Viadotto Scorciavacche: aperto in anticipo per incassare i bonus?

Viadotto Scorciavacche: aperto in anticipo per incassare i bonus? Dalle indagini degli inquirenti risulta che l'apertura anticipata sarebbe avvenuta per volere dell'Anas. Lo avevamo predetto

Dalle indagini degli inquirenti risulta che l'apertura anticipata sarebbe avvenuta per volere dell'Anas. Lo avevamo predetto

24 Luglio 2015 - 07:07

Prima i fatti. Il viadotto Scorciavacche 2, sulla Palermo-Agrigento, inaugurato lo scorso 23 dicembre e costato 13 milioni di euro, è crollato a Capodanno 2015. Pochi giorni dopo l'apertura. “Solo per una fortunata coincidenza non si è fatto male nessuno, ma questo non cambia di una virgola le colpe dei colpevoli. Ho chiesto ad Anas il nome del responsabile: è finito il tempo degli errori che non hanno mai un padre. Pagheranno tutto”. Lo scriveva su Facebook il premier Matteo Renzi, proprio in merito al crollo della variante Scorciavacche, un nuovo tratto di un chilometro della strada statale 121 nell'ambito dei lavori di ammodernamento dell'itinerario Palermo-Lercara Friddi. E adesso le ipotesi, avanzate dal fattoquotidiano.it: furono i capi dell'Anas a volere a tutti i costi l'apertura del viadotto Scorciavacche sulla statale 121 Palermo-Lercara Friddi con quattro mesi di anticipo sui tempi di lavorazione previsti. E quell'apertura frettolosa la pretesero per incassare l'Mbo, il bonus economico per i risultati raggiunti.

INDAGINE IN CORSO – Un'ipotesi che emergerebbe in modo netto da una minuziosa indagine condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Palermo coordinata dal colonnello Italo Savarese e dal capitano Elisabetta Zanon. Un documento di 20 pagine consegnato alla Procura di Termini Imerese che sta indagando sull'accaduto e che il quotidiano è riuscito a consultare. Il viadotto fu inaugurato in pompa magna dall'allora presidente dell'azienda delle strade, Pietro Ciucci, alla vigilia di Natale 2014 e sprofondò rovinosamente dopo nemmeno una settimana. Da allora lo stesso Ciucci e i dirigenti che gli facevano corona hanno sempre rigettato con sdegno il dubbio avanzato da molti, e cioè che l'apertura frettolosa non fosse affatto dettata da motivazioni nobili come quella di permettere agli automobilisti di percorrere quel pezzetto di strada su un tracciato nuovo e più sicuro. E che neanche le esigenze di immagine del vertice Anas c'entrassero molto, cioè la necessità da parte di Ciucci di farsi bello con il nuovo governo di Matteo Renzi con l'apertura di un lavoro stradale importante. I motivi veri di tanta fretta erano altri e assai meno confessabili: inaugurando prima della fine dell'anno lo Scorciavacche, i capi dell'Anas avrebbero guadagnato un bel po' di soldini. Quei bonus che ad alcuni dirigenti dell'azienda delle strade vengono riconosciuti con la formula dell'Mbo, Management by Objectives, metodo di valutazione che si basa sui risultati raggiunti a fronte di obiettivi prefissati. Evidentemente, SicurAUTO.it aveva fiutato giusto quando scrisse, l'8 gennaio: “Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: il costruttore ha ultimato l'opera tre mesi prima, intascando il relativo premio (che di solito è previsto negli appalti per le consegne anticipate)?”.

I SOLDI CHE BALLANO – Bonus: di quanti soldi parliamo? In linea di massima, sono diverse decine di migliaia di euro l'anno ciascuno. In tal senso, era strategico aprire lo Scorciavacche in anticipo. I finanzieri di Palermo sono arrivati a conclusioni esplicite dopo aver sequestrato una mole notevole di documenti e mail scambiate dai vari dirigenti Anas tra loro e con le ditte costruttrici riunite nel consorzio Bolognetta (Tecnis e cooperative Cmc e Ccc). Le conclusioni sono queste: “L'apertura anticipata del tratto stradale oggetto del cedimento, sebbene richiesta ufficialmente dalContraente generale (le ditte costruttrici ndr), proveniva, di fatto, da Anas Spa”. Inoltre “la tratta in argomento rientrava tra i lavori che concorrevano al conseguimento degli obiettivi aziendali e l'apertura anticipata avrebbe, verosimilmente, consentito di rispettare le previsioni di produzione fissate per l'annualità 2014 e, conseguentemente, raggiungere gli Mbo”.

FUORI I NOMI – Secondo i finanzieri, quattro erano i dirigenti Anas più interessati di altri ad anticipare l'apertura: Stefano Liani, Michele Vigna, Claudio Bucci e Salvatore Tonti. Quest'ultimo è ancora il capo dell'Anas in Sicilia, Bucci era il responsabile dei lavori e fu spedito all'Aquila con un trasferimento che aveva il sapore dellapromozione, Vigna è il vice direttore delle nuove costruzioni nelCentrosud e Liani è il capo di due direzioni: nuove costruzioni e progettazione. Tra i documenti sequestrati dalla Finanza c'è anche una mail di uno dei componenti della commissione interna Anas sullo Scorciavacche, il professor Albino Lembo Fazio dell'Università Roma 3, indirizzata a Stefano Liani in cui si ammette: “I 4 mesi previsti dal programma dei lavori tra il termine del rilevato e l'inizio della costruzione della sovrastruttura stradale avrebbero probabilmente consentito di evitare quanto si è verificato”. Chissà se e come si evolverà la cosa, chissà se queste ipotesi si riveleranno fondate. E in caso positivo, chissà se una fretta del genere, per intasacare quattrini, riguarda anche altre opere…

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