla velocità residua di 80km/h andate a scontrarvi contro l’ostacolo, ed è proprio quello che accade all’auto sottoposta al crash test la quale finisce contro una barriera rigida (quindi un muro) con tutta la superficie del frontale. Una prova molto gravosa per i sistemi di ritenuta in primis ma anche per la struttura dell’auto, per via dell’elevata velocità d’impatto, ben superiore sia a quella del test di omologazione (56 km/h) che a quella del test Euro NCAP (64 km/h).

UNO DAVANTI E UNO DIETRO – Fifth Gear ha scelto una delle automobili più diffuse sulle strade dell’Inghilterra, una Ford Focus del 2000. Un’auto da 4 stelle Euro NCAP, una delle auto più sicure della sua epoca. Al suo interno sono stati posizionati due manichini Hybrid III 50percentile (scopri come sono fatti), uno al volante, l’altro sul sedile posteriore, entrambi assicurati con le cinture di sicurezza.

LONTANI O VICINI? – Esistono due teorie sulla posizione più sicura in un’auto. Quella pro-sedile posteriore è molto semplice: più si è lontani dal punto d’impatto, più alta è la sicurezza. Non c’è il volante che colpisce la testa, non c’è il motore che schiaccia il torace e niente pedali che rompono le gambe. Peccato che l’auto del crash test che vedremo (e anche la maggior parte delle auto in commercio oggi) sul sedile posteriore è equipaggiata solamente con delle normalissime cinture di sicurezza inerziali. La teoria a favore dei sedili anteriori sta nella migliore tecnologia disponibile: airbag per evitare di colpire il volante con la testa e cinture con pretensionatore per evitare eccessivi movimenti in avanti con il corpo (scopri uno dei pretensionatori più recenti sul mercato). 

IMPATTO TERRIBILE – La scena del crash test fa rabbrividire per la violenza con la quale si consuma, il sedere della Focus si alza da terra di oltre un metro durante il rimbalzo, e tutta la zona del frontale è gravemente schiacciata. Dal filmato sembra che il pilota sia stato ben protetto dall’airbag e dalla cintura di sicurezza. La testa del passeggero posteriore scompare nella vista laterale durante l’impatto, per poi ricomparire durante la fase di rinculo, sicuramente il colpo di frusta sarà una delle conseguenze del crash test. Ma andiamo a vedere in dettaglio cosa è successo ai dummy.

PILOTA KO – Aprendo la portiera e facendo un’ispezione di massima si possono notare alcuni dettagli che fanno presagire una brutta fine per l’eventuale pilota in carne ed ossa. Il pedale del freno è andato a schiacciare la tibia contro il sedile, essendo molto rigido sicuramente bisogna mettere in conto una frattura grave per le gambe. Guardando il volante si nota il bordo inferiore piegato, questo significa che il torace è entrato in contatto con quest’ultimo. Vista la notevole deformazione della corona dello sterzo e le rilevazioni della compressione del torace del manichino, le lesioni riportate allo sterno sono letali.

PASSEGGERO OK, MA CON RISERVA – Lo spazio del passeggero posteriore è intatto, quindi nessun problema per le gambe. Tuttavia preoccupano alcuni dettagli, per esempio la cintura di sicurezza che strappa la maglietta sulla spalla e va anche a tagliare la pelle del manichino, che è di gomma spessa. La ferita che causerebbe a una persona in carne ed ossa potrebbe essere abbastanza grave. Anche il trauma cervicale derivato dall’ampio movimento della testa durante la simulazione non è da sottovalutare. Le lesioni ci sono, ma il pericolo di ferite mortali è abbastanza evitabile in questo test.

VERDETTO FINALE – In questa prova specifica vince la sfida il sedile posteriore, nonostante il profondo taglio sulla spalla e l’enorme colpo di frusta. Tuttavia l’evoluzione degli ultimi anni potrebbe riportare in vantaggio il posto del conducente. Le strutture che si sono irrobustite e l’avanzamento tecnologico dei sistemi di ritenuta presenti sul sedile anteriore potrebbero rendere il sedile posteriore il posto più pericoloso dove sedersi in un’automobile.

LAVORI IN CORSO – Già alcune automobili, poche in verità, offrono il pretensionatore per le cinture posteriori, spesso come optional. In un futuro prossimo potremmo trovare sul sedile posteriore della nostra auto le cinture gonfiabili, già presentate da Ford nel recente passato (qui l’articolo che le descrive). Queste promettono di essere più gentili con il torace degli occupanti, e anche di assorbire una maggiore energia durante la collisione. Un po’ fuori luogo la proposta di Fifth Gear, gli airbag frontali per i posti posteriori. Le auto necessiterebbero di una struttura del sedile anteriore più robusta e voluminosa, per contenere il modulo dell’airbag e per sostenerne il carico del sistema sullo schienale in caso di collisione. Inoltre ci sarebbero dei problemi di volume disponibile per il sacco, essendo regolabili longitudinalmente entrambi i sedili anteriori la distanza fra passeggero e sedile è continuamente variabile, quindi determinare la configurazione ideale del sacco è piuttosto problematica. Il discorso si complica ulteriormente con la questione dei seggiolini per i bambini contromarcia, che richiedono un posto senza airbag frontale, o con sistema disattivato. Quindi la tecnologia che preferiamo in questo campo e che speriamo sarà disponibile a breve, è quella delle cinture posteriori gonfiabili, di più semplice progettazione, con un occhio di riguardo a costi e benefici.

La nostra più importante raccomandazione rimane sempre quella di allacciare correttamente la cintura di sicurezza, sia davanti che dietro. Già con un semplice gesto si aumenta notevolmente la probabilità di uscire indenni da un impatto, anche a velocità minori rispetto a quella utilizzata nel test inglese (date un’occhiata qui).

Qui sotto il video tratto dalla trasmissione del canale Channel Five sottotitolato in italiano.

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