Volkswagen Budd-e: il concept elettrico da 600 km

Al Ces di Las Vegas VW scopre i suoi piani puntando su un inedito monovolume totalmente elettrico atteso nel 2019

 
Volkswagen Budd-e: il concept elettrico da 600 km Al Ces di Las Vegas VW scopre i suoi piani puntando su un inedito monovolume totalmente elettrico atteso nel 2019

Al Ces di Las Vegas VW scopre i suoi piani puntando su un inedito monovolume totalmente elettrico atteso nel 2019

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7 Gennaio 2016 - 09:01

Questo concept non rappresenta solo un semplice modello elettrico della Casa tedesca, non è soltanto il microbus-concept del futuro di Wolfsburg, è molto di più; è parte fondamentale del programma di elettrificazione che il Gruppo Volkswagen ha promesso di sviluppare entro il 2020. Così tutti hanno potuto ammirare al Ces di Las Vegas la piattaforma Modular Electric Toolkit (MEB), sulla quale Volkswagen baserà tutta la produzione delle future automobili elettriche. L'obiettivo dei tedeschi è produrre veicoli “alla spina” capaci di offrire prestazioni bilanciate, con motori non troppo ingombrati e con batterie ad alta efficienza, dal minor ingombro possibile e collocate al centro. Ecco tutti i particolari del Budd-e.

VISTA DA FUORI – Seppur tutto ciò che di più importante è sotto la veste del Budd-e, esternamente mostra una certa somiglianza con la Touran e la Sharan, acquisendo le sembianze della monovolume piuttosto che di un “furgoncino”. Le sue dimensioni mettono in mostra una lunghezza di 4,6 metri, una larghezza di 1,94 metri e un'altezza di 1,83 metri, che insieme propongono proporzioni bilanciate e una linea pulita, senza maniglie o specchietti (sostituiti dagli e-Mirror, schermi digitali che riproducono le immagini di due telecamere esterne). Più di qualche addetto ai lavori ha fatto notare anche una certa familiarità con aspetti retrò correttamente mixati “per il futuro”; infatti anche i designer di Volkswagen hanno ammesso di aver ripreso tratti caratteristici non solo del famoso Bulli, ma anche del Maggiolino, integrandoli tra soluzioni a led nei gruppi ottici anteriori e posteriori. Esternamente si lasciano notare la vernice dal doppio colore, con il tetto in rame (colore denominato “Phoenix Copper”) e il resto della carrozzeria in bianco (“Nevada White”) e i cerchi in lega d'alluminio da 21″.

DENTRO SI E' NEL FUTURO – Gli spazi interni mostrano già qualcosa di “stravagante” quando ci si accorge del divanetto a “L” invece dei classici sedili posteriori. Tutto il resto è “futuro”, anche perché Budd-e anticipa le soluzioni dei prossimi dieci anni con un'interfaccia uomo-macchina di nuova generazione. Il van è in grado di comunicare con le smart home e altri ambienti (ad esempio l'ufficio o la casa), in piena sintonia con l'Internet of Things di cui tanto abbiamo parlato, infine, tramite appositi adesivi-trasmettitori wireless, Budd-eè in grado di riconoscere tutti gli oggetti che ci sono a bordo e ricordarli ai passeggeri quando entrano e quando escono dall'abitacolo, in caso di dimenticanza. Plancia e cruscotto non sono piene di tasti e bottoni, anzi: tutto sta dentro grandi schermi digitali, riconosciuti in un singolo hub che sostituisce il quadro strumenti e la console centrale del sistema infotainment. Il guidatore potrà usufruire dell'evoluzione dell'Active Info Display, uno schermo da 12,3″ (completamente personalizzabile in tre diverse sezioni e contenente le informazioni più importanti per la guida), mentre lo schermo centrale da 13,3″ offre informazioni per tutti i passeggeri a bordo. Tutti i sistemi di Budd-e sono azionabili tramite comandi gestuali, vocali (con il riconoscimento del linguaggio naturale) e schermi touch, mentre di grande interesse è lo sterzo multifunzione, privo di comandi, ma dotato di una tecnologia di feedback tattile che riproduce la “percezione” dei pulsanti su una superficie liscia.

E' IL FUTURO DI VW? – Probabilmente sarà una “bella parte” del futuro del Costruttore tedesco (che ha rinunciato al suo celebre slogan, ma non alla possibilità di restare tra “i grandi”. Leggi qui la decisione sulla nuova strategia di comunicazione): Budd-e è la base su cui Volkswagen attuerà il suo piano di elettrificazione della gamma entro il 2020, strategia anticipata in pieno scandalo “dieselgate” (intanto la campagna di richiamo in Italia è partita, leggi qui le modalità). Sotto la veste questo concept definisce caratteristiche tecniche interessanti: la batteria da 101 kWh, in grado di spingere il veicolo fino alla velocità massima di quasi 150 km/h, offre un'autonomia di 533 km secondo il ciclo Nedc, mentre, secondo quanto detto da Volkswagen stessa, il powertrain del microbus sarà dotato di due motori, uno per asse, capaci di erogare complessivamente 235 kW. Altro aspetto interessante riguarda la ricarica, che ha “tagliato” di molto i tempi a cui siamo abituati: il Gruppo tedesco ha comunicato che per ripristinare l'80% dell'accumulatore bastano 30 minuti. Insomma, a Las Vegas si è capito che i piani di Matthias Mueller (e del suo “braccio destro”, Thomas Sedran. Leggi qui chi è e cosa ha fatto nella sua carriera) sono già partiti, digitalizzazione ed elettrificazione saranno il futuro di Wolfsburg. “Budd-e – hanno detto i vertici Volkswagen al Ces – è la dimostrazione di come potrebbe essere la mobilità elettrica del futuro” e non solo. Pare che lo scandalo dieselgate abbia accelerato così tanto i piani futuri della Casa tedesca al punto tale di voler dare una svolta non solo alla gamma, ma all'intero settore produttivo automobilistico; “una rivoluzione nella tecnologia automotive, in grado di lasciare nel passato i motori a combustione interna”.

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