Abbiamo provato in anteprima il nuovo motore Volvo D4 da 181 CV che apre la strada alla famiglia Drive-E, ecco le prime impressioni
Due litri e quattro cilindri possono bastare a coprire le esigenze di una vasta gamma di modelli. Basta saperli declinare nelle giuste versioni, benzina, diesel, con un turbo, oppure con due o addirittura con un compressore volumetrico. Si chiama modularità ed è la via che ha imboccato Volvo nella progettazione della sua nuova famiglia di motori. Chiusa definitivamente la partnership tecnica con Ford, gli ingegneri svedesi si sono rimboccati le maniche e hanno progettato un basamento che è buono per il Ciclo Otto e per quello Diesel, ma che è anche già predisposto per ricevere un modulo ibrido (lo vedremo il prossimo anno sulla nuova XC90 plug-in hybrid). Perché, come ci ha spiegato Derek Crabb, Vice Presidente Powertrain Engineering di Volvo Car Group, “ciò che conta in un motore non sono le sue dimensioni, ma quanta aria riesce a passarci dentro. Più aria saranno in grado di gestire i cilindri, più alte saranno le prestazioni”.
SPAZZATI VIA GLI ALTRI MOTORI – La modularità e la condivisione dei componenti rappresentano il futuro dell'industria automobilistica. Volvo, con la nuova famiglia di motori Drive-E, dimostra di essere all'avanguardia. I nuovi quattro cilindri mandano in pensione, in un solo colpo, non solo i vecchi “quattro” ma anche i “cinque” e i “sei” in linea. Al top della gamma benzina troviamo il nuovo T6 Drive-E, che eroga 306 CV (coppia di 400 Nm tra 2100 – 4500 giri). Di questo motore stupiscono le emissioni di CO2, contenute in 149 g/km (6,4 L/100 km) riferite al nuovo ciclo di guida europeo NEDC; secondo Volvo è il rapporto prestazioni/emissioni migliore del segmento. Poi abbiamo anche il T5 da 245 CV (350 Nm tra 1500 – 4800 giri). Mente il primo diesel della famiglia Drive-E, è il D4 da 181 CV (400 Nm tra 1750 – 2500 giri) oggetto della nostra prova su strada con il nuovo cambio 8 marce a convertitore di coppia (progettato da Getrag e che mantiene il nome Geartronic del suo predecessore a 6 marce). Accoppiato con un cambio manuale a 6 marce, il D4 contiene le emissioni di CO2 entro i 99 g/km (3,8 L/100 km). Tutti i dati di emissioni e consumi sono riferiti alle S60/V60 che saranno le prime Volvo a montare i nuovi propulsori insieme alla Volvo XC60 (ricordiamo che tutti modelli sono stati da poco drasticamente rinnovati).
DOPPIA SOVRALIMENTAZONE O INIETTORI INTELLIGENTI – Il 2 litri T6 utilizza un sistema di doppia sovralimentazione con turbocompressore e compressore volumetrico. Il primo opera ai giri più bassi, mentre il secondo interviene quando il flusso dell'aria aumenta. Si passa poi al T5, sempre 2 litri quattro cilindri, che con una sola turbina eroga 245 CV, con emissioni record di 137 g/km di CO2 (5,9 L/100 km). Nei prossimi mesi arriveranno nuove versioni diesel, con potenze da 120 e 150 CV (mono-turbo) e 230 CV (bi-turbo). Arriverà anche un benzina da 140 CV. I motori diesel Drive-E sfruttano la nuova tecnologia i-ART che utilizza il ritorno di pressione di ciascun iniettore del carburante invece del tradizionale sensore di pressione singolo nel common rail e lavora a 2.500 bar. Ogni iniettore monta nella parte superiore un chip intelligente che tiene sotto controllo la pressione di iniezione. Con questa informazione, il sistema i-Art controlla che durante ogni ciclo di combustione venga iniettata la quantità ideale di carburante. Inoltre, i propulsori Drive-E nascono già predisposti per una futura elettrificazione, infatti le dimensioni compatte dei quattro cilindri offrono una grande flessibilità per l'installazione del motore elettrico sia nella sezione anteriore che in quella posteriore del veicolo, mentre il pacco batterie potrà essere collocato al centro della vettura.
