Tavares blinda Maserati: “Non si vende”

Tavares blinda Maserati: “Non si vende”

Carlos Tavares, CEO di Stellantis, smentisce le voci sulla vendita di Maserati e afferma che il marchio rappresenta un importante asset per il gruppo

31 Luglio 2024 - 13:00

Le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Carlos Tavares, il CEO di Stellantis sulla possibilità di dismettere o vendere i marchi meno redditizi, soprattutto alla luce dei deludenti risultati del gruppo nel primo semestre 2024, avevano creato allarme attorno Maserati, che sta vivendo una profonda crisi di vendite. Il Tridente sembrava infatti il brand più sacrificabile tra i 14 di proprietà Stellantis (15 considerando Leapmotor) e già si parlava di una possibile cessione alla Ferrari. Ma è stato lo stesso manager portoghese a smentire le voci, assicurando che Maserati non è in vendita, anche perché rappresenta l’unico marchio di lusso del gruppo franco-italiano.

TAVARES: MASERATI UNICO MARCHIO DI LUSSO DI STELLANTIS, NON SI VENDE

Stellantis non ha intenzione di vendere il marchio del Tridente, così come non ha intenzione di aggregare Maserati ad altri gruppi italiani del lusso“, ha detto Tavares rispondendo al segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, che aveva scritto a John Elkann per chiedere lumi sul futuro di Maserati. “Stellantis“, ha proseguito il CEO, “ribadisce l’impegno incondizionato per il brillante futuro di Maserati come unico marchio di lusso dei 14 del gruppo“.

TAVARES SU MASERATI: DELICATA FASE DI TRANSIZIONE VERSO L’ELETTRICO, MA FUTURO ROSEO

Allo stesso tempo Tavares non ha nascosto le attuali difficoltà, spiegando che il marchio modenese sta vivendo una fase di “delicata transizione” verso l’elettrificazione della gamma, con il programma Folgore BEV che sarà completato da versioni ibride per la Granturismo e la Grecale, mentre sono in preparazione anche i successori della Quattroporte e del Levante. “La nostra visione per Maserati è unica“, ha concluso il CEO di Stellantis, “ossia essere e rimanere l’unico marchio di veicoli completamente disegnati, progettati, sviluppati e prodotti in Italia. Allo stesso tempo, dal punto di vista commerciale, stiamo facendo grandi passi avanti verso un’ulteriore espansione del marchio a livello internazionale, con il lancio nel mercato del lusso molto attraente della Corea e il consolidamento del nostro posizionamento in Giappone. Pertanto credo e confido che riusciremo a portare a termine l’attuale transizione e a fare di questo splendente marchio un faro di innovazione nei prodotti, eccellenza nel servizio e leadership nella redditività“.

Logo Maserati

SINDACATI: PAROLE DI TAVARES POSITIVE MA NON SUFFICIENTI A SGOMBRARE LE PREOCCUPAZIONI

Queste le parole di Carlos Tavares, mentre i fatti parlano di consegne diminuite da 15.300 a 6.500 vetture nel primo semestre 2024 rispetto all’anno prima e di ricavi scesi da 1,3 miliardi a 631 milioni, mentre il risultato operativo è passato da un utile di 121 milioni a una perdita di 82 milioni e il margine dal 9,2% al -13%. Senza dimenticare lo stabilimento di Grugliasco chiuso a fine 2023, adesso in vendita, e la cassa integrazione per migliaia di lavoratori. Preso atto della risposta di Tavares, il leader Uilm Rocco Palombella ha apprezzato la sensibilità dimostrata dal manager per lo storico marchio Maserati, affermando tuttavia che le dichiarazioni, per quanto positive, non possono ritenersi esaustive e sufficienti per eliminare tutte le preoccupazioni sul futuro del Tridente.

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