Crisi dei chip: il piano UE prevede un aumento della produzione interna La Germania è il major market ad averci rimesso di più: ecco quanto è costata all’industria auto in Europa la crisi dei chip

Crisi dei chip: il piano UE prevede un aumento della produzione interna

L'UE ha varato un piano per superare la crisi dei chip andando ad aumentare la produzione interna e ridurre la dipendenza dalle importazioni

16 Febbraio 2023 - 20:00

La crisi dei chip è stata uno dei temi caldi degli ultimi anni per il settore automotive. In particolare, l’Europa, dove la produzione di auto e veicoli commerciali è uno dei fattori trainanti del tessuto economico, ha dovuto fare i conti con la carenza di semiconduttori. Alla base del problema c’è una forte dipendenza dalle importazioni dall’estero (in particolare dalla Cina) dei chip. La scarsa disponibilità di semiconduttori, già a partire dal 2020, ha rallentato notevolmente la produzione auto nei territori UE. Nel corso degli ultimi mesi, la produzione auto in UE è ripresa ma i volumi sono ancora inferiori rispetto ai livelli pre-pandemia, anche per via della disponibilità di semiconduttori che resta limitata. Per risolvere una volta e per tutte le crisi dei chip è in arrivo l’European Chips Act, nota anche come Legge europea sui semiconduttori. Si tratta del piano UE con cui, nel corso dei prossimi anni, si proverà a superare la crisi dei chip incrementando la produzione interna e riducendo la dipendenza dalle importazioni.

PER RISOLVERE LA CRISI DEI CHIP SI PUNTERA’ AD UN AUMENTO DELLA PRODUZIONE INTERNA IN UE

La dipendenza dalle importazioni da Paesi extra UE è uno dei principali fattori della crisi dei chip in Europa. Gli ultimi dati, infatti, confermano come quasi l’80% dei fornitori di semiconduttori per i produttori del settore automotive europei ha sede al di fuori dell’UE. Si tratta di una percentuale significativa che conferma la fortissima dipendenza delle attività produttive nei territori UE dalle importazioni di chip, elementi oramai essenziali per tutte le auto moderne. Da notare, inoltre, che l’UE presenta una capacità produttiva di chip inferiore al 10% della capacità mondiale. L’intera industria europea, quindi, ha un peso molto limitato nel settore dei semiconduttori. Con il nuovo European Chips Act, da tempo in sviluppo in UE, si proverà a dare un’inversione di tendenza per sostenere la produzione interna di chip.

L’OBIETTIVO È AUMENTARE IN MODO SIGNIFICATIVO LA PRODUZIONE DI CHIP IN UE

La proposta dell’European Chips Act è chiara: l’obiettivo è incrementare in modo significativo la produzione di chip in Europa. Grazie al partneriato pubblico-privato, infatti, il nuovo piano UE punta a portare fino al 20% la quota UE della capacità produttiva mondiale di chip. In questo modo, i produttori del settore automotive potranno affidarsi con sempre maggiore frequenza a fornitori situati all’interno dei confini UE, riducendo fortemente la dipendenza dalle importazioni da territori extra UE.

UN PACCHETTO DA 11 MILIARDI DI EURO PER AUMENTARE LA PRODUZIONE DI CHIP IN UE

Per sostenere una crescita così significativa per la produzione di chip in UE saranno necessari stanziamenti rilevanti. In particolare, il nuovo Chips Act metterà sul tavolo circa 11 miliardi di euro di finanziamenti per ricerca, sviluppo e innovazione delle realtà esistenti. Le misure di sostegno andranno a coinvolgere tutti i vari comparti della filiera per rendere sostenibile l’incremento della produzione di chip all’interno dei territori UE. Si tratta di un progetto che punta a sostenere un cambiamento nel lungo periodo ma che già nel corso dei prossimi anni dovrebbe iniziare a dare i primi frutti. Il settore automotive si prepara alla trasformazione legata all’elettrificazione, con la recente conferma dello stop alla vendita di benzina e diesel in UE. Per sostenere questa trasformazione è necessario che la crisi dei chip venga definitivamente archiviata, garantendo ai produttori del settore automotive e all’intera filiera di poter concentrarsi sulle nuove sfide dell’elettrico.

LE STIME SULLA CRISI DEI CHIP PER IL 2023

La crisi dei chip ha portato a perdite per quasi 100 miliardi di euro di fatturato per l’industria automotive in UE. Anche per il 2023 il tema della carenza di semiconduttori resterà attuale. Secondo le prime stime del mese scorso, però, la crisi sarà attenuata e ci saranno meno stop produttivi rispetto al passato. In ogni caso, una risoluzione completa è ancora lontana. Anche nel corso dei prossimi mesi, infatti, la limitata disponibilità di chip andrà a condizionare le attività produttive in Europa. Nel frattempo, il nuovo Chips Act dell’UE dovrà iniziare a gettare le basi per un programma di trasformazione destinato a rendere sostenibile, in futuro, la produzione automotive in UE. I prossimi mesi saranno fondamentali per creare le fondamenta per garantire la possibilità alle aziende del settore dei semiconduttori di crescere e di incrementare la produzione interna di chip in UE nel corso del decennio.

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