COME VA SU STRADA IL D4 DA 181 CV – Durante la nostra breve prova su strada tra le strade e le colline di Verona, abbiamo avuto modo di apprezzare la silenziosità e la generosa coppia in basso del nuovo motore diesel D4 Drive-E. E per saggiare meglio le doti dinamiche e di guidabilità di questo nuovo propulsore abbiamo deciso di provare sia la Volvo V60 che la XC60, non solo per via della loro diversa categoria di appartenenza, ma soprattutto per l'apprezzabile differenza di peso (1602 kg della V60 contro i 1734). Entrambi i modelli Volvo con il D4 Drive-E si muovono con disinvoltura tra le strade di Verona e anche il nuovo cambio automatico 8 marce Geartronic svolge al meglio il suo lavoro quando si guida con dolcezza. Le cambiate, pur essendo una trasmissione a convertitore di coppia, sono abbastanza veloci e rendono la guida totalmente rilassata. Anche in mezzo al traffico nelle piccole stradine veronesi e tra i tornanti delle colline, le nuove Volvo 60 e XC60 si guidano con piacere ed il cambio ha sempre la marcia giusta in ogni condizione (si possono anche usare le palette dietro il volante). Un po' meno bene va quando si inizia ad usare l'acceleratore con intensità, richiedendo cambiate veloci o simulando rapidi sorpassi in salita. In questi casi il cambio soffre di qualche incertezza, problematica che sicuramente sarà risolta con un futuro aggiornamento software. Tutti i cambi automatici, infatti, necessitano sempre di un fisiologico periodo di tuning prima di lavorare al meglio in tutte le condizioni di guida. Tornado alla guida, la proverbiale comodità dei sedili Volvo contribuisce a renderla sempre rilassata e sicura, grazie anche all'elevato contenimento laterale e le numerose regolazioni. Il sistema Corner Traction Control della XC60 tiene a bada egregiamente l'enorme coppia del motore D4, anche nei tornanti più stretti delle colline veronesi. Questo sistema, infatti, aiuta il guidatore a evitare il sottosterzo applicando la giusta quantità di forza e potenza alle ruote, mentre la V60, che non è dotata di questo sistema, tradisce un fisiologico sottosterzo causato dall'asfalto bagnato. Per chi non cerca prestazioni elevate, e sta attento ai consumi, c'è anche la possibilità di usare il tasto Eco+ che attiva lo Start&Stop già a 7 km/h e anticipa le cambiate attorno ai 2.000 giri. Noi abbiamo guidato quasi tutto il tempo senza il tasto Eco+ premuto e abbiamo registrato un consumo medio di 14,8 km/l, un ottimo valore se consideriamo il tracciato prevalentemente cittadino e di collina. Dopo la nostra prova possiamo quindi affermare che le Volvo della “famiglia 60”, grazie al nuovo propulsore diesel da 181 CV, ci guadagnano in guidabilità, sicurezza e riduzione dei consumi. Appena possibile sottoporremo le nuove Volvo con motori Drive-E ad una lunga prova su strada (leggi qui le altre prove presenti sul sito) e dedicheremo uno speciale al nuovo motore.
TECNOLOGIA AL TOP NELLA NUOVA GAMMA S60, V60 E XC60 – Le nuove Volvo sono anche un concentrato di tecnologie riguardanti la sicurezza attiva. L'Adaptive Digital Display, che ha fatto il suo debutto sul modello V40, è disponibile anche su S60, V60 e XC60. II suo schermo a matrice attiva TFT (transistor a pellicola sottile) porta l'interazione fra automobile e conducente a un livello del tutto nuovo, visualizzando sempre le informazioni più importanti in una determinata situazione. Il conducente può scegliere fra tre temi grafici: Elegance, Eco e Performance. I colori del Digital Display si ritrovano anche nel nuovissimo sistema di infotainment Sensus Connect che è stato introdotto nella seconda metà del 2013. Il sistema comprende una rinnovata HMI (Interfaccia UomoMacchina) con una serie di finzioni innovative, tra cui un sistema di controllo vocale di tutte le funzioni di infotainment e di navigazione, incluse le applicazioni basate sul Web.
