
AIRA avverte, con il regolamento ELV sui veicoli a fine vita gli impianti di trattamento termico diventano di “rilevanza nazionale”
L’Associazione Industriale Riciclatori Auto (AIRA) ha sollevato nuove preoccupazioni riguardo al regolamento europeo sulla gestione dei veicoli fuori uso (ELV). In un recente incontro con la Sottosegretaria Vannia Gava e altre associazioni interessate, AIRA ha ribadito la necessità di affrontare il problema del trattamento del “car fluff” e ha richiesto maggiore chiarezza riguardo agli impianti di trattamento termico. Queste preoccupazioni sono in realtà già emerse anche sui nuovi obblighi ELV per gli autodemolitori. Ma procediamo per gradi.
AIRA: CHIAREZZA SULLA GESTIONE DEL CAR FLUFF DA VEICOLI A FINE VITA
Il “car fluff“, oggetto dell’intervento di AIRA, è una miscela di materiali derivanti dalla demolizione dei veicoli. In pratica è il derivato della triturazione di parti che non sono destinate al recupero e riutilizzo, come ricambi o componenti usate o da revisionare.
Secondo l’associazione questa mescolanza di materiali diversi rappresenta una sfida significativa per l’industria del riciclo auto, soprattutto considerando l’allargamento della platea di veicoli soggetti al 95% di recupero complessivo secondo le nuove normative. Questo aumento di quantità rende urgente trovare soluzioni efficaci per gestire tale materiale.
GLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO TERMICO DIVENTANO CENTRALI
AIRA ha proposto l’opzione di dichiarare di interesse nazionale gli impianti di trattamento termico che potrebbero essere identificati o costruiti per gestire il “car fluff” aggiuntivo. Questa mossa mira a garantire che ci siano risorse adeguate e infrastrutture disponibili per gestire in modo efficiente questo tipo di rifiuto.
Inoltre, l’associazione ha sollevato la questione della governance della filiera (in questo articolo abbiamo parlato della tracciabilità dello smaltimento con Cyclus), sottolineando l’importanza di garantire un mercato stabile ed economicamente sostenibile per tutti gli attori coinvolti nel riciclo auto.
REGOLAMENTO ELV: DELLE AUTO NON SI BUTTERA’ QUASI NIENTE
Come abbiamo già anticipato, infatti, gli autodemolitori temono che il nuovo regolamento ELV sui veicoli a fine vita, porterà a condizioni svantaggiose, anche per l’ambiente. Il nodo principale, riguarda infatti l’obbligo di smantellare e recuperare anche le più piccole schede elettroniche fino a una dimensione di 10 centimetri.
Questo obbligo, in aggiunta alla classificazione di una più ampia serie di componenti (ad esempio i cruscotti) nelle categorie da recuperare provocherebbe – in assenza di stime sulla riutilizzabilità effettiva di questi componenti – solo più emissioni, costi di gestione e una quantità di ulteriore materiale che finirebbe poi alla triturazione.