
Il Gruppo PSA ha rimpinguato le casse e pensa in grande guardando i mercati emergenti, intanto disitribuirà i dividendi 2016
Il Gruppo PSA ha completato il proprio percorso di ristrutturazione e gioisce per i fatturati registrati nell'ultimo esercizio e per lo slancio delle vendite nei primi mesi dell'anno. La crescita è stata tale da far raggiungere e superare gli obiettivi con due anni di anticipo, entro aprile saranno distribuiti i dividendi 2016.
TARGET RAGGIUNTI E SUPERATI, CASSE PIENE E VENTO IN POPPA – I contabili di PSA hanno sicuramente avuto un bel da fare nelle chiusure di fine anno; l'utile operativo è infatti passato dai 797 milioni di euro del 2014 a 2.73 miliardi di euro, consentendo alla compagine francese di registrare un utile netto di 1.2 miliardi, relegando le perdite degli anni passati a un lontano ricordo. Il flusso di cassa ad oggi ha raggiunto 3.8 miliardi, stracciando letteralmente quello che era l'obiettivo di 2.0 miliardi previsto per il biennio 2015-2017 (PSA gioisce anche per aver superato l'indagine sulle emissioni). Un margine di questa entità non veniva registrato dal 2002 e per il Gruppo parigino è arrivato il momento di pensare a compiere un altro salto di qualità.
CON LA LIQUIDITA' PSA PUO' PENSARE IN GRANDE – Attualmente il principale mercato di riferimento dei marchi Citroen, DS e Peugeot è l'Europa, dove sono state particolarmente apprezzate le citycar e i modelli di taglia media. Nelle ambizioni del Gruppo PSA rientra una consistente politica espansionistica sui mercati emergenti. Mentre è già in atto il recupero della posizione predominante del brand Peugeot in Iran (Leggi il maxi investimento Peugeot in Iran), grazie all'abolizione delle sanzioni imposte dall'ONU, si pensa al più grande mercato mondiale, la Cina. Nonostante all'ombra della Grande Muraglia regni l'incertezza più totale sul futuro, dai palazzi di Parigi sono pronti a scommettere sull'allargamento della quota di mercato sulla piazza cinese.
PRIORITARIO RICONOSCERE I PROFITTI A CHI HA CREDUTO IN TEMPI DI CRISI – Il prossimo 5 aprile il Gruppo PSA presenterà il nuovo piano industriale e inizierà a pagare i dividendi ai propri investitori. Nel 2014 i marchi francesi vennero salvati dalla bancarotta grazie all'intervento del Governo e al sostanzioso aiuto del Gruppo cinese Dongfeng Motor Corporation, il quale acquisì il 14% della proprietà di PSA (Leggi il passaggio delle quote PSA ai cinesi). A distanza di quasi tre anni dalla chiusura di un impianto produttivo, dal taglio di posti di lavoro e dal congelamento dei salari, il Gruppo francese è in grado di distribuire i profitti e incorniciare un'annata d'oro con quasi 3 milioni di veicoli venduti.