
Il TCS ha provato 12 portabici e ci aiuta nella scelta. Ecco i migliori per comodità, sicurezza e praticità
Automobili e biciclette: cosa c'è di più divertente e appagante di una gita fuori porta con bici al seguito? Arrivare velocemente in campagna o in quel borgo tutto viuzze tortuose, scaricare le fedeli 2 ruote e iniziare l'esplorazione di un posto nuovo può essere molto divertente e anche il caschetto da ciclista non disturba vista l'eccitazione della gita. A proposito di sicurezza: vi siete mai soffermati a pensare a quella dei portabici? Il TCS, da sempre molto attivo nei test a confronto, ha esaminato 12 portabicicletta per scoprire quello più conveniente e facile da montare e usare ma anche sicuro durante le manovre più brusche, come una frenata o l'evitamento di un ostacolo (guarda i risultati dei crash test con i portabici fissati all'auto).
SICURO MA RISPETTOSO Il portabici ideale oltre alla sicurezza e alla praticità deve evidenziare anche il dovuto “rispetto” verso le biciclette che trasporta e verso il veicolo che lo ospita. Le valutazioni del TCS hanno infatti messo alla prova anche la capacità di non graffiare e danneggiare l'auto e le bici durante l'utilizzo. Vediamo ora i modelli esaminati, elencato in base ai risultati ottenuti nei vari test. Hanno ottenuto l'ambita valutazione “molto consigliato” 4 modelli, accomunati dal fissaggio al gancio di traino: Thule Easy Fold (519 €) e Velo Space (554 €), Fischer Pro Line (462 €) e Unitec Alu Atlas (279 €). “Consigliato” è invece l'altro portabici da fissare sul gancio di traino, il Pro User Saffier IV (512 €), ed i modelli da fissare sul portellone Eckla Grizzly (232 €), Thule Clip on High (242 €), Mont Blanc Super Rider+ (242 €) e Unitec Niko C5W (204 €). I “consigliati con riserva” sono invece Eckla Porty (148 €), Hollywood Racks F1B (97 €) e Menabo Main (102 €). Qui sotto potrete vedere un video che spiega le modalità dei test e evidenzia i comportamenti di alcuni portabici nelle prove su strada.
GITA DI COPPIA Nella tabella allegata possiamo vedere i risultati di tutti i test ma ora ci soffermiamo su quelli relativi ai modelli capaci di portare 2 biciclette. Il TCS, insieme a K-Tipp, ha esaminare la facilità d'uso (dalle istruzioni fino all'installazione sull'auto e al fissaggio delle biciclette) e le caratteristiche principali, come l'uso pratico, la possibilità di impiego sbagliato e la qualità dei materiali (il TCS ha anche valutato i migliori portasci). Le prove di sicurezza su strada hanno invece comportato manovre per evitare un ostacolo, frenate brusche e il comportamento su strada dissestate.
L'Easy Fold 931 è stato il migliore in tutte le prove, eccellendo nell'uso e nel carico utile; è però piuttosto caro anche se superato in questo aspetto dal suo compagno di scuderia Velo Space 917, secondo per pochi punti. A pari merito troviamo poi il Pro Line e l'Alu Atlas Evolution; quest'ultimo è molto leggero e si è ben comportato nella prova su strada. Piuttosto al di sotto del 60 % sono poi il Grizzly e Clip On High, che si comportano onorevolmente su strada ma peccano un po' nelle caratteristiche. In coda ai portabici da coppia troviamo il Niko C5W, penalizzato dalle caratteristiche generali.
IN GIRO CON LA FAMIGLIA Vediamo ora i modelli da 3 e 4 bici, con quest'ultima categoria rappresentata soltanto dal Saffier IV, un modello che si è comportato benino in media senza eccellere sotto nessun aspetto. Migliore il Super Rider + per 3 bici, che ha sfiorato il 60% nella prova su strada. Gli ultimi 3 modelli provati (Porty, Racks F1b e Main) sono leggerissimi, pesando meno di 7 kg, e sono consigliati con riserva.
Il Main, in particolare, ha totalizzato soltanto 28% nella prova su strada mentre il Porty è quasi a livello dei migliori nel montaggio. In chiusura riportiamo alcuni dei consigli che TCS dà riguardo i portabici. Leggere bene le istruzioni d'uso è importante, anche per conoscere la velocità massima consigliata e il carico utile; se il portabici si fissa al gancio di traino (i primi 4 in classifica sono di questo tipo) esso dev'essere pulito e senza grasso (la Opel Mokka può avere un portabici posteriore integrato). Prima di partire togliere dalle bici gli oggetti non fissati saldamente, comprese le batterie delle bici elettriche, e fermarsi a controllare i vari agganci dopo una cinquantina di km. Prima dell'acquisto è invece d'obbligo la verifica che il modello scelto sia compatibile con la propria auto e con i telai delle biciclette, che non ostruisca alla vista i fanali posteriori e la targa e che possa reggere il peso delle bici elettriche, nel caso se ne possegga qualcuna.