Torino, l'auto a guida autonoma passa col rosso, capiamo perché [VIDEO]

Durante una dimostrazione con il sindaco a bordo, l'auto a guida autonoma commette un'infrazione ma viene illusa dalla "lepre? davanti

 
Torino, l'auto a guida autonoma passa col rosso, capiamo perché [VIDEO] Durante una dimostrazione con il sindaco a bordo

Durante una dimostrazione con il sindaco a bordo, l'auto a guida autonoma commette un'infrazione ma viene illusa dalla "lepre? davanti

29 Novembre 2018 - 09:11

Ha fatto chiacchierare il video girato e postato dal sindaco di Torino Chiara Appendino che in occasione del meeting sul futuro della mobilità ha assistito al primo test su strada pubblica di un'auto a guida autonoma di livello 3. Ovviamente su un tema così caldo come quello delle auto che si guidano da sole, l'attenzione delle istituzioni e dei media deve essere centrale per una più ampia e corretta informazione. Per molti il prototipo che brucia un semaforo rosso in diretta non è passato inosservato, ma c'è un'altra cosa che forse non tutti hanno considerato nel video e che può aiutare a spiegare l'infrazione “veniale” per il prototipo a guida autonoma in fase di test.

TORINO CAPITALE DELLA MOBILITA' Finalmente arriva un segnale di apertura all'innovazione in Italia sui test pubblici delle auto a guida autonoma che in giro per il mondo sono partiti da tempo e Torino è stata eletta capitale della future mobility  – non a caso la maggiore crescita di auto elettriche in Italia c'è stata proprio qui. In occasione Vehicle and Transportation Technology Innovation Meeting, il sindaco Appendino e il presidente della regione Sergio Chiamparino salgono a bordo di un prototipo Ford Mondeo per raccontare dal vivo l'esperienza su un'auto sperimentale a guida autonoma di livello 3 – approfondisci qui i livelli da 0 a 5. Il video qui sotto è girato dal sindaco che in diretta raccoglie le domande su face book e in un disinvolto inglese le gira al collaudatore al volante.

IL ROSSO DEL SEMAFORO “BRUCIATO” Tra una battuta e l'altra proprio mentre l'auto è in modalità di guida autonoma si trova davanti un semaforo giallo, la classica situazione che per molti italiani è una zona franca, benché la norma sia molto chiara a riguardo (bisogna fermarsi!). Da lì all'accensione del rosso e all'infrazione virtuale è questione di attimi. I passeggeri a bordo presi dalla situazione  probabilmente neppure si accorgono che l'auto arriva lunga e non frena. Ma perché non ha frenato? E se la responsabilità è sempre del guidatore a che serve l'auto a guida autonooma che ti farebbe prendere le multe? Sono le domande che vanno per la maggiore. Ecco perché bisogna fare due considerazioni importanti prima di lasciarsi travolgere dall'ondata di scetticismo. La prima è che chiaramente un veicolo sperimentale potrebbe avere delle lacune da colmare imparando situazioni nuove direttamente sul campo. E' per questo motivo che i legislatori hanno imposto la presenza di un guidatore umano che prenda il controllo quando la tecnologia in fase di test fallisce. Il collaudatore nel video che potete vedere qui, avrebbe potuto frenare l'auto prendendo i comandi, ma c'è un altro motivo che si può dedurre prestando attenzione a quello che succede nel video.

PERCHE' IL COLLAUDATORE NON HA FRENATO Nel video si nota un mpv Fiat che precede il prototipo a guida autonoma per tutta la durata della dimostrazione, una “lepre” che l'auto a guida autonoma avrebbe dovuto seguire; una sorta di safety car in un momento di particolare congestione del traffico per evitare situazioni di stallo classiche agli incroci in Italia. Possiamo presumere quindi che, se il collaudatore avesse frenato col rosso, l'auto sperimentale avrebbe perso la sua guida di riferimento. La soluzione possibile? Creare un'infrastruttura V2X che permette alle auto di comunicare. In questo modo il semaforo avrebbe comunicato all'auto sperimentale che il semaforo giallo stava per diventare rosso e il prototipo avrebbe continuato a vedere la posizione della “lepre” anche a distanza. Una situazione senz'altro futuribile poichè la strada della guida autonoma sembra ufficialmente tracciata anche in Italia.

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