Elezioni Germania: cosa cambia per l’industria dell’auto?

Elezioni Germania: cosa cambia per l’industria dell’auto?

Elezioni Germania: l'approccio diverso di Merz alla transizione energetica riuscirà a salvare l'industria automobilistica tedesca?

24 Febbraio 2025 - 17:40

La vittoria alle elezioni in Germania della CDU-CSU di Friedrich Merz potrebbe portare cambiamenti significativi all’industria automobilistica tedesca, settore cruciale per l’economia del Paese ma che da almeno un paio di anni sta affrontando una fase molto complessa. Merz è infatti noto per il suo approccio pragmatico nei confronti della transizione energetica, meno ideologico e più orientato alla competitività. “Sono fermamente convinto che non tocchi allo Stato a stabilire ora quali tecnologie saranno ecosostenibili in futuro“, ha ripetuto spesso in campagna elettorale, con evidente riferimento alla messa al bando dal 2035 delle auto endotermiche. Tuttavia questa visione contrasta con le posizioni molto più ‘green’ della SPD, con cui dovrà necessariamente scendere a patti per formare un Governo. Come finirà?

ELEZIONI GERMANIA: LA VITTORIA DI MERZ E LA COALIZIONE DI GOVERNO

La CDU, il principale partito di centrodestra della Germania, e il suo ramo bavarese (la CSU) hanno dunque vinto le elezioni parlamentari tedesche, ottenendo il 28,5% dei voti. Di conseguenza Friedrich Merz, leader del partito, diventerà con ogni probabilità cancelliere. Non avendo ottenuto la maggioranza assoluta, la CDU-CSU per governare dovrà formare una coalizione e quasi certamente proverà a farlo con i socialdemocratici (SPD) del cancelliere uscente Scholz, uscita a pezzi dalle elezioni, ma le trattative non saranno semplici. Alternative für Deutschland (AfD), il principale partito dell’estrema destra tedesca, ha raggiunto il 20,8% dei voti che equivalgono al miglior risultato della sua storia.

Merz ha già escluso un’alleanza con AfD, quindi si andrà di Große Koalition con la SPD, pur tra mille incognite. Conservatori e socialdemocratici hanno infatti profonde divergenze su molti temi, dall’immigrazione all’Ucraina, dalla spesa pubblica alla politica fiscale. E anche sulle politiche ambientali.

INDUSTRIA DELL’AUTO: MERZ È PER UNA VISIONE PIÙ PRAGMATICA

A differenza infatti della coalizione uscente (SPD, Verdi e FDP), che ha spinto fortemente verso la transizione ecologica e l’elettrificazione, Merz è intenzionato ad adottare un approccio più pragmatico, mettendo in discussione alcuni capisaldi del Green Deal europeo. Del resto se vuole provare a salvare l’industria automobilistica tedesca, da cui dipende ancora un quinto dell’intera economia nazionale, non può fare altrimenti. La crisi della Volkswagen, il piano di tagli promesso dalla Mercedes-Benz, le decine di fallimenti e le migliaia di licenziamenti nel comparto automotive, pesano come un macigno sulla stabilità presente e futura della Germania.

A questo proposito Merz si è già detto contrario a uno stop totale ai motori termici nel 2035, proponendo invece una politica che mantenga aperte diverse opzioni tecnologiche: “Un giorno potrebbero esistere anche automobili a idrogeno o motori a combustione interna a zero emissioni“, ha detto in un’intervista alla testata Mobil in Deutschland. “Ma oggi non possiamo sapere quali tecnologie forniranno il contributo migliore alla protezione del clima tra qualche anno. Ecco perché abbiamo sempre bisogno di apertura verso nuove soluzioni, non di unilateralità e di critiche ostinate al sistema“. Questo approccio, secondo Merz (e non soltanto secondo lui), darebbe alle case automobilistiche tedesche maggiore flessibilità per continuare a investire nei motori a combustione interna, settore in cui mantengono ancora la leadership globale.

Bandiera tedesca

LE SFIDE CHE ATTENDONO MERZ

Ovviamente l’abilità di Merz sarà quella di trasformare queste (buone) intenzioni in fatti e non sarà per nulla semplice. Abbiamo già sottolineato che l’ibrida coalizione di governo con la SPD non gli consentirà di agire a mano libera, dovendo concordare ogni provvedimento con un partito che la pensa diametralmente all’opposto del suo. I socialdemocratici quanto saranno disposti a concedere sul Green Deal? La partita più importante si giocherà però a Bruxelles e in quell’ambito il futuro cancelliere proverà a giocare di sponda con Ursula Von der Leyen, sua connazionale e soprattutto sua collega di partito. Se Merz riuscirà a portare l’Unione Europea di nuovo in orbita tedesca, come ai tempi di Angela Merkel, avrà grandi possibilità di raggiungere il suo intento.

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