La piccola della Casa spagnola si aggiorna con un corposo restyling che porta in dote il nuovo motore 1.0 TSI a 3 cilindri
Dal lancio dell'ultima generazione di Seat Ibiza (qui la nostra prova della versione Cupra) sono passati sette anni. Era il 2008 e da allora la piccola spagnola è stata aggiornata in maniera consistente solo nel 2012. Oggi ci troviamo a Barcellona, per provare quella che, secondo la Casa spagnola è una Ibiza tutta nuova, ma in realtà non è proprio così. Per contenuti e tecnologia lo è sicuramente, mentre quanto alla tecnica e a buona parte del design, invece, si tratta di un restyling, per quanto corposo. La ragione principale può essere individuata nella volontà di non aumentare i costi, in un segmento dove i margini sono bassi e la “guerra” si fa molto di più sul prezzo d'acquisto, piuttosto che su quello che realmente si trova sotto la carrozzeria. Per cui, per vedere una applicazione totale della piattaforma modulare MQB su questo segmento, dovremo attendere ancora un po'. Questa Ibiza, così come la Polo attuale, rimane fedele alla PQ 25 e la sua ossatura permane quella del modello che ben conosciamo. La sua età, non proprio freschissima, si evince anche dalle dimensioni che superano di qualche centimetro i 4 metri (4,06 la 5 porte e 4,04 la SC 3 porte), come richiesto dal trend generale di qualche anno fa. Sicuramente, soprattutto in ambito urbano, una spanna in meno non è cosa da poco, ma ci si può consolare con il plus di spazio all'interno e un bagagliaio da 292 litri in configurazione minima.
ESTETICA E PERSONALIZZAZIONE – Le novità della nuova Ibiza, quindi, interessano sostanzialmente cinque aree: lo stile, l'infotainment, le motorizzazioni, l'assetto e la personalizzazione. Il nuovo design è quello che risalta subito e non si fa fatica a riconoscerci l'influenza della Leon (qui la nostra prova su strada). Del resto sarebbe una follia non sfruttare lo stile di un'auto di successo come la compatta spagnola e non trarne ispirazione, anche nella definizione del resto della gamma, che lo adotterà in particolar modo nel frontale. Peter Wyhinny, Direttore di Seat Italia, lo ha definito come un processo di “Leonizzazione” e osservando la piccola spagnola non si fa fatica a dargli ragione. I cambiamenti sono subito evidenti nei proiettori anteriori che guadagnano le luci diurne a LED, mentre al posteriore tutto rimane invariato. Altra novità interessante è la possibilità di personalizzare l'estetica, scegliendo tra alcuni pacchetti che prevedono tinte e dettagli a contrasto, cerchi in lega compresi. Se volete che la vostra ibiza sia diversa da tutte le altre dovete solo giocare un po' con il configuratore scegliendo colori e abbinamenti.
INFOTAINMENT – Parimenti, chi non può fare a meno di vivere “connesso” non rimarrà deluso, considerando l'inedito sistema di infotainment sviluppato insieme a Samsung. Il suo nome è Full Link, perché ha più di un protocollo per collegare i proprio dispositivo. Ci sono sia il Mirror Link che Android Auto e CarPlay. Tutto è integrato dietro il touchscreen al centro della plancia, le app vengono “riportate” e e ci sono molti comandi vocali, per diminuire la distrazione. Questo, peraltro, è l'unico passo avanti nel campo della sicurezza che la nuova Ibiza compie rispetto alla vecchia, visto che di sistemi di sicurezza attivi non c'è traccia. Provando il sistema con il Samsung A3 “in dotazione”, si nota una buona velocità di risposta e pochissimo lag tra smartphone e display. Molto intelligente, infine, la scelta di mantenere il software di navigazione integrato, così da non dover obbligatoriamente stressare il proprio smartphone utilizzandolo come navigatore.
MOTORIZZAZIONI – I 4 cilindri sono quasi in via di estinzione, sulla Ibiza (qui la prova della versione FR) è rimasto solo il 1.4 TSI ACT da 150 CV, quello con disattivazione dei cilindri. Proviamo, la la novità più interessante, il 1.0 TSI 3 cilindri da 95 CV e 160 Nm di coppia con cambio a doppia frizione DSG. Le nuove plastiche morbide della planca sono piacevoli al tatto, ma gli inserti colorati non riescono a movimentare più di tanto un panorama un po' troppo grigio. Le regolazione del sedile e del volante, invece, sono ottime e la posizione corretta si trova subito, anche grazie alla rotella. Già dopo poche centinaia di metri ritrovo le buone sensazioni piacevoli della vecchia Ibiza, ma qui c'è qualcosa di nuovo. Lo sterzo è molto più corposo e preciso, mentre le sospensioni sono migliorate risultando un ottimo compromesso tra compostezza e capacità di assorbimento. Il motore, poi, è piacevolissimo. Spinge fin dai 1.600 giri e raggiunge velocemente la zona rossa. Non ci sono buchi o scalini nell'erogazione, che è sempre corposa e fluida. Il cambio DSG a 7 rapporti, poi, fa il resto, garantendo una spinta progressiva e un'ottima souplesse di marcia.
PREZZI E DISPONIBILITA' – La nuova Seat Ibiza è già disponibile in concessionaria con le prime vetture che andranno in consegna a partire dalla prossima metà luglio. Il prezzo di attacco del listino, della versione SC a tre porte benzina, è di 11.820 euro e sale a seconda delle versioni, ma senza discostarsi molto dalla serie precedente.