Stellantis prolunga la CIG a Mirafiori ma investe 6 miliardi in Brasile

Stellantis prolunga la CIG a Mirafiori ma investe 6 miliardi in Brasile

Mentre Stellantis prolunga la CIG a Mirafiori, nel contempo investe 6 miliardi in Brasile. E i sindacati del settore annunciano uno sciopero generale dell'automotive a Torino

7 Marzo 2024 - 16:00

Stellantis a parole continua a ribadire il proposito di aumentare la produzione in Italia fino a un milione di veicoli all’anno, come vorrebbe il Governo, ma nei fatti prolunga la cassa integrazione alle carrozzerie di Mirafiori fino al 20 aprile 2024 e nel contempo annuncia un maxi piano di investimenti non nel Belpaese ma nel lontano Brasile. E i sindacati metalmeccanici proclamano uno sciopero generale per difendere l’automotive in Italia.

STELLANTIS PROLUNGA CASSA INTEGRAZIONE A MIRAFIORI

L’azienda aveva già messo in cassa integrazione i lavoratori di Mirafiori per un mese nel periodo a cavallo tra il 2023 e il 2024, per tre settimane dal 12 febbraio al 3 marzo e poi aveva prolungato la cassa fino al 30 marzo. E adesso l’annuncio da parte di Stellantis del prolungamento della CIG dal 2 al 20 aprile per tutti i lavoratori che operano sui modelli 500 elettrica e Maserati. Sono coinvolti complessivamente 2.240 lavoratori. “È sempre più evidente che a Mirafiori serva un nuovo modello: ci aspettano mesi complicati, chiediamo alle istituzioni di accelerare un percorso che dia prospettive e futuro a tutto il comparto automotive torinese“, ha commentato la Uilm Torino in una nota.

STELLANTIS BATTE CASSA ALLO STATO PER INVESTIRE IN ITALIA

Appare del tutto evidente come il rilancio degli stabilimenti Stellantis in Italia, Mirafiori in testa, sia strettamente collegato alla concessione di aiuti statali. Senza i quali il nostro diventa un mercato marginale. Lo ha fatto chiaramente capire da Brasilia l’AD di Stellantis, Carlos Tavares, proprio durante la presentazione del maxi investimento nel paese sudamericano: “Stellantis in Italia può produrre un milione di veicoli all’anno“, ha detto, “ed è nostro interesse sfruttare a pieno questa capacità. È un obiettivo già condiviso con il Governo. Tuttavia abbiamo spiegato che affinché questo accada, occorre che ci sia un sostegno per l’acquisto di veicoli elettrici per gli italiani, in un Paese dove i consumatori hanno già dimostrato una sensibilità importante rispetto al prezzo“.

E in effetti l’Esecutivo Meloni ha già risposto positivamente alle pretese del gruppo franco-italiano annunciando un nuovo piano incentivi auto 2024 con sconti per l’acquisto di auto elettriche che, a certe condizioni, potranno perfino raggiungere l’importo di 13.750 euro. In totale, per BEV e PHEV, il Governo metterà sul piatto 390 milioni di euro al fine di spingere il mercato dell’elettrico e convincere Stellantis a puntare sull’Italia.

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MAXI INVESTIMENTO DA 6 MILIARDI DI STELLANTIS IN SUD AMERICA

Tuttavia, mentre noi ci affidiamo alla speranza, in Brasile, molto più concretamente, il gruppo ha annunciato investimenti per 5,6 miliardi di euro (30 miliardi di real, la valuta locale) tra il 2025 e il 2030, e il lancio di 40 nuovi prodotti, col potenziamento di una piattaforma per veicoli ibridi del gruppo automobilistico. Altri 370 milioni saranno investiti in Argentina. Si tratta del maggior investimento nella storia dell’industria automobilistica in Brasile e nell’America Latina, regione in cui Stellantis è leader del mercato (e la presenza della Fiat è storica).

ANNUNCIATO LO SCIOPERO AUTOMOTIVE A TORINO

Insomma, cassa integrazione in Italia e maxi investimenti in Brasile: una situazione che ha spinto i sindacati del settore (Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e Aqcfr) a mettersi sulle barricate proclamando uno sciopero unitario del comparto automotive di Torino e provincia. Si tratta di uno sciopero a suo modo storico perché mai nella storia del sindacato torinese sei sigle, le più rappresentative, avevano trovato un’intesa per una mobilitazione collettiva. L’obiettivo è mandare un chiaro messaggio all’azienda e alle istituzioni: Stellantis deve garantire nuove produzioni per Mirafiori, con investimenti che avrebbero una ricaduta positiva anche sulle aziende in crisi dell’indotto. “È in gioco il destino di migliaia e migliaia di famiglie che lavorano nel settore e nell’indotto“, spiegano i sindacati.

L”appuntamento con lo sciopero generale del comparto automative è fissato a Torino a metà aprile (il giorno preciso non è ancora stato deciso) con partenza da piazza Statuto e arrivo in piazza Palazzo di Città.

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