AFCAR: sentenza UE positiva, ma costi RMI in aumento per l’IAM

AFCAR: sentenza UE positiva, ma costi RMI in aumento per l’IAM

AFCAR Italia si congratula per la sentenza a favore di ATU-Carglass, ma evidenzia il continuo aumento dei costi delle RMI per le officine IAM

16 Ottobre 2023 - 13:00

Il 5 ottobre, la Corte di Giustizia Europea (GCEU) ha delineato in modo chiaro e definitivo che i Costruttori di veicoli non possono ostacolare l’accesso ai dati per gli operatori indipendenti. Questa decisione deriva da una causa sostenuta da ATU-CARGLASS contro FCA-Stellantis presso il Tribunale di Colonia. AFCAR Italia, sottolinea che è un buon inizio, ma c’è ancora molto da fare per garantire un accesso equo, standardizzato e a prezzi ragionevoli alle informazioni tecniche di riparazione per gli operatori IAM (Independent Aftermarket).

AFCAR ITALIA E L’ACCESSO ALLE RMI PER L’AFTERMARKET

Il fulcro del dibattito riguardava l’accesso alle RMI (Repair and Maintenance Information), in particolare relative al servizio di sblocco del Security Gateway FCA tramite OBD, che sembrava essere in contraddizione con il regolamento europeo 2018/858. AFCAR Italia (Alleanza tra alcune organizzazioni italiane della filiera dell’aftermarket indipendente: ADIRA federata in FIGIEFA; AICA federata in EGEA, Tekné Consulting federata in ADPA), ha espresso entusiasmo per la sentenza, ma ricorda che ci sono ancora ostacoli all’accesso a informazioni tecniche per l’IAM.

IL COMMENTO DI AFCAR SULLA SENTENZA UE PER ATU – CARGLASS VS FCA

AFCAR Italia ha accolto con grande entusiasmo la sentenza, vedendola come una vittoria tanto attesa per gli operatori indipendenti IAM. Il diritto all’accesso alle informazioni tecniche non è solo una questione di leale concorrenza, ma anche un elemento fondamentale per garantire servizi di qualità e prezzi ragionevoli ai consumatori. La decisione della Corte Europea – secondo l’Alleanza – sostiene l’importanza della trasparenza nel settore automobilistico e la necessità di evitare pratiche monopolistiche che possono limitare la scelta e aumentare i costi per i consumatori.

SBLOCCO SECURE GATEWAY FCA, COSTO AUMENTATO A 275 EURO

Sebbene la sentenza rappresenti un passo avanti significativo, sorgono nuove sfide e questioni da superare. La standardizzazione dei dati, ad esempio, è una preoccupazione chiave, così come la determinazione dei “costi ragionevoli” per l’accesso alle informazioni. Come avevamo anticipato in un’indagine di SicurAUTO.it nel 2020 sull’iscrizione al portale tecnico FCA, AFCAR Italia denuncia un nuovo aumento dei costi: “Lo sblocco Secure Gateway, FCA ha il canone annuale di accesso, che è passato, dal primo luglio, a € 275,00 (a fine 2021 era di € 150,00): un chiaro caso di aumento unilaterale che grava più sugli operatori indipendenti.

AFCAR Italia continuerà la propria azione di supporto e collegamento con le federazioni europee affinché la vittoria appena ottenuta, un vero caso di Davide contro Golia, produca altri frutti, poiché da un mercato post-vendita trasparente ed equo tutti traggono vantaggio, compresi i consumatori, che potranno continuare a scegliere i servizi in un sistema ampio e diversificato”.

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