Dazi UE su alluminio fanno crescere il mercato dei rottami Auto

Dazi UE su alluminio fanno crescere il mercato dei rottami Auto

Con i dazi sull’alluminio dalla Cina il prezzo dei rottami metallici schizzerà alle stelle secondo alcune previsioni

28 Febbraio 2023 - 11:36

L’Unione europea ha ripristinato i dazi sulle importazioni di alluminio dalla Cina alla scadenza del 12 luglio 2022. Una misura che si sta già ripercuotendo sulle quotazioni dei rottami auto, secondo un paradigma che negli ultimi mesi ha toccato materie prime e vettori energetici. Se si pensa che l’alternativa più vicina alla Cina per l’approvvigionamento di semilavorati di alluminio è la Russia, la riciclabilità dell’alluminio in tutte le sue forme farà crescere ulteriormente le aziende che gestiscono anche i rottami auto e da altre fonti.

CON I DAZI UE SULL’ALLUMINIO CINESE MERCATO ROTTAMI DI VEICOLI IN CRESCITA

L’Unione europea ha alzato nuovamente le barriere sulle importazioni di alluminio dalla Cina, per semilavorati estrusi e laminati. I dazi valgono anche su molti altri prodotti, come ad esempio i cerchi in lega di alluminio con una tassa del 22,3%. Un provvedimento volto a tutelare il mercato interno che però avrà effetti sul mercato dei rottami, tra cui quelli recuperati da veicoli fuori uso. La riciclabilità dell’alluminio permette di riutilizzarlo praticamente all’infinito, in genere però sempre nello stesso ambito da cui provengono, a meno di destinarli a processi di trattamento e decontaminazione intermedi, con aumento dei costi. In sostanza, l’alluminio proveniente da lattine diventa nuova materia prima per altre lattine, l’alluminio da costruzioni, torna nello stesso ciclo. D’altronde quello che genericamente viene definito alluminio in realtà si presenta sotto forma di diverse leghe di alluminio con caratteristiche e ambiti di applicazione molto vari.

MERCATO MONDIALE ALLUMINIO VARRA’ 256 MILIARDI NEL 2026

Secondo quanto sostiene CSC Compagnia Svizzera Cauzioni che si occupa di seguire imprese attive sia nel settore industriale sia imprese che smaltiscono rottami ferrosi inutilizzati, l’impatto dei dazi farà crescere il mercato dei rottami auto. Con l’aumento dei prezzi delle auto nuove e il ban 2035, è alto il rischio per molti Paesi UE di ritrovarsi un parco circolante come a Cuba ma senza embargo. Frenare l’arrembaggio della Cina, in testa ai maggiori Paesi che lavorano l’alluminio, davanti a India, Russia, Canada, Emirati Arabi, Australia, Bahrein, Norvegia, USA e Islanda, non esclude la necessità di ricorrere a politiche internazionali efficaci. Anche secondo fortunebusinessinsights, il valore del mercato globale dell’alluminio è destinato ad aumentare da 159,3 miliardi di dollari nel 2021 a 256 miliardi di dollari nel 2029.

DAZI ALLUMINIO CINA: DOVE SONO SCATTATI

C’è da dire però che i dazi sull’alluminio proveniente dalla Cina, in Europa fino a circa il 32%, non sono un’esclusiva dell’Unione europea. Le imposte antidumping sull’alluminio cinese sono attive anche in USA, Canada, India, Corea del Sud, Australia e Vietnam.

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