Tornare indietro prima di un incidente? Il video shock

A quanti è capitato di assistere a un incidente stradale violento o viverlo in prima persona, avendo poi la fortuna di ripensare alle cause che l'hanno provocato e a come si sarebbe potuto evitare? E' quello che accade a due automobilisti che s'incontrano per caso sull'incrocio sbagliato e al momento sbagliato. I due, virtualmente, riescono a scambiarsi qualche parola prima di accorgersi che alla velocità con cui viaggia l'auto anche fermare il tempo non aiuterebbe ad evitare l'epilogo drammatico. 

RALLENTA, ANCHE SE HAI LA PRECEDENZA – Questa è solo una ricostruzione di ciò che accade realmente ogni giorno sulle strade di tutto il mondo realizzata dall'azienda di trasporti neozelandese NZTransportAgency. Un video molto toccante che per la sua brutalità riesce probabilmente ad essere più diretto di un crash test a 190 km/h sulle conseguenze di un incidente a velocità ben oltre il limite, non solo stradale ma anche fisico del guidatore e dell'auto. “E' solo un errore” così l'incauto genitore cerca di convincere il guidatore dell'auto in corsa. Un errore di valutazione che si può commettere anche salendo a bordo di auto a 5 stelle stracolme di airbag. Basterebbe che ci fermassimo a pensare alle conseguenze di una velocità fuorilegge prima di premere troppo sull'acceleratore anche quando si ha la precedenza; questo è il messaggio del video choc Mistakes di NZTransportAgency. Un errore degli altri, può costare caro.

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IL VIDEO – “Un papà al volante di un SUV porta il bambino a scuola, si ferma allo stop e vede che l'auto alla sua destra è sufficientemente lontana per non restare lì impalato. Un attimo dopo quella familiare scorta in lontananza sopraggiunge decisa. Il presagio si legge negli occhi di entrambi i conducenti e a pochi metri di distanza tra le due auto il tempo si ferma come per magia: gli attimi diventano interminabili secondi, in cui i malcapitati si aggrappano alla vita con tutte le forze per salvare quella di chi incolpevole è seduto dietro. Non c'è tempo per discutere con l'uomo in cravatta sulle responsabilità e al papà non resta che la disperata richiesta di frenare. L'uomo in abito guarda il tachimetro, sa che è tardi per tornare indietro e impotente si rassegna all'inevitabile.”