Indotto Stellantis: Trasnova respira ma Yazaki licenzia 52 persone

Indotto Stellantis: Trasnova respira ma Yazaki licenzia 52 persone

Ancora problemi per l'indotto Stellantis in Italia: se la crisi Trasnova ha trovato una soluzione, arrivano nuovi licenziamenti da Yazaki

11 Dicembre 2024 - 13:10

Per una questione che, almeno per un anno, si risolve, ce n’è subito un’altra che esplode in tutta la sua drammaticità: proseguono infatti gli smottamenti nell’indotto Stellantis e nonostante il sospiro di sollievo per i lavoratori Trasnova, della cui vicenda con tanto di appello al presidente Mattarella vi avevamo abbondantemente parlato, dobbiamo purtroppo registrare l’annunciata chiusura dello stabilimento Yazaki di Grugliasco a causa della netta riduzione degli ordini effettuati dalla Maserati, con conseguente licenziamento di 52 dipendenti.

INDOTTO STELLANTIS: TRASNOVA REVOCA I LICENZIAMENTI DOPO L’ACCORDO

Iniziamo però, almeno per una volta, dalle note positive. Nei giorni scorsi Trasnova, azienda che si occupa della logistica intorno ai principali stabilimenti italiani di Stellantis, aveva dovuto inviare la lettera di licenziamento a 97 dipendenti dopo la decisione del gruppo automobilistico franco-italiano di non rinnovare il contratto di fornitura in scadenza il prossimo 31 dicembre. Considerando però le aziende di cui Trasnova si avvale in subappalto, come Logitech e Tecnoservice, il numero di lavoratori che rischiavano di perdere l’impiego saliva a 249.

Fin dall’annuncio del mancato rinnovo del contratto, i sindacati hanno organizzato manifestazioni e scioperi davanti agli stabilimenti Stellantis in Italia, in particolare dinanzi a quello di Pomigliano d’Arco dove lavora la maggior parte dei dipendenti Trasnova (proprio quelli che hanno scritto a Mattarella).

Sembrava che non ci fossero particolari margini di trattativa e invece nella giornata di ieri, all’incontro tra le parti promosso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, si è trovata una soluzione che scongiura, almeno per un anno, i licenziamenti: Stellantis ha accettato di rinnovare il contratto con Trasnova per altri 12 mesi, periodo che servirà all’azienda di logistica per trovare nuovi eventuali clienti. Tuttavia, come è facile intuire, la proroga del contratto per un anno è solo un tampone temporaneo e il problema si riproporrà alla fine del 2025. Questo perché difficilmente Trasnova troverà altre commesse visto che Stellantis ha una posizione dominante nel mercato automobilistico italiano. Nel nostro Paese, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi tutte le aziende legate in qualche modo all’automotive (diciamo 3 su 4) o lavorano con Stellantis oppure non lavorano.

INDOTTO STELLANTIS: YAZAKI LASCIA A PIEDI 52 DIPENDENTI A GRUGLIASCO

Lo stanno sperimentando sulla loro pelle i 52 dipendenti (su 72 in totale) dello stabilimento Yazaki di Grugliasco (Torino), che come pessimo regalo di Natale hanno ricevuto la lettera di licenziamento. La decisione è stata ratificata dalla multinazionale giapponese, specializzata nella produzione di cablaggi e di sistemi di distribuzione elettrica per il settore automobilistico, a causa della riduzione degli ordini effettuati dalla Maserati, che tra i marchi di Stellantis è probabilmente quello più in crisi. L’intenzione dei giapponesi sarebbe quella di spostare l’intera produzione italiana, insieme al magazzino principale, in provincia di Caserta, dove è già presente con la sede di Pastorano. L’incontro tra l’azienda nipponica e i sindacati all’Unione Industriali di Torino, in programma l’11 dicembre, rappresenta probabilmente l’ultima speranza di rivedere la scelta, anche se le lettere di licenziamento sono già state inviate.

Industria automotive

AUTOMOTIVE IN ITALIA VALE IL 5,2% DEL PIL

Insomma, una notizia tutto sommato positiva (ma su Trasnova ci aggiorniamo tra un anno) viene subito offuscata da un’altra che testimonia cosa sta succedendo e cosa potrebbe ancora succedere nelle migliaia di aziende in Italia connesse a vari livelli con Stellantis, i cui posti di lavoro sono a rischio. Nel nostro Paese lavorano nel settore automobilistico 167 mila persone che diventano però 1,2 milioni considerando anche l’indotto diretto e indiretto. Tutto il comparto genera nel complesso 90 miliardi di euro di fatturato all’anno e incide sul PIL per il 5,2%, un impatto enorme sull’economia dell’Italia. Immaginate dunque cosa potrebbe succedere se l’automotive venisse giù…

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