
Da un sondaggio il 44% delle officine non conosce l’aggiornamento elettronico dei tagliandi auto. ADIRA ci aiuta a fare chiarezza
Il libretto dei tagliandi auto elettronico è una delle novità introdotte da alcuni Costruttori che semplifica il tracciamento della storia di un veicolo quando effettua la manutenzione, sia presso le reti autorizzate sia presso le officine indipendenti. Uno strumento smart che ha un ruolo chiave nella lotta alla contraffazione dei km sulle auto usate, limita la svalutazione dei veicoli in modo più efficace e agevola l’attivazione degli interventi in garanzia, poiché a differenza di quelli cartacei, il libretto digitale è nel server del Costruttore e tutela sia il Cliente che l’officina indipendente.
Ma gli operatori dell’Independent Aftermarket (IAM) sono preparati a cogliere questa opportunità? Secondo un’indagine dell’Associazione Italiana dei Distributori Indipendenti di Ricambi per Autoveicoli (ADIRA) condotta su 425 autoriparatori e 59 ricambisti, circa 1 su 2 tra gli addetti ai lavori ne è a conoscenza, mentre solo 1 su 3 non vede i libretti dei tagliandi elettronici come una minaccia. Abbiamo quindi voluto approfondire meglio con ADIRA come funziona il libretto elettronico dei tagliandi auto.
IL LIBRETTO TAGLIANDI AUTO È DIVENTATO ELETTRONICO: QUANTE OFFICINE LO SANNO?
Dalle riposte raccolte da ADIRA tra gli operatori dell’IAM nell’ambito di una più ampia Indagine sull’Autoriparazione indipendente è emerso che circa 2/3 degli operatori è al corrente che per alcuni Brand è necessario aggiornare anche i libretti elettronici dei tagliandi, tuttavia 1 su 3 non è ancora informato. Alle domande “Sei a conoscenza che alcune Case Auto consentono l’aggiornamento online dei libretti di manutenzione elettronici e li rendono disponibili anche agli autoriparatori indipendenti?” 271 hanno dato risposte affermative e 154 risposte negative.
Inoltre, solo 1 su 3 crede che l’obbligo di registrare un tagliando di manutenzione sui libretti elettronici per alcuni marchi non rappresenti un ostacolo. Mentre secondo 320 addetti questa novità potrebbe spingere gli automobilisti a rinunciare alla manutenzione presso le officine indipendenti. “Una convinzione – spiega ADIRA – dovuta in parte a un’oggettiva difficoltà in più per l’autoriparatore stesso e in parte a una resistenza a cambiare un’abitudine consolidata da anni come la compilazione dei libretti cartacei”.
Quali sono le modalità con cui gli autoriparatori possono accedere all’aggiornamento dei libretti elettronici?
“Le modalità per poter accedere ai libretti elettronici risultano oggi piuttosto semplici. Occorre accedere ai portali pass-thru delle case auto e seguire le istruzioni relative, senza particolari complessità”.
È necessaria una registrazione ai portali delle Case auto? Se sì, sono previsti dei costi come per l’accesso alle RMI (Repair and Maintenance Information)?
“Per poter eseguire la registrazione del libretto è necessario prima registrarsi al portale della Casa auto, che per la maggior parte dei marchi oggi risulta estremamente semplice: vengono richiesti i dati anagrafici e aziendali come P.IVA e indirizzo e per alcuni brand come FCA in fase di registrazione viene richiesta l’invio del documento d’identità. L’unico brand che richiede un “ticket” di accesso è BMW/Mini che in fase di registrazione chiede un’aggiunta di credito di 50 euro che poi restano disponibili da utilizzare all’interno del sito.
I tempi di attivazione variano: possono essere immediati, oppure per certi portali possono richiedere fino a 48 ore per l’autorizzazione all’accesso” (la procedura di registrazione ai singoli portali delle Case auto sarà sostituita dalla certificazione SERMI a partire dal 2023 in Europa, ndr).
Una volta ottenuta l’autorizzazione, quali sono i passaggi che l’officina deve seguire per l’aggiornamento del libretto?
“Dopo l’avvenuta registrazione al portale, la compilazione del libretto elettronico si divide in due ‘step’:
1) Registrazione del libretto nel portale della Casa auto. Ci sono delle apposite sezioni che permettono l’inserimento dei dati. Il libretto così compilato resta nel server e può essere consultato da tutti coloro che hanno accesso al portale, la procedura di registrazione è gratuita.
2A) Registrazione del libretto elettronico nella rete software della vettura. L’intervento viene registrato nel software del veicolo da parte dell’autoriparatore che, con uno strumento di diagnosi collegato al sito pass-thru della Casa auto provvede all’annotazione dell’intervento nel veicolo. Questa procedura è disponibile solo per le vetture dove è possibile consultare il libretto elettronico all’interno del computer di bordo.
2B) Trascrizione automatica del libretto elettronico nella vettura. Dopo la registrazione sul portale della Casa auto, le vetture che sono dotate di connessione alla rete internet ricevono i dati dal server e la trascrizione nel software del veicolo avviene automaticamente senza intervento dell’autoriparatore”.
È necessario allegare la fattura delle operazioni eseguite dall’officina o è richiesto l’inserimento dei singoli codici dei ricambi utilizzati?
“Non vengono richiesti la fattura e neanche i codici di ricambi utilizzati. Solitamente si trova una lista di operazioni che vengono eseguite durante la manutenzione ed è possibile “flaggare” l’operazione effettuata (sostituzione olio, sostituzione filtro olio, sostituzione olio freni, sostituzione pastiglie, ecc.). Inoltre un’apposita sezione “note” permette di inserire eventuali segnalazioni”.
Quante sono le Case auto che ad oggi permettono l’aggiornamento elettronico dei tagliandi alla rete IAM in Italia?
“Non tutti i marchi oggi prevedono la registrazione del libretto elettronico. Quelli che oggi ci risultano sono: Audi, BMW/Mini, Cupra, Ford, Jaguar, Land Rover, Mercedes, Mini, Seat, Skoda, Volkswagen. Il processo di allargamento anche ad altri brand è continuamente in atto”.
Quali vantaggi porta l’aggiornamento elettronico dei tagliandi agli autoriparatori indipendenti?
“La procedura di registrazione del libretto elettronico è uno dei processi indicati da Casa madre per la corretta manutenzione del mezzo. Quindi, permette di svolgere la procedura di manutenzione in maniera conforme del veicolo, con ciò configurando quella diligenza necessaria per poter far rientrare l’intervento nel ‘perimetro protettivo’ dell’attuale normativa MVBER (461/2010). Inoltre, è possibile consultare lo storico tagliandi dal computer di bordo del veicolo. Sostanzialmente, non vi sono significativi vantaggi per l’autoriparatore, rispetto alla procedura tradizionale per quanto ci possano essere delle conseguenze”.
Cosa rischiano le officine se non si attengono alle disposizioni delle Case auto sull’aggiornamento del libretto elettronico?
“Il mancato aggiornamento del libretto elettronico può esporre l’autoriparatore indipendente a contestazioni da parte del Costruttore che vanno poi affrontate sul piano legale. Al fine di evitare qualsiasi potenziale problema suggeriamo sempre la sua compilazione che avviene accedendo al portale del costruttore quasi sempre gratuitamente”.
Questo articolo fa parte del terzo aftermarket report di SicurAUTO.it Auto Connesse ed Elettriche: le opportunità di oggi e domani. Per leggerlo tutto clicca il banner sotto.