Mercedes Classe E BlueTEC HYBRID: primo contatto

Mercedes Classe E BlueTEC HYBRID: primo contatto

Presso l'autodromo di Modena abbiamo guidato la versione più efficiente della Mercedes per antonomasia

28 Novembre 2013 - 06:11

In quella zona d’Italia nota come la Motor Valley, Mercedes-Benz ha presentato alla stampa la nuova Classe E BlueTEC HYBRID. A qualcuno potrà sembrare un sacrilegio ma per la casa della stella a tre punte venire nella terra di origine dei più prestigiosi marchi sportivi italiani non è una cosa priva di senso se si pensa che Mercedes, tramite la sua divisione sportiva AMG, produce i motori per la Pagani. A qualcun altro la scelta di provare in pista una vettura ibrida potrà sembrare quantomeno surreale ma anche in questo caso non è così perché l’autodromo di Modena è il primo autodromo al mondo ad emissioni compensate vale a dire che la gestione dell’impianto ha messo in atto tutta una serie di iniziative, anche in collaborazione con il ministero dell’ambiente, atte a neutralizzare l’impatto sul clima delle funzioni di gestione dell’autodromo.

ECODRIVING E SICUREZZA – Prima di scendere in pista gli istruttori dei corsi di guida hanno spiegato varie tecniche di ecodriving dando diversi consigli su come consumare di meno durante la guida di tutti i giorni; ci ha fatto piacere notare che molti di questi riguardano anche la sicurezza stradale. Ad esempio: evitare di trasportare pesi inutili in macchina se da un lato fa risparmiare carburante dall’altro permette di avere una migliore dinamica di guida e, soprattutto, spazi di arresto minori in caso di frenata di emergenza. Un altro consiglio molto utile è quello di mantenere la distanza di sicurezza: questo permette non solo di evitare brusche frenate (energia che su un’auto normale andrebbe dispersa e che invece sulle auto ibride può essere recuperata) ma permette anche poter accelerare in maniera più dolce consumando di meno. Come fare a capire qual è la giusta distanza di sicurezza? Ci è stato svelato un piccolo trucco: preso un punto di riferimento fisso una volta che l’auto che vi precede lo supera, dovete raggiungerlo dopo 3 secondi. Attenzione però: non contate “1, 2, 3” perché il tempo trascorso sarebbe inferiore ai tre secondi ma aggiungete le migliaia contando ad esempio “4001, 4002, 4003”. In questo modo saranno passati effettivamente 3 secondi.   

BLUETEC HYBRID – La nuova Classe E BlueTEC HYBRID monta quello che diventerà il modulo standard per l’ibrido di Mercedes, vale a dire il diesel 2.1 da 205 CV e coppia di 500 Nm abbinato ad un motore elettrico da 27 CV e ben 250 Nm di coppia il che significa un totale di 750 Nm di coppia, vale a dire un valore superiore a quello della Classe E 350 CDI ma con consumi, secondo la casa di Stoccarda, mediamente inferiori del 26%. La soluzione tecnica vincente per questa Mercedes Classe E BlueTEC HYBRID è la sostituzione del classico convertitore di coppia del cambio automatico con un motore elettrico e un pacco di frizioni a bagno d’olio: questa soluzione ha un ingombro longitudinale maggiore di 6 centimetri però tutto il modulo permette comunque di ospitare le componenti ibride nel vano motore (inverter, batterie agli ioni di litio, etc) permettendo di lasciare in alterato il volume del bagagliaio. L’autonomia in solo elettrico dichiarata da Mercedes-Benz è di 1 km il che significa che il motore elettrico è concepito più che altro come un aiuto al motore termico.

PRIMO CONTATTO – Alla guida la Classe E BlueTEC HYBRID sembra una Classe E normale e forse questo è il miglior complimento che si possa fare ad un’ibrida dato che quest’ultime latitano spesso sul piano delle prestazioni e del feeling di guida. Frenando in maniera dolce, cosa che si può fare facilmente se, come detto prima, si mantiene la giusta distanza di sicurezza, si attiva solo la frenatura rigenerativa che va a ricaricare le batterie. La funzione più interessante è quella del sailing che permette di viaggiare anche fino a 160 km/h con il solo motore elettrico, ovviamente fino a che non si scaricano le batterie, che fornisce solo la coppia necessaria a vincere gli attriti: la funzione è particolarmente utile nelle leggere discese. In città si va in elettrico solo fino a 35 km/h mentre all’avvio il Diesel è risultato un po’ rumoroso, vuoi perché ci eravamo abituati al silenzio vuoi perché le condizioni climatiche erano molto fredde. Al termine della sessione abbiamo confrontato i valori di consumo tra una guida “normale” (settaggio della vettura in sport) e una guida ecosostenibile (con settaggio Eco). I consumi si sono ridotti in maniera decisa sempre, con casi eclatanti di riduzione fino al 60% mentre nel peggiore dei casi la riduzione è stata “solo” del 10%. Mercedes ha stimato che su una vettura che percorre 30 mila km all'anno si possono risparmiare 400 litri di gasolio.

SICUREZZA – La Mercedes E è al top quanto a sicurezza. Ci sono ben 9 airbag, compreso quello per le ginocchia del guidatore, l'ABS con Brake Assit , ESP con funzione Pre-Safe e fari con tecnologia Full LED. Gli abbaglianti vengono gestiti automaticamente, con transizioni graduali e una regolazione adattiva dell'assetto fari nel campo delle luci anabbaglianti; il sistema oscura, inoltre,una parte del cono luminoso degli abbaglianti in presenza di veicoli che precedono o che viaggiano in senso contrario. Presente anche il Lane Assist che controlla l'angolo cieco negli specchietti posteriori e fa vibrare il volante se si supera involontariamente la linea di carreggiata.

PREZZI – Si parte da 53 mila 90 Euro per la Classe E BlueTEC HYBRID in allestimento Executive, 57 mila 60 Euro per la versione SPORT e 61 mila 180 Euro per la versione Premium. In pratica il sovrapprezzo per avere una Classe E ibrida rispetto alla 250 CDI è di 2 mila 500 Euro. Per questa versione Station Wagon e berlina sono proposte allo stesso prezzo. In conclusione una piccola nota di colore all'autodromo di Modena era presente anche una Classe E dei primi anni '90 che era stata rubata al proprietario poco dopo la consegna  e che è stata ritovata a distanza di 20 anni dopo che era stata usata come casa da dei clochard: la leggenda vuole che sia partita al primo tentativo nonostante la lunga sosta e le pessime condizioni in cui si trovava: ora, dopo un restauro conservativo, è diventata l'auto aziendale di un dirigente Mercedes-Benz. Foto di Luca Bergonzini

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