Stellantis vuole ingegneri low cost: assumerà in India e Brasile

Stellantis vuole ingegneri low cost: assumerà in India e Brasile

Il gruppo Stellantis vuole ingegneri low cost: assumerà in India, Brasile e Marocco per ridurre drasticamente i costi. Pesa lo stallo del mercato delle elettriche

3 Maggio 2024 - 12:00

Non è la prima azienda e non sarà nemmeno l’ultima a farlo, ma la notizia è di quelle che fanno comunque riflettere: Stellantis sta cercando nuovi ingegneri in Paesi con manodopera a prezzo inferiore, segnatamente Brasile, India e anche Marocco, per risparmiare sul costo del lavoro. Si tratta di una tendenza ormai generalizzata tra le case automobilistiche occidentali, alle prese con gli effetti del rallentamento della domanda di veicoli elettrici e la necessità di ridurre i costi per rendere le BEV più convenienti.

LA STRATEGIA DI STELLANTIS: ASSUMERE NEI PAESI A BASSO COSTO PER RIDURRE LE SPESE

In Paesi come Brasile, India e Marocco un ingegnere qualificato costa all’incirca 50.000 euro all’anno, una cifra fino a cinque volte inferiore di quanto costerebbe in Europa e negli Stati Uniti. La volontà di Stellantis è quella di collocare a lungo termine circa due terzi dei suoi ingegneri in posti più economici a livello di stipendi. Fanno sapere che solo così, diminuendo i costi del personale, riusciranno a mantenere bassi i prezzi delle auto elettriche e favorire la loro diffusione. Come nel caso della Citroen e-C3, le cui consegne inizieranno nel secondo trimestre con un prezzo di listino inferiore a 20.000 euro sfruttando gli incentivi auto. Intanto Stellantis ha dovuto ingoiare il rospo del primo bilancio trimestrale 2024 segnato da due pesanti numeri negativi alla voce ricavi (-12%) e consegne (-10%). Un motivo in più, da loro punto di vista, per accelerare sui tagli.

INGEGNERI LOW COST PER CONTENERE I COSTI: NON MANCANO I PROBLEMI

Occorre dire che nei già citati Paesi a basso costo di manodopera, e in altri come il Messico, il gruppo franco-italiano (le malelingue direbbero francese e basta) sta cercando anche di acquisire competenze in settori quali software, intelligenza artificiale e chimica delle batterie. Proprio in Messico Stellantis è alla ricerca di ingegneri elettronici, mentre in Brasile vuole assumerne circa 500 da aggiungere ai quasi 4.000 già impiegati, molti dei quali su progetti di natura globale. Tuttavia questa strategia sta portando anche dei problemi: ad esempio durante lo sviluppo del sistema sterzante della piattaforma low-cost Smart Car, originariamente affidata all’indiana Tata Consulting Services, decine di ingegneri francesi e italiani hanno dovuto raggiungere urgentemente l’India per metterci una pezza. E la mancanza di tecnici qualificati pare stia creando problemi produttivi all’impianto di Sterling Heights, in Michigan, dove si realizzano autocarri.

Stellantis vuole ingegneri low cost

MANODOPERA QUALIFICATA A BASSO COSTO: NON SOLO STELLANTIS

Non che altri facciano diversamente, anche se Stellantis appare molto più aggressiva della concorrenza nel portare avanti questa politica di affidarsi a Paesi low-cost per la manodopera qualificata. Per dirne una, negli ultimi anni Renault ha eliminato circa 1.500 posti di ingegneri in Francia e ha realizzato hub in Romania, Brasile e Corea del Sud. E il CEO della casa francese nonché presidente di ACEA, Luca De Meo, ha elogiato di recente l’alto livello di competenza dell’India in settori quali il cloud engineering, l’intelligenza artificiale e la guida autonoma. Anche un marchio premium come BMW sta iniziando ad assumere personale amministrativo sempre in India.

Insomma, ci avevano avvisato che la transizione ecologica non sarebbe stata indolore per l’industria automotive ed è esattamente ciò che si sta verificando. E non è detto che il peggio sia già passato.

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