Garanzia sulla vernice: come funziona per le riparazioni di carrozzeria? Riverniciare un'auto è un lavoro da artigiani

Garanzia sulla vernice: come funziona per le riparazioni di carrozzeria?

Riverniciare un'auto è un lavoro da artigiani, ma quanto dura la garanzia sulla vernice e le riparazioni di carrozzeria? Ecco alcuni consigli per non farsi fregare

11 Febbraio 2021 - 07:02

La garanzia sulla vernice dell’auto è uno degli aspetti cui non sempre pensa quando l’auto è nuova – tanto è obbligatoria e prevista per legge: in media i produttori di auto applicano una garanzia sulla vernice di 3 anni e una garanzia di 12 anni sulla corrosione passante. Ma quando la garanzia ufficiale è scaduta e portiamo l’auto a riverniciare in un’officina indipendente come funziona la garanzia sulla riparazione della carrozzeria? E’ una delle domande che ci si pone solo dopo aver scoperto che la riparazione pagata fior di quattrini in realtà non è stata poi così a regola d’arte come lasciava intendere il preventivo del carrozziere. Ma cosa significa “riparare un’auto a regola d’arte”? Cosa cambia tra una riparazione in carrozzeria economica e una non a regola d’arte? Dopo il nostro recente approfondimento su quanto costa riverniciare un’auto, abbiamo chiesto aiuto a Federcarrozzieri per chiarire i dubbi più frequenti sulla riparazione della carrozzeria con utili consigli per non farsi fregare dai carrozzieri furbi.

Articolo aggiornato l’11 febbraio 2021 alle ore 8:00

GARANZIA SULLA VERNICE: COSA CHIEDERE AL CARROZZIERE

Uno dei passaggi cruciali quando si entra in carrozzeria (ma per qualsiasi riparazione in generale ) è non puntare al risparmio incondizionato. “E’ fondamentale richiedere al carrozziere la massima trasparenza”. Ma cosa vuol dire? Chiedere il preventivo, che il preventivo sia rispettato. Se dovessero emergere delle differenze il cliente deve essere informato e deve essergli garantita la possibilità di negarle. Leggi qui come gli esperti scovano i difetti nella vernice dell’auto. Poi sappiamo tutti che un lavoro artigianale non può essere identico se eseguito da due persone diverse, pur rivolgendosi a professionisti esperti, quindi bisogna fare in modo il più possibile che la riparazione sia documentata. “Poiché tra raddrizzare una parte danneggiata e riempirla di stucco il consumatore non vedrebbe la differenza. C’è una notevole differenza di costo per il carrozziere (se decide di stuccare dovrebbe fargli spendere molto ma molto meno). Ma resta il fatto che la riparazione non è eseguita a regola d’arte e non sono state fatte le cose per bene.”

Cosa significa fare le cose per bene?

“Quando una vettura è raddrizzata e smerigliata è una buon riparazione; quando invece si colma tutto con stucco l’utente non vede nulla ma poi se ne accorge col tempo che salta via la vernice”.

Quanto dura la garanzia sulla vernice e le riparazioni in carrozzeria?

“Nella realtà c’è un distinguo: c’è la legge che parla di 24 mesi, ci sono codici deontologici come il nostro che invece prescrivono una garanzia a 36 mesi e altri che invece applicano la garanzia che ritengono più opportuna”.

Ma come funziona la garanzia sulla carrozzeria?

“Partiamo dal precisare che non è facile per l’utente individuare cosa è o non è in garanzia, ma facciamo un esempio pratico per rendere meglio l’idea. Un’ammaccatura su una porta riparata in economia, quindi invece di spendere 500 euro se ne spenderebbero 250, dovrebbe far pensare all’utente che è comunque una riparazione fatta bene. Ma così non è poiché dare una garanzia sulla riparazione di una portiera che anziché essere raddrizzata viene stuccata, è difficile per il carrozziere. In un arco di tempo ampio come 24 mesi lo stucco si comporta in maniera diversa dal metallo. Con il caldo, il freddo e le variazioni in generale potrebbe creare delle microcrepe, ritirarsi e quindi rendere evidente che la zona è stata riparata a distanza di 6 mesi o 1 anno. In questo caso nei panni del carrozziere risulta difficile poter rifare il lavoro gratuitamente”.

Come far valere i diritti da consumatore?

“Bisogna chiarire ai consumatori che se le riparazioni vengono eseguite a regola d’arte la garanzia deve esserci sempre o perlomeno se non c’è è perché chi lo fa delinque, mentre su una riparazione richiesta dall’utente in economia – quindi una riparazione magari svolta non a regola d’arte – dare una garanzia di 24 mesi ritengo sia molto difficile”.

Non si possono fare ugualmente riparazioni in economia ma di qualità?

“Dipende dal significato che si dà al termine ‘economia’. Fare riparazioni in economia e a regola d’arte significa utilizzare ricambi compatibili o dal demolitore in accordo con il cliente. Se invece con ‘in economia’ si intende aver svolto l’attività di riparazione non regolare, non corretta, non a regola d’arte è poco probabile che il carrozziere lo scriverà in fattura. Quindi è fortemente sconsigliato chiedere al carrozziere di fare una riparazione economica non a regola d’arte poiché non sarà coperto dalla garanzia e della sicurezza (guarda qui il crash test di un’auto riparata in economia, ndr)”.

Qual è un esempio di riparazione frequente eseguita in economia e non a regola d’arte?

“Sui rivestimenti anteriori e posteriori coperti dai paraurti si potrebbe ripristinare facilmente la parte di lamiera alla bell e meglio, tanto poi quella parte è coperta dai paraurti. Questo tipo di riparazione permette di guadagnare molto di più perché non eseguita a regola d’arte, inoltre può decidere se far risparmiare l’utente – mettendo in fattura solo le ore di manodopera reale. Un altro esempio recente è quello di una Nissan Qashqai a Presa Diretta, dove l’auto era stata riparata male da una carrozzeria ma il carrozziere aveva chiesto all’assicurazione del cliente un conto per un lavoro svolto a regola d’arte. Il consumatore non se ne sarebbe mai accorto se non fosse entrata acqua nel baule. Da questo abbiamo deciso di perseguire la strada della maggiore trasparenza”.

Qual è il consiglio che possiamo dare ai lettori per non farsi fregare?

“Il consiglio agli automobilisti è quello di chiedere il preventivo e il consuntivo ma soprattutto chiedere la documentazione fotografica. E’ importante che il consumatore possa seguire tutto l’iter. Chiedere le foto della riparazione, anche se non le capisce mette il carrozziere nella posizione di documentare la riparazione, fatta bene o fatta male. Questo un po’ allontana i pregiudizi da un lato e aiuta anche a tenere lontani i riparatori furbi”.

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