Volvo, la guida autonoma è sicura se prevede le intenzioni dei pedoni
Come ragionano le auto a guida autonoma davanti a un pedone? Volvo parla di uno dei limiti della tecnologia driverless

Come ragionano le auto a guida autonoma davanti a un pedone? Volvo parla di uno dei limiti della tecnologia driverless
Quando si ha a che fare con i pedoni le attenzioni non sono mai abbastanza. Ecco che Volvo è al lavoro sulla tecnologia delle future auto a guida autonoma e cerca di capire di più su come prevenire gli investimenti. Purtroppo, ad oggi, non esistono tecnologie tali ma sono allo studio sofisticati radar che possono rendere le cose più facili anche al buio. I nuovi sensori Volvo promettono di essere in grado di rilevare oggetti in un raggio fino a 250 metri. Si tratta di una gamma molto più ampia rispetto a qualsiasi tecnologia LiDAR attualmente disponibile. Questi sono i primi risultati dopo l'annuncio dell'ingresso di Volvo in Luminar. Vediamo i dettagli della sua piattaforma di sviluppo dedicata alla “percezione estesa”.
OCCHI BIONICI Quando si parla di comportamento dei pedoni entrano in gioco moltissime variabili e gli stessi automobilisti lo sanno fin troppo bene. In realtà nessuno di noi può effettivamente sapere che decisione una persona stia per prendere, ad esempio, se stia o meno per attraversare la strada (Leggi Osram illumina i pedoni). E se un automobilista navigato trova questo tipo di previsioni improbabili da effettuare possiamo dire che neanche la tecnologia di oggi può riuscire nel compito. E se prevedere è difficile ci risulterà certamente più facile osservare a distanza cosa sta per capitare davanti a noi. In occasione del Los Angeles Auto Show di quest'anno, Volvo e Luminar hanno dimostrato quanto sia avanzata la loro tecnologia LiDAR. I sensori sviluppati sono in grado di rilevare movimenti di pedoni e ciclisti, a distanze che possono raggiungere anche i 250 metri. “Il team R & D di Volvo Cars si sta muovendo ad un ritmo impressionante per risolvere alcuni dei problemi più avanzati nello sviluppo della guida autonoma”, ha dichiarato Austin Russell, fondatore e chief executive officer di Luminar che è partner di Volvo nel progetto.
ORIZZONTE DI RICERCA Quindi se gli attuali sistemi a guida autonoma non possono in alcun modo permettersi di prevedere il comportamento umano in modo esatto, la tecnologia ci viene in aiuto in altro modo. Nel dettaglio una tecnologia avanzata come quella LiDAR può aiutare Volvo Cars a realizzare dei sensori specifici da destinare alle auto a guida autonoma (Leggi Magneti Marelli investe nei sensori lidar). Le nuove capacità di percezione ambientale sviluppate da Luminar in collaborazione con Volvo consentono al sistema di rilevare i movimenti umani, compresi quelli di singoli arti come braccia e gambe. Si tratta di un livello di dettaglio precedentemente impossibile da ottenere. Henrik Green, responsabile della ricerca e lo sviluppo di Volvo Cars ha sottolienato che”La tecnologia autonoma porterà la guida in sicurezza ad un nuovo livello che va oltre i limiti umani. Questa promessa di migliorare la sicurezza è il motivo per cui Volvo Cars vuole essere un leader nella guida autonoma. In definitiva, la tecnologia creerà anche nuovi vantaggi per i nostri clienti e la società nel suo insieme “.
SVILUPPI IN ARRIVO Proprio all'inizio di quest'anno Volvo Cars ha acquisito una partecipazione in Luminar tramite il fondo dedicato Volvo Cars Tech Fund. Si tratta di un fondo di investimento destinato a start-up tecnologiche ad alto potenziale. Questo investimento, che è peraltro il primo effettuato dal Tech Fund, ha approfondito la collaborazione già esistente tra Volvo e Luminar. Volvo ha recentemente presentato il prototipo a guida autonoma 360c, una visione che ripensa l'auto diventando un ambiente per dormire, un ufficio mobile, un soggiorno o uno spazio di intrattenimento. Ecco allora che per ripensare l'auto sarà necessario affinare prima la tecnologia autonoma e capire meglio come evitare incidenti che possano coinvolgere anche soggetti “vulnerabili” come pedoni e ciclisti.