Cerchi ruote: meglio in acciaio o in lega? Da componenti vitali per la sicurezza e la tenuta di strada dell'auto a oggetto di design: cosa cambia e bisogna sapere sui cerchi in lega e in acciaio

Cerchi ruote: meglio in acciaio o in lega?

Da componenti vitali per la sicurezza e la tenuta di strada dell'auto a oggetto di design: cosa cambia e bisogna sapere sui cerchi in lega e in acciaio

28 Settembre 2020 - 06:09

Con l’uso generalizzato di pneumatici con spalla bassa, i cerchi in lega sono soggetti a maggiori sollecitazioni. Come se non bastasse, i pneumatici anti-sgonfiaggio tipo RunFlat con spalla molto rigida accentuano le già gravose condizioni di esercizio dei cerchi. Sulle nostre strade piene di buche è quindi molto facile danneggiare un cerchio. Cosa fare in questi casi? Conviene riparare, sostituire o passare a un altro tipo di cerchio? Cerchiamo di fare chiarezza sulle differenze, sui vantaggi e sul significato delle marcature che si possono trovare su un cerchio.

Articolo pubblicato da Bruno Pellegrini il 20 maggio 2016 e aggiornato il 28 settembre 2020

CERCHI IN ACCIAIO IN DECLINO

I cerchi ruote delle auto dalle origini ad oggi hanno subito una profonda evoluzione, seguendo quella del pneumatico (scopri come si costruisce uno pneumatico Michelin) e dell’autoveicolo nel suo complesso. Da vari decenni, nel settore delle vetture di serie, vengono utilizzati sia cerchi in lamiera di acciaio, sia in lega leggera di alluminio. Tuttavia, i primi sono ormai destinati solo alle versioni base delle auto di segmento medio-basso. I cerchi in acciaio sono di norma verniciati grossolanamente in nero opaco con la parte esterna interamente ricoperta da una borchia in plastica. La vernice originale nera opaca spesso è scarsamente protettiva e non di rado dopo qualche anno si vede affiorare della ruggine sulla superficie esterna dei cerchi. Mentre fino agli anni ’80 erano protetti contro la corrosione e verniciati accuratamente nelle varie tonalità del grigio metallizzato o del beige. Il predominio dei cerchi in lega è dovuto all’aspetto estetico più sportivo e accattivante ed al minor peso rispetto ad un cerchio in acciaio di pari dimensioni. Questa caratteristica è di fondamentale importanza ai fini della riduzione delle masse non sospese per il miglioramento della tenuta di strada e del comfort di marcia.

CERCHI IN LEGA VERNICIATI A POLVERE

I cerchi in lega in produzione sono di norma verniciati a polvere con doppio strato ( tinta base + trasparente). Tale metodo, che richiede specifiche attrezzature e forni di cottura a 180°C, assicura uno strato di vernice di maggiore spessore più resistente al calore trasmesso dai freni ed all’azione abrasiva e ossidante di pietrisco, sale e polvere di usura delle pasticche freni. La vernice acrilica classica (quella usata per le carrozzerie) dopo poco tempo sarebbe destinata a scheggiarsi e spellarsi, per questo motivo è opportuno affidarsi a ditte specializzate se decidete di far riverniciare i vostri cerchi in lega ormai invecchiati.

RIPARARE E VERNICIARE I CERCHI IN LEGA

I cerchi devono resistere a notevoli sollecitazioni dinamiche (frenate, accelerazioni, curve, buche, avvallamenti, sassi, ecc.) senza deformarsi o rompersi. Per avere un’idea basti pensare che su un’auto media una ruota anteriore deve sopportare un carico statico di circa 450 Kg. In curva quella esterna è sottoposta ad un trasferimento di carico anche di oltre 800 Kg. I cerchi in acciaio sopportano meglio gli urti sulle buche a spigolo vivo e si raddrizzano più agevolmente quando si tratta di lievi deformazioni. Anche per le riparazioni di lieve entità è consigliabile rivolgersi alle ditte specializzate del settore. La riparazione dei cerchi in lega è più impegnativa specie in presenza di crepe nel canale interno che richiedono saldature e riporto di materiale. In ogni caso, si tratta sempre di valutare con uno specialista anzitutto la fattibilità tecnica della riparazione e poi la convenienza economica della stessa rispetto al costo di un cerchio nuovo. Il cerchio non è riparabile se le razze sono deformate o rotte perché tali elementi costituiscono la struttura portante del cerchio e sopportano tutte le sollecitazioni dinamiche e statiche. Se si vuole procedere al montaggio di pneumatici e cerchi di misura diversa rispetto a quelli montati di serie è senz’altro consigliabile adottare una delle misure omologate e montate di primo equipaggiamento dal Costruttore. Tali opzioni sono di norma riportate sulla carta di circolazione della vettura. In tal modo si evitano complicazioni burocratiche e relativi costi aggiuntivi.

CERCHI IN LEGA, PNEUMATICI E TUNING

Dal gennaio 2015 è entrato in vigore il Decreto Ministeriale n. 20 del 10-01-2013, anche conosciuto come Decreto ruote (leggi qui come omologare pneumatici diversi), che consente di montare senza nulla osta anche cerchi non originali purché omologati UN/ECE 124  o NAD, della stessa misura fra quelle previste in carta di circolazione e concepiti per il tipo di vettura sulla quale si intende montarli. Il gommista installatore dovrà tuttavia  rilasciare una certificazione di conformità e corretto montaggio. Se la misura prescelta non è compresa fra quelle riportate sulla carta di circolazione sarà necessario aggiornare la carta di circolazione dopo collaudo positivo presso la Motorizzazione Civile, previo versamenti di euro 25 ed euro 16 per tasse e diritti e presentazione dei già citati certificati rilasciati dal gommista. Ovviamente, se la pratica viene affidata a terzi il costo aumenta.

LE MISURE FONDAMENTALI DEI CERCHI RUOTA

Senza addentrarci in descrizioni tecniche approfondite, riteniamo utile per i nostri lettori spiegare il significato dei codici riportati sui cerchi ruote. Ad esempio la codifica 7J x17 – ET35 – 5/100 è così decifrabile:

– 7: è la misura in pollici della larghezza del canale;
– J: indica la conformazione e l’altezza del bordo del cerchio (J= 17,3 mm)adatto per pneumatici radiali tubeless;
– 17: diametro in pollici del cerchio;
– ET35: Offset del cerchio, vale a dire la distanza in mm tra l’asse mediano del cerchio e il piano d’appoggio dello stesso sul mozzo;
– 5/100: indica il PDC del cerchio cioè il n. dei fori di fissaggio (5)e l’interasse in mm (100) tra i fori di fissaggio.

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