SISTEMA DI ABBAGLIANTI PERMANENTI – Il nuovo sistema Active High Beam Control rende la guida al buio più sicura e rilassata. Questa tecnologia elimina la necessità di continuare a passare manualmente da anabbaglianti ad abbaglianti e viceversa. Il dispositivo Active High Beam Control consente infatti di tenere sempre accesi i fari abbaglianti. Quando un'altra vettura sopraggiunge dalla direzione opposta, il sistema consente di evitare l'abbagliamento del conducente dell'altra auto semplicemente riducendo di quanto basta l'intensità del fascio di luce solo nel punto in cui passa l'auto (in pratica i fari vengono abbassati solo all'interno del cono di luce in cui passa l'altra auto). Ciò è reso possibile da un ingegnoso meccanismo del modulo proiettore integrato nel fanale anteriore. Lo stesso beneficio vale per i conducenti delle auto che precedono. Un'altra opzione innovativa a supporto della guida col buio è il sistema Cornering Light che si attiva a basse velocità. In quanto estensione dell'attuale sistema a proiettori mobili Active Bending Light, illumina l'area verso cui il conducente sta orientando lo sterzo per rendere più sicura la manovra.
SERVOSTERZO ELETTRONICO (EPAS) SU VOLVO S60 E V60 – L'EPAS montato su Volvo S60 e V60 utilizza un motore elettrico a supporto della cremagliera dello sterzo. Il conducente può scegliere fra tre livelli di servoassistenza: in modalità Low il sistema fornisce un grado elevato di servoassistenza, facilitando le manovre. La modalità Medium prevede un supporto alla sterzata più ridotto per consentire una maggiore risposta dello sterzo a velocità più elevate. La modalità High è la scelta ideale per chi preferisce una guida più sportiva. L'EPAS consente inoltre l'integrazione delle funzioni di sicurezza e di supporto al conducente che implicano l'utilizzo dello sterzo, come ad esempio la funzione di Lane Keeping Aid (Mantenimento della Corsia di Marcia fra i 65 e i 200 km/h) e il Park Assist Pilot che consente di effettuare parcheggi paralleli in modo facile e preciso, assumendo il controllo del volante mentre il conducente pensa a cambiare le marce e a regolare la velocità dell'auto. La manovra di parcheggio è resa possibile da sensori a ultrasuoni collocati nella sezione frontale e posteriore dell'auto, oltre che lungo le fiancate.
FRENA DA SOLA E RICONOSCE I PEDONI – IntelliSafe è il nome con cui Volvo designa l'insieme dei propri sistemi di sicurezza attiva, di cui fa parte l'importantissima tecnologia City Safety. Questo avanzato sistema di sicurezza, che è incluso nella dotazione standard, si attiva a velocità fino a 50 km/h. Tutti i modelli possono essere equipaggiati, come optional, anche del sistema Pedestrian Detection con frenata automatica completa, che rileva gli eventuali pedoni che si trovano sulla traiettoria dell'auto.
ANGOLI CIECHI E SEGNALI STRADALI SU S60, V60 E XC60 – Tutta la gamma della “famiglia 60” può essere dotata, come optional, di; Blind Sport Information System (BLIS) potenziato, ora basato sulla tecnologia radar. Questa tecnologia può anche monitorare il traffico e avvisare il conducente in caso vi siano veicoli in rapido avvicinamento fino a 70 metri dietro la vettura. Naturalmente il sistema mantiene la sua funzione di segnalazione dei veicoli negli angoli ciechi su entrambi i lati dell'auto; Cross Traffic Alert, che utilizza i sensori radar nella sezione posteriore dell'auto per avvertire chi guida di eventuale traffico in attraversamento proveniente da uno dei lati dell'auto durante una manovra di retromarcia per uscire da un parcheggio. Si tratta di una funzione particolarmente utile negli spazi stretti e affollati, dove la visuale laterale potrebbe risultare limitata; Road Sign Information, che supporta il conducente visualizzando i segnali stradali sul quadro strumenti.