Test Keeper: la scatola nera che dà un voto a chi è al volante

Test Keeper: la scatola nera che dà un voto a chi è al volante Abbiamo testato in anteprima la scatola nera Keeper

Abbiamo testato in anteprima la scatola nera Keeper, il localizzatore GPS con etilometro ANGEL integrato

18 Novembre 2013 - 09:11

Negli ultimi 20 anni gli incidenti stradali sono diminuiti del 40% ma le polizze RC auto sono aumentate fino al 245% e, diversamente da quanto ci si aspettasse, è decaduto qualsiasi principio meritocratico (vedi bonus-malus), secondo il quale chi si è comportato bene al volante viene premiato e chi no deve pagare pegno. La scatola nera Keeper, che abbiamo potuto testare in esclusiva prima del suo lancio sul mercato, dovrebbe aiutare le Compagnie a individuare gli automobilisti modello che al rinnovo della polizza meritano uno sconto. La speranza è che le compagnie la utilizzino davvero per premiare gli automobilisti più meritevoli e non solo per bastonare i meno prudenti alla guida, poiché nonostante la riduzione dei sinistri avvenuta negli ultimi 10 anni le compagnie continuano ad avere prezzi altissimi e utili da capogiro (nel 2012 ben 1,8 miliardi di utili).

“PREMIO” DI NOME MA NON DI FATTO – Keeper è un dispositivo telematico con GPS ed etilometro ANGEL integrato non più grande di uno smartphone che si applica facilmente al parabrezza dell'auto. Questa originale “scatola nera” è stata sviluppata da TSEM, azienda padovana specializzata nella ricerca, progettazione, e produzione di tecnologie innovativa. La sua funzione è ben lontana dall'essere semplicemente una “spia” perché oltre ad evitare le truffe assicurative è stato pensato per la sicurezza dei passeggeri e stimolare il guidatore ad assumere una guida più efficiente (una formula abbinata alla black- box offerta già da diverse assicurazioni telefoniche e online come AXA, Genertel e Allianz). D'altronde, se oggi i premi assicurativi sono alle stelle è anche, ma non solo, a causa di incidenti stradali simulati e richieste di risarcimento gonfiate per danni fisici molto spesso inesistenti. Questo malcostume radicatosi perlopiù al Sud Italia, ha costretto le Compagnie a fare di tutta l'erba un fascio, così se alla scadenza del contratto non hai provocato alcun incidente passi a una classe di merito migliore ma senza alcun riconoscimento economico per la buona condotta. E chi riesce a incastrare anche l'assicurazione RC auto tra i grattacapi che la crisi ha portato nelle case italiane, può guardarsi intorno alla ricerca di una Compagnia che proponga condizioni migliori, aiutandosi magari con i comparatori online. Keeper è nato per questo, per dare un giro di vite ai rincari assicurativi, ma con un approccio diverso dalle classiche scatole nere su cui si è costretti a ripiegare per avere uno sconto dal 10 al 15% sulla polizza.

UNA SCATOLA SENZA SORPRESE – Forse “scatola nera” è una dicitura che poco si addice al Keeper, innanzitutto perché non nasconde nulla (è trasparente) agli occhi del guidatore, che ce l'ha sempre difronte a portata di mano nel caso avesse bisogno di aiuto meccanico o sanitario. Poi perché la tecnologia su cui è basato il suo funzionamento non aggiunge nulla di nuovo a ciò che già esiste se non nell'intuizione dei tecnici che hanno sviluppato degli algoritmi di elaborazione dati vantaggiosi sia per la Compagnia sia per l'assicurato. Il cuore dell'hardware è un accelerometro triassiale con modulo GPS-GSM/GPRS che rileva i movimenti bruschi dell'auto in ogni direzione. Ciò non significa che chi è al volante dovrà sentirsi con il fiato sul collo perché Keeper aiuta a tracciare solo il comportamento medio dell'automobilista durante tutto il periodo di copertura assicurativa (un po' come fa l'autovelox Tutor sulle autostrade). Di conseguenza, se un giorno sarete in ritardo al lavoro o a cena bevete un bicchiere di vino (purché rispettiate i limiti di legge), i singoli eventi non influiranno sul rinnovo del contratto RC auto. Diversamente, uno stile di guida abitudinario che fa consumare più carburante e tende ad essere rischioso anche per gli altri non sarà un buon biglietto da visita, che può essere monitorato dal guidatore attraverso la sua area utente (vedi gallery) e quindi migliorato nel tempo. Un mese prima della scadenza della polizza la Compagnia consulterà l'indice medio di guida dell'assicurato e non ci saranno scuse agli aumenti ingiustificati: se siete stati diligenti il Keeper parlerà per voi.

