Filtro carburante: come funziona e perché è importante sostituirlo La sostituzione del filtro carburante è l'ultima barriera che preserva l'integrità del motore. Facciamo chiarezza sul funzionamento e la sostituzione

Filtro carburante: come funziona e perché è importante sostituirlo

La sostituzione del filtro carburante è l'ultima barriera che preserva l'integrità del motore. Facciamo chiarezza sul funzionamento e la sostituzione

28 Luglio 2020 - 08:07

Le impurità e gli elementi contaminanti contenuti nella benzina e ancor più nel gasolio, sono purtroppo una spiacevole realtà. I filtri del carburante sono quindi dei componenti indispensabili per preservare i motori e proteggerli contro malfunzionamenti e danni anche gravi (vedi qui come sono fatti i filtri per auto longlife). I propulsori diesel sono più a rischio a causa del gasolio più sporco della benzina e per la presenza dei delicati sistemi d’iniezione common rail ad alta pressione assai sensibili agli agenti contaminanti. Come gli altri filtri, anche quelli del carburante vanno sostituiti periodicamente ma gli intervalli cambiano in base al tipo di alimentazione. Come si formano le impurità e quando sostituire il filtro carburante? Vediamo come stanno le cose.

Articolo scritto da Bruno Pellegrini e aggiornato il 28 luglio 2020

 I NEMICI DEL FILTRO CARBURANTE

In linea teorica, sia la benzina che il gasolio che acquistiamo (a caro prezzo) presso i distributori di carburanti, dovrebbero essere esenti da impurità o sostanze estranee contaminanti, solide o liquide. La realtà è ben diversa poiché durante i vari passaggi dalla raffineria allo stoccaggio, alla pompa erogatrice si nascondono diversi rischi di contaminazione a cominciare dall’acqua, nemico numero uno dei sistemi common rail. L’acqua può essere presente accidentalmente nel fondo delle autocisterne o più facilmente nei serbatoi interrati delle stazioni di servizio che possono essere non a perfetta tenuta stagna, per cui l’acqua piovana che filtra nel terreno riesce a entrare senza particolari difficoltà. Ovviamente, l’acqua entra gradualmente nel serbatoio delle nostre auto in occasione dei vari rifornimenti di carburante.  Ma oltre all’acqua, anche altri elementi contaminanti sono talvolta presenti nei carburanti anche a scopo di frode in commercio per aumentare il volume del prodotto con sostanze esentasse, dannose e illecite. Peraltro, la presenza di acqua nei serbatoi delle auto a gasolio crea un altro fenomeno assai dannoso, vale a dire la formazione di fanghi o mucillagini (in gergo “sludge”) a causa dell’azione batterica di microrganismi e funghi che si moltiplicano anche in assenza di ossigeno e a elevate temperature. Tali fanghi producono corrosione delle parti metalliche e intasamento dei filtri e dei sistemi di alimentazione.

IL BIODIESEL NEL FILTRO CARBURANTE

Ma l’acqua e i batteri sono presenti fisiologicamente nel cosiddetto biodiesel (di origine vegetale) contenuto nel gasolio di commercio nella percentuale max. del 7%. Dunque, in nome dell’ambientalismo più ottuso e demagogico, non possiamo neanche evitare di alimentare le nostre auto con un carburante potenzialmente a rischio. Il gasolio attualmente in commercio, contenente, per legge, biodiesel è più critico per la formazione dei fanghi, tanto è vero che la casistica di auto in panne a causa dei filtri gasolio intasati anche dopo percorrenze relativamente modeste, è notevolmente aumentata. Addirittura alcuni gestori di distributori di carburante espongono avvisi per i clienti rigettando ogni responsabilità per eventuali problemi derivanti dal gasolio venduto.

IL FILTRO CARBURANTE PER AUTO A BENZINA

Nelle auto con motore a iniezione sono alloggiati solitamente nella parte posteriore del sottoscocca o immersi nel serbatoio benzina insieme alla pompa carburante. La cartuccia filtrante in materiale cellulosico conformato a fisarmonica, è intercambiabile, mentre se il filtro è di tipo metallico può essere pulito e rimontato. La sostituzione dei filtri benzina sulle moderna auto a iniezione è prescritta in genere tra 80 mila e 100 mila km. Mentre sulle vetture di più vecchia generazione la periodicità varia dai 30 mila ai 50 mila km. Sulle auto a carburatori il filtro benzina, con involucro in plastica a volte trasparente,  è di solito  posizionato nel vano motore, quindi è facilmente sostituibile. Sulle auto a benzina è stato inoltre reso obbligatorio con la normativa Euro 6 il filtro a carboni attivi, vedi schema immagine sotto, che assorbe le emissioni evaporative di HC (idrocarburi incombusti) provenienti dal sistema di sfiato del serbatoio. In linea teorica la durata di tali filtri corrisponde con il ciclo di vita del veicolo, quindi non necessitano di sostituzione periodica. Tuttavia, si è visto che l’etanolo contenuto nella benzina attualmente in commercio li può danneggiare precocemente. Un’altra conseguenza, non prevista, imputabile all’uso di carburanti alternativi di origine vegetale.

LA SOSTITUZIONE DEL FILTRO CARBURANTE SULLE AUTO A GASOLIO

Come accennato in apertura, i moderni sistemi common rail e le pompe d’iniezione ad alta pressione sono molto sensibili alle impurità eventualmente presenti nel gasolio. Infatti, non bisogna dimenticare che le pompe ad alta pressione sono lubrificate dal gasolio e sono costruite con strettissime tolleranze di lavorazione. La sola presenza di una certa percentuale di acqua non trattenuta dal filtro è talvolta sufficiente a danneggiare irrimediabilmente la pompa d’iniezione.  Da qui l’importanza di un filtro gasolio efficiente, sostituito regolarmente alle scadenze chilometriche previste dal costruttore. La funzione essenziale del filtro è di trattenere le impurità solide e separare l’acqua dal gasolio per differente viscosità e peso specifico. A tale scopo si utilizzano strati filtranti in materiali plastici idrorepellenti. L’acqua separata si deposita nella parte più bassa del filtro ed un sensore (non sempre presente) segnala il superamento del livello di guardia. La sostituzione del filtro gasolio è prevista ogni 30 mila km o 50-60 mila km e in certi casi 100 mila km. In genere i filtri del gasolio sono alloggiati nel vano motore.

FILTRI CARBURANTE PER GPL E METANO

Anche gli impianti GPL o metano hanno bisogno di filtri per trattenere impurità che si accumulano nei serbatoi dei distributori per scarsa manutenzione. Talvolta nei filtri si può anche trovare limatura di ferro, vedi immagine allegata sopra. E’ buona norma sostituire detti filtri a ogni tagliando per prevenire i problemi di un gas non sempre pulito (scopri nel #SicurEDU molte info e consigli utili sulla manutenzione, la scelta e la trasformazione di un’auto a GPL).

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