Volkswagen: una “campagna” che richiede attenzione

Volkswagen: una “campagna” che richiede attenzione I veicoli commerciali Caddy a metano e a gpl sono offerti allo stesso prezzo delle versioni diesel. Ma con i venditori bisogna comunque trattare

I veicoli commerciali Caddy a metano e a gpl sono offerti allo stesso prezzo delle versioni diesel. Ma con i venditori bisogna comunque trattare

9 Novembre 2011 - 06:11

Volkswagen ha in corso una campagnia promozionale (valida per contratti firmati entro il 30 novembre 2011) che riguarda la sua gamma di veicoli commerciali Caddy. I contenuti della promozione prevedono che le versioni EcoFuel e BiFuel (cioè, rispettivamente, quelle con alimentazione mista benzina/metano e benzina/gpl) si possono acquistare allo stesso prezzo della corrispondente versione a gasolio 1.6 da 75/kW che, a parità di allestimento , ha prezzi di listino notevolmente più economici rispetto alle altre due.

GLI SPECCHIETTI PER LE ALLODOLE – Abbiamo più volte accertato che tali campagne spesso sono semplici specchietti per le allodole, nel senso che per attirare i clienti dal concessionario le case reclamizzano un prezzo molto scontato per le versioni oggetto della promozione paragonandolo pero al prezzo di listino pieno della versione di riferimento, quindi al valore ancora da scontare. In altre parole, l'interessato scopre direttamente dal venditore che sulle versioni escluse dalla promozione e utilizzate come termine di paragone si può ottenere un robusto sconto che, a conti fatti, fa sì che le differenze tra i prezzi reali (cioè, quelli che davvero contano) delle varie versioni di fatto permangono, svuotando di significato un'offerta apparentemente imperdibile. Poco tempo fa, per esempio, s'era verificato esattamente questo per l'Alfa Romeo Giulietta con il cambio robotizzato TCT che veniva teoricamente offerta al prezzo di quella manuale, mentre la realtà era ben diversa.

CONCESSIONARIO ALLA PROVA – Per accertare se anche in casa Volkswagen le cose stanno così, siamo andati a verificare presso un concessionario milanese al quale abbiamo chiesto informazioni circa l'acquisto di un Caddy in versione autocarro a passo corto, senza accessori particolari, mostrandoci interessati a tutte e tre le versioni, le due a gas e quella a gasolio. Dopo qualche attimo di disorientamento in cui è sembrato poco informato sulla promozione, il venditore ha compilato i tre conteggi, comprensivi di Ipt e dell'estensione biennale della garanzia contrattuale (un pacchetto non richiesto e non obbligatorio). Per comodità, abbiamo escluso tali voci accessorie dai preventivi. Eccoli, con i vari prezzi in euro:

                                                          Prezzo di listino           Prezzo scontato

Caddy 2.0 EcoFuel 4p Van:               21.247                            19.800

Caddy 1.6 BiFuel 4p Van:                  20.209                            19.200

Caddy 1.6 TDI 75 kW 4p Van:           19.216                            18.500

In pratica, il venditore ha applicato uno sconto di circa 2.000 euro (per la precisione, 2.009) al prezzo del Caddy EcoFuel a metano, di circa 1.500 euro (in realtà 1.447) a quello del BiFuel a gpl e di 716 euro a quello della versione diesel.

C'È ANCHE LO SCONTO “DI RISERVA” – Come chiunque può vedere, il risultato è che, al contrario di ciò che afferma la pubblicità, il prezzo finale delle due vetture a gas non è affatto uguale a quello della versione a gasolio. Quando abbiamo fatto presente la cosa al venditore, facendogli capire che in questo modo la campagna promozionale sembrava disattesa, questi ha sorriso sornione e ha fatto intendere che qualora il contratto fosse stato davvero finalizzato, avrebbe provveduto lui a portare il prezzo delle due versioni a gas a 18.500 euro, aggiungendo quindi allo “sconto campagna” anche il beneficio offerto sulla versione diesel, pari a circa 700 euro. Insomma, il vendtore si era tenuto una “riserva” da spendere a favore dei clienti veramente interessati all'acquisto. O forse, di quelli meglio informati e abbastanza accorti da indagare sul vero contenuto della campagna promozionale.

CARTE COPERTE – Ovviamente, la domanda di fondo è questa: se avessimo scelto una versione a gas accettando il preventivo così com'era senza andare più a fondo, il venditore avrebbe offerto spontaneamente lo sconto supplementare di 700 euro oppure si sarebbe limitato ad applicare la promozione, tenendosi in tasca la “riserva”? Chissà. Quel che è certo è che su un veicolo che costa di listino oltre 19.200, uno sconto di soli 700 euro (circa il 3,6%) rappresenta un'offerta non molto allettante. Non è escluso, quindi, che il venditore disponesse di un'ulteriore “riserva” da spendere. Un'altra certezza è che di fronte a promozioni che riguardano certe versioni e certe altre no e che si aggiungono agli sconti abituali, il cliente rischia di cadere in confusione e di non capire più se le promozioni sono vere, sono finte o sono una via di mezzo. Soprattutto se il venditore tende a tener coperte le sue carte.

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