NON SERVE SMONTARE L'AUTO – Vediamo nel dettaglio tutte le funzionalità del dispositivo che abbiamo valutato durante la nostra prova su strada. La nostra recensione è iniziata incontrando i tecnici TSEM che hanno installato il Keeper a bordo della Porsche Panamera Diesel per un lungo test drive durato oltre 1.000 km. In meno di 5 minuti il Keeper diventa operativo e non può essere rimosso senza un valido motivo prima della cessazione del contratto assicurativo. Basta applicarlo come un comune Telepass davanti al guidatore, in un punto che non dia fastidio alla visuale e che consenta al pannello solare di ricaricare la batteria interna agli ioni di litio. Uno degli scogli della diffusione obbligatoria della scatola nera sarebbe proprio il costo d'installazione (per il decreto Monti dev'essere a carico delle Compagnie, ma ci sono tante controversie sulla questione) che TSEM ha risolto adottando dei dispositivi simili a chip antitaccheggio. Questa soluzione intelligente consente l'installazione del Keeper a qualsiasi agente assicurativo e l'impossibilità di manomettere o smontare il dispositivo senza che la Centrale se ne accorga poiché il tag elettronico attaccato al vetro rileva l'allontanamento del Keeper da esso. Il prototipo definitivo del Keeper che abbiamo testato è stato configurato per analizzare in modo specifico il comportamento dei nostri collaudatori, ma può accorgersi se il guidatore ha alzato troppo il gomito e supporta già la chiamata di emergenza eCall e la lettura automatica di un eventuale tagliando assicurativo elettronico.

COME FUNZIONA IN CASO D'INCIDENTE – I dati dinamici grezzi dell'auto (grafici visibili in gallery) trasmessi dal Keeper non servono solo a capire chi è seduto al volante ma anche a definire l'esatta dinamica di un sinistro attraverso un'accurata analisi. Normalmente il dispositivo trasmette un pacchetto di dati al giorno al server della Centrale di elaborazione TSEM ma se l'accelerometro registra un urto superiore a 2g questo viene interpretato come un incidente, che giustifica la trasmissione eccezionale dei dati dell'auto e della sua posizione georeferenziata. In caso d'incidente (reale o simulato) il report prodotto trasmette immediatamente anche l'entità debole, media o forte dell'impatto alla Compagnia assicurativa, che avrà uno strumento in più smascherare una truffa. Se l'incidente è reale, in base ai servizi abbinati al contratto stipulato con l'assicurazione, si attivano in modo automatico l'emergenza sanitaria e meccanica attraverso la Centrale. Analogamente al sinistro, il Keeper va in allerta se registra delle forti accelerazioni continuative, tipiche di una guida aggressiva o comunque pericolosa, che se continuative nel tempo concorrono a definire una valutazione negativa del guidatore. In gallery abbiamo voluto mostrarvi come il Keeper monitora alcune manovre brusche, provocate di proposito dal nostro driver, con una spiegazione dettagliata dell'analisi accelerometrica: ad ogni accelerazione longitudinale, trasversale o verticale corrisponde un picco tanto alto quanto è brusca e intensa la manovra. Dal numero di picchi e dalla loro ampiezza si comprende se il guidatore ha evitato un ostacolo sulla strada o sta guidando a zigzag per risalire il traffico.

SI ACCORGE DI CHI HA BEVUTO – Diversamente dall'analisi accelerometrica dello stile di guida, sui dati rilevati dall'etilometro integrato c'è meno flessibilità. L'etilometro a semiconduttore integrato sfrutta la tecnologia ANGEL (brevetto TSEM che assicura misurazioni con un'attendibilità del 99% indipendentemente dal numero di passeggeri ebbri presenti in auto), per campionare ogni 10 secondi l'aria espirata dal guidatore e determinare la concentrazione di alcol come BrAC. L'infallibilità di ANGEL, cui dedicheremo un prossimo test approfondito, scarterebbe i falsi positivi provocati, ad esempio, da un cioccolatino al liquore, classificando i dati tra 0,2-0,5 g/l o superiore a 0,5 g/l. E' facile immaginare che basterà farsi beccare dal Keeper una solo volta al volante con un tasso alcolemico superiore al limite consentito (0,5 g/l per normali conducenti, 0 g/l per neopatentati e conducenti professionisti) per aspettarsi un trattamento non proprio di favore dalla propria assicurazione.

SARA' LA SVOLTA? – Tuttavia la logica con cui sarà attribuito un punteggio positivo o negativo allo stile di guida, così come al tasso alcolemico, sarà stabilita dalle politiche contrattuali delle singole Compagnie che proporranno il Keeper ai loro clienti. Ciò che ci sembra particolarmente interessante è che l'assicurato può consultare quotidianamente il proprio indice di guida tramite un portale web dedicato e migliorarlo sia per rendere più sicura la propria guida nonché per consumare meno carburante. Il lancio commerciale pare sia attualmente vagliato da alcuni Gruppi assicurativi che preferiscono restare anonimi per non bruciarsi l'esclusiva. Resta da capire come le Compagnie si orienteranno sugli sconti e gli eventuali costi del servizio e se, finalmente, la tecnologia sbloccherà il meccanismo inceppato del bonus-malus, nato per premiare gli automobilisti virtuosi e finito per perseguitare gli onesti.

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