5G, i Costruttori auto: “costi licenze poco trasparenti”

5G, i Costruttori auto: “costi licenze poco trasparenti”

ACEA chiede ad Avanci di rispettare i principi UE sulle licenze SEP 5G per garantire equità e costi più trasparenti

15 Luglio 2024 - 11:13

L’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA) e cinque dei più grandi gruppi automobilistici mondiali hanno recentemente inoltrato una lettera congiunta ad Avanci, il principale gestore di brevetti per la concessione di licenze essenziali per l’utilizzo del 5G nei veicoli connessi. I Costruttori auto si ritrovano, come l’IAM (Independent Aftermarket) alle stesse Case auto, a chiedere un accesso equo e non discriminatorio, sebbene destinatari, oggetto ed effetti delle rispettive richieste siano profondamente diversi, ma il concetto è quello: i costi per le licenze nel caso degli OE e per le info di riparazione nel caso dell’IAM come abbiamo scritto in questo articolo. A farne le spese in questo caso potrebbero essere gli utenti-automobilisti, ma anche le Case OE, che stanno costruendo attorno ai “Software-Defined Vehicles” un ecosistema di servizi connessi a pagamento, come abbiamo anticipato nel 3° Report Aftermarket.

LA LETTERA DELLE CASE AUTO SUI COSTI DELLE LICENZE PER IL 5G

La lettera inviata ad Avanci sollecita l’azienda a fornire dettagli chiari e comprensibili sui brevetti inclusi nel loro programma di licenze. Gli esponenti del settore automobilistico hanno sottolineato l’importanza di rispettare i principi delineati nella bozza di regolamento dell’Unione Europea sulle licenze SEP. Questi principi includono la necessità di valutare l’essenzialità dei brevetti e di determinare le royalty in modo equo, ragionevole e non discriminatorio.

La trasparenza nei processi di concessione delle licenze – secondo la missiva – è fondamentale per garantire che le condizioni siano giuste per tutti gli attori coinvolti. Senza una chiara comprensione di quali brevetti siano inclusi e di come vengano calcolate le royalty, le aziende del settore automobilistico rischiano di affrontare costi imprevedibili e ingiusti. Questo non solo mette a repentaglio la loro capacità di innovare, ma potrebbe anche avere ripercussioni negative sui consumatori finali. All’ACEA, si sono unite le seguenti associazioni che rappresentano l’Automotive nel mondo:

  • Alliance for Automotive Innovation
  • Japan Automobile Manufacturers Association
  • German Association of the Automotive Industry
  • Korea Automobile & Mobility Association
  • French Association of the Automotive and suppliers Industry

IL RUOLO DELLE NORME UE SULLE LICENZE SEP

La bozza di regolamento dell’UE sulle licenze SEP è stata proposta con l’intento di creare un quadro normativo più chiaro e trasparente per la concessione delle licenze dei brevetti essenziali. Se adottate, queste norme potrebbero risolvere molti dei problemi attualmente affrontati dal settore automobilistico e da altri settori coinvolti nell’Internet delle cose (IoT).

“Sfortunatamente, esaminando le informazioni pubblicate da Avanci sui suoi veicoli connessi 5G licensing abbiamo scoperto che Avanci è lungi dall’essere trasparente.”, affermano le associazioni. “In particolare, Avanci pubblicizza una ‘royalty base’ di 32 USO per veicolo (29 $ per i primi utilizzatori), non è del tutto chiaro come Avanci sia arrivato a questi importi e perché siano FRAND (fair, reasonable and non-discriminatory, ndr). Sul sito web di Avanci, questi tassi di royalty vengono promossi sotto la voce ‘prezzi orientati al mercato’ senza alcun riferimento a FRAND o ai principi FRAND.”

IMPLICAZIONI DELLA TRASPARENZA SUI COSTI (5G ED RMI)

Come anticipato in apertura, quindi, l’Industria Automotive, ha sostanzialmente sollevato la stessa obiezione contestata dall’IAM alle Case auto: quanto sono “ragionevoli” le tariffe imposte all’IAM? La recente sentenza della Corte UE intanto ha emesso un verdetto storico, in una causa tra Carglass-ATU vs PSA-Citroen.

Intanto l’industria Automotive avverte: “Se non verranno adottate rapidamente le norme sulle licenze SEP proposte dall’UE, il settore automobilistico continuerà ad avere problemi nell’ottenere licenze per l’utilizzo della tecnologia wireless a condizioni eque e ragionevoli.”

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