FIGIEFA: “con le elettriche aumenteranno i ricambi auto codificati” Ricambi auto codificati e blindati da QR Code: la “cyber security” potrebbe diventare una scusa per limitare l’Independent Aftermarket

FIGIEFA: “con le elettriche aumenteranno i ricambi auto codificati”

Ricambi auto codificati e blindati da QR Code: la “cyber security” potrebbe diventare una scusa per limitare l’Independent Aftermarket

5 Dicembre 2022 - 02:12

I ricambi OE con codice di attivazione sono destinati ad aumentare sempre di più man mano che le auto elettriche e connesse in circolazione aumenteranno. La codifica dei ricambi, che possono essere attivati solo dalle officine che dispongono dei permessi del Costruttore, sta diventando frequente anche su diverse parti e ricambi installati dalle officine dell’Independent Aftermarket. Una breccia che i Costruttori di componenti OE potrebbero trasformare in una crepa, alzando una barriera che avrà un impatto sia sulle officine indipendenti e multimarca, sia sui distributori di ricambi. A lanciare l’allarme è FIGIEFA, la federazione internazionale di distributori indipendenti dell’aftermarket automobilistico.

RICAMBI AUTO CON QR CODE: SERVE UN CODICE ANCHE PER CAMBIARE UNA BATTERIA

Dei rischi legati alla diffusione dei ricambi auto con QR Code ne avevamo già parlato durante l’intervista a Pierre Thibaudat, Governmental Affairs & Communication Manager FIGIEFA e Director General di ADPA. L’abitudine dei Costruttori di veicoli di stampare un QR Code per l’attivazione dei ricambi è molto nota ad alcuni automobilisti. Audi ad esempio, richiede l’inserimento di un BEM Code (Battery Energy Management Code) quando si sostituisce la batteria di avviamento di primo equipaggiamento a fine vita, inquadrando il QR Code stampato sulla nuova batteria. Se non si inserisce questo codice, il sistema di gestione della carica EMS, non può stabilire lo stato di salute della batteria. Di conseguenza alcune utenze elettriche potrebbero essere disabilitate fino al completamento della procedura presso un’officina autorizzata che disponga del codice, che può essere fornito dalla rete ufficiale del Produttore dell’auto.

I RICAMBI AUTO CON QR CODE SARANNO UN PROBLEMA ANCHE PER I DISTRIBUTORI

FIGIEFA ritiene che questa pratica si stia diffondendo sempre di più anche ad altri ricambi, come ad esempio i fari auto LED e ha lanciato l’allarme. “Tali codici sono largamente utilizzati per il tracciamento dei ricambi auto e attività relative alla gestione della catena di approvvigionamento interna”, scrive FIGIEFA. Ma il ricorso ai codici di attivazione sembrerebbe giustificato anche da esigenze di sicurezza dei Costruttori. I ricambi codificati possono essere commercializzati solo dal Produttore del veicolo tramite la sua rete, insieme al codice di attivazione di quel componente. Inoltre, tali codici di attivazione spesso possono essere scansionati solo con gli strumenti diagnostici dei produttori di veicoli, ma non da strumenti diagnostici multi marca”, dichiara FIGIEFA. Questo comporterebbe grosse limitazioni anche nel caso in cui un’officina indipendente volesse installare un ricambio originale perché in assenza dei permessi del Costruttore anche un intervento non complesso rischia di diventare fuori dalla sua portata. “Se la questione non sarà affrontata, il problema può diventare un fenomeno più diffuso, da influenzare direttamente la capacità dei distributori di fornire parti di ricambio”.

FIGIEFA: PROBLEMA CRESCENTE CON CONNETTIVITA’ E CYBER SECURITY

FIGIEFA ritiene che il fenomeno sia attualmente circoscritto a poche tipologie di ricambi di alcuni produttori di veicoli. Tuttavia ha registrato una tendenza in rapido aumento, soprattutto dei ricambi che contengono parti elettriche o elettroniche. “Le auto moderne hanno sempre più componenti elettroniche per il crescente livello di elettrificazione, la connettività e i sistemi di assistenza alla guida questo significa che intere categorie di parti potrebbero diventare prigioniere. Inoltre, il problema sarà aggravato dall’applicazione del Regolamento UNECE R155 nell’Unione europea”. FIGIEFA sottolinea che la norma R155 impone ai produttori di veicoli di definire un sistema di gestione della sicurezza informatica da giugno 2022 sulle auto di nuova omologazione e da luglio 2024 per le nuove immatricolazioni. “Il regolamento consente anche ai produttori di stabilire i propri parametri di riferimento e le implementazioni, come l’uso di codici di attivazione”.

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