Unrae: nel 2011 si venderanno meno auto del previsto

Unrae: nel 2011 si venderanno meno auto del previsto L'organo dei costruttori esteri

L'organo dei costruttori esteri, quest'anno si venderanno 1,81 milioni di vetture nuove contro 1,96 milioni finora previste. In ripresa gli acquisti d

7 Maggio 2011 - 05:05

In occasione del lancio del suo nuovo osservatorio “Previsioni & Mercato”, l'Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri) ha emesso un comunicato in cui rivede al ribasso le previsioni delle vendite di auto nuove in Italia nel 2011: non più 1.960.000 vetture come ipotizzato alla fine dell'anno scorso, ma solo 1.810.000, cioè il 7,7% in meno.

RIPRESA DA LUGLIO – Più in dettaglio, il secondo trimestre 2011 chiuderà con 480 mila auto e il terzo con 386 mila. Nel primo caso si tratterà di un ulteriore perdita del 3,6% rispetto all'identico trimestre del 2010, mentre nel secondo caso si avrà finalmente un incremento del 2,1% sul periodo luglio-settembre dell'anno scorso. La correzione del dato annuo era ormai diventata necessaria dopo la serie di capitomboli, con cali a due cifre, registrata nei primi tre mesi del 2011 e anche in aprile, quando invece si ipotizzava una risalita rispetto al 2010 dovuta al fatto che le immatricolazioni dell'anno scorso erano state influenzate (all'insù) dalla “coda” degli incentivi. In aprile, invece, lo sperato incremento non c'è stato, anzi, s'è verificato un nuovo calo del 2,24%, come SicurAUTO.it aveva comunicato qui. L'ulteriore diminuzione indicava una situazione in divenire ancora molto deficitaria che avrebbe reso difficile centrare il risultato di fine anno a 1.960.000 unità, quindi la correzione di Unrae si può ritenere giustificata e anche doverosa.

GRAZIE FLOTTE – Riguardo al previsto incremento del prossimo terzo trimestre, l'Unrae si spinge ora fino a scomporre il dato previsionale attribuendo la futura crescita alle flotte aziendali, mentre sostiene che dai privati «non arriveranno segnali incoraggianti». In altre parole, se il mercato migliorerà sarà solo grazie all'immissione di nuove vetture nelle aziende, che devono sostituire quelle i cui contratti di noleggio, nel picco più elevato della crisi economica registrato nel 2008-2009, erano stati allungati rimandando a tempi migliori il rinnovamento delle flotte.

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