Multe CO2 auto: Parlamento UE approva la flessibilità triennale

Multe CO2 auto: Parlamento UE approva la flessibilità triennale

Via libera dal Parlamento UE alla revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 di auto e furgoni: tre anni per evitare le multe

8 Maggio 2025 - 15:15

Con 458 voti favorevoli, 101 contrari e 14 astenuti, il Parlamento europeo ha finalmente approvato con una procedura d’urgenza l’emendamento che introduce una ‘flessibilità triennale‘ al regolamento sulle emissioni di CO2 di auto e furgoni, senza la quale molte Case auto avrebbero rischiato di pagare multe miliardarie. In pratica la modifica al regolamento consente di calcolare su tre anni (2025-2027) e non più su uno (il solo 2025) il rispetto del limite di flotta medio dei 93,6 grammi di CO2 per chilometro entrato in vigore lo scorso 1° gennaio, compensando eventuali deficit in uno o due anni con i risultati migliori degli altri anni.

IL REGOLAMENTO UE SUL LIMITE DI EMISSIONI DI CO2 PER LE CASE AUTO

La questione è sorta quando il Regolamento UE 2019/631, introdotto nell’ambito del Green Deal, ha stabilito che le vendite complessive di ciascuna casa automobilistica nell’Unione Europea non debbano superare annualmente un limite medio di emissioni di CO2, pena l’applicazione di salatissime multe: 95 euro per ogni grammo eccedente il limite moltiplicati per ogni auto venduta, quindi un grammo per chi vende un milione di auto diventa una multa di 95 milioni, due grammi eccedenti costano 190 milioni e così via. Fino all’anno scorso tale soglia era di 115,1 g/km di CO2 (ciclo WLTP), ma a decorrere dal 1° gennaio 2025 si è abbassata del 15% scendendo a soli 93,6 g/km di CO2 (poi calerà ulteriormente a 49,5 g/km nel 2030).

Allo stesso tempo è previsto un sistema di ‘crediti’ per le case auto che, nell’anno, superano il 25% di auto vendute elettriche o plug-in hybrid (0-50 g/km di CO2) sul totale delle immatricolazioni, percentuale che scende al 17% per i veicoli commerciali. Il raggiungimento di questo target del 25% (o 17%) riduce proporzionalmente gli obiettivi di emissioni fino a un massimo del 5%.

Dal 2020 al 2024 le case auto se la sono più o meno cavata, potendo sfruttare una serie di ‘scorciatoie’ tra cui l’acquisto di crediti dalle aziende più virtuose, che comunque ha un costo molto elevato. Da quest’anno, però, rientrare nei limiti di CO2 è diventato molto più difficile anche con le cosiddette scorciatoie. Volkswagen, per esempio, aveva stimato di dover pagare nel 2025 una mega multa di 1,5 miliardi di euro.

RISCHIO MULTE MILIONARIE PER CHI SUPERA I LIMITI DI CO2

Ecco perché molte case case auto, che già devono fare i conti con la crisi globale dell’automotive, hanno chiesto alla Commissione UE di modificare o quanto meno posticipare le norme sui limiti della CO2, al fine di non aggravare una situazione molto delicata a livello economico.

E infatti lo scorso 5 marzo, nello svelare il Piano d’azione per rilanciare l’industria automobilistica in Europa, l’Esecutivo UE ha annunciato di aver accolto l’appello dei costruttori presentando una modifica al Regolamento per calcolare su tre anni (2025-2027) e non più su uno il rispetto del limite di flotta medio dei 93,6 grammi di CO2 per chilometro entrato in vigore il 1° gennaio, compensando eventuali deficit in uno o due anni con i risultati migliori degli altri anni.

APPROVATO L’EMENDAMENTO CHE INTRODUCE LA FLESSIBILITÀ TRIENNALE

Naturalmente dopo l’annuncio occorreva passare alle vie di fatto iniziando l’iter burocratico/legislativo per formalizzare la modifica. Dopo alcuni ritardi, finalmente nella giornata di giovedì 8 maggio 2025 il Parlamento UE ha votato a favore della proposta tramite una procedura d’urgenza al fine di accelerarne l’adozione, così come aveva auspicato la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. Ora, per entrare in vigore, il testo necessita solo del via libera formale del Consiglio UE, che ci sarà nei prossimi giorni. Case auto dunque salve, per ora.

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