Componenti Aftermarket: +4,2% fatturato nel primo semestre 2024 Il fatturato dei Ricambi e componenti Aftermarket nel 2021 torna a crescere

Componenti Aftermarket: +4,2% fatturato nel primo semestre 2024

Il barometro Aftermarket ANFIA rivela l’andamento in crescita delle 5 famiglie prodotti per l’IAM nel primo semestre 2024

1 Agosto 2024 - 10:55

Il Barometro Aftermarket ANFIA segnala un andamento di ripresa della filiera dei componenti automotive che ha registrato un significativo incremento nel primo semestre del 2024. La rilevazione che approfondiamo nei prossimi paragrafi è utile per comprendere le dinamiche del mercato dei ricambi auto, che ha riportato una crescita complessiva del fatturato ricambi aftermarket IAM (Independent Aftermarket) del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.

PRODOTTI E COMPONENTI AFTERMARKET H1 2024

L’analisi del Barometro Aftermarket, che fornisce un quadro dettagliato dell’andamento delle singole famiglie di prodotti, evidenzia un trend positivo per tutte le cinque categorie principali:

  1. Componenti di Carrozzeria e Abitacolo: sono aumentati del 17,4%, una performance che si aggiunge al +9% registrato nel primo semestre del 2023 e al +10,4% di fine anno.
  2. Componenti Motore: incremento del +7,8%; i componenti motore hanno mostrato una robusta crescita, sebbene inferiore al +13,6% del primo semestre 2023. La continua necessità di manutenzione e riparazioni dei motori ha sostenuto questo segmento, considerando anche la crescita dell’età media del parco circolante.
  3. Componenti Elettrici ed Elettronici: la categoria ha registrato un aumento del 3,7%, in leggera diminuzione rispetto al +4,8% del primo semestre 2023. L’evoluzione tecnologica e la crescente elettrificazione dei veicoli continuano a spingere la domanda di componenti elettronici.
  4. Materiali di Consumo: hanno visto un incremento del 3%, leggermente inferiore al +6,3% del primo semestre 2023. Questa categoria comprende prodotti essenziali per la manutenzione ordinaria dei veicoli, la cui domanda rimane costante a fronte di un aumento del +21% di spesa per gli italiani.
  5. Componenti Undercar: la categoria ha segnato un modesto aumento dell’1,3%, una significativa riduzione rispetto ai rialzi a doppia cifra del 2023 (+25,7% nel primo semestre). Nonostante la decelerazione, la domanda per questi componenti rimane vitale per la sicurezza dei veicoli.

CONSIDERAZIONI DEL COORDINATORE ANFIA AFTERMARKET

Secondo Massimo Pellegrino, Coordinatore della Sezione Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA, i dati relativi alle aziende Aftermarket affiliate ad ANFIA sottolineano la continuità del trend di crescita iniziato nel triennio 2021-2023. Un incremento del primo semestre 2024, pur positivo, ma meno marcato rispetto agli anni precedenti.

Un ulteriore punto di attenzione riguarda il mercato delle immatricolazioni di vetture nuove: “Ricordiamo che a gennaio-giugno 2024 le immatricolazioni di vetture nuove in Italia sono risultate in aumento del 5,3% rispetto al primo semestre 2023, ma resta ancora un pesante divario rispetto ai volumi del 2019, pre-pandemia (-18,1%), mentre cresce il mercato dell’usato (+9,3%).”

SFIDE E OPPORTUNITÀ PER L’AUTOMOTIVE AFTERMARKET

L’industria automotive si trova in una fase di profonda trasformazione, in gran parte guidata dalla transizione energetica e dall’adozione di nuove tecnologie. Pellegrino ha sottolineato l’importanza di investire in competenze e tecnologie per affrontare le sfide future, con un focus particolare sul capitale umano, essenziale per mantenere elevati standard qualitativi. “Se i trend dell’elettrificazione e della connettività sono ormai inarrestabili, infatti, il comparto aftermarket deve saper sfruttare al meglio le opportunità offerte da questa rivoluzione, sia in termini di espansione della gamma dei prodotti che di ampliamento dei servizi di formazione e supporto ai clienti” – dichiara Pellegrino.

“Ciò premesso, con la nuova legislatura europea l’auspicio è che senza perdere di vista l’obiettivo condiviso di un’ambiziosa decarbonizzazione, le istituzioni europee rivedano le metodologie di raggiungimento degli obiettivi in un’ottica neutrale e plurale, che consenta a tutte le tecnologie di poter contribuire alla causa. Non si tratta quindi di rivedere i regolamenti già approvati, bensì di ammorbidire il percorso verso il target zero emissions, accompagnando all’elettrificazione – che è e rimane il mainstream – altre tecnologie (in particolare biocarburanti ed e-fuels), e magari intervenendo sulla metrica di calcolo delle emissioni di CO2, evitando di considerare unicamente le emissioni allo scarico”.

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