Tesla nel caos: assume manager Audi per salvare la Model 3
Musk alza la posta a 500 mila auto nel 2018 ma sarà un veterano dell'Audi a dover mantenere le promesse sulla produzione della Tesla Model 3

Musk alza la posta a 500 mila auto nel 2018 ma sarà un veterano dell'Audi a dover mantenere le promesse sulla produzione della Tesla Model 3
Le acque nelle quali naviga Tesla non sembrano calmarsi, così Elon Musk ha assunto un manager ex Audi per metterlo a capo della produzione. La mossa segue le dimissioni di parte della direzione del brand di auto elettriche, ma lo scopo ultimo è organizzare la produzione della Model 3. Intanto il polverone alzato dal gran numero di preordini si ridimensiona.
MANAGER ORGANIZZATIVO Dopo il forfait dato da alcuni dirigenti storici Tesla, che hanno seguito le fasi di lancio ed avvio produzione sia di Model S che di Model X (leggi qui perché i dirigenti abbandonano Tesla), Elon Musk è corso ai ripari cercando di assumere figure dal background professionale consolidato. A tal proposito ha abbracciato la causa del brand di Palo Alto Peter Hochholdinger – ex Audi, all'interno della quale ha ricoperto ruoli lungo tutta l'organizzazione della catena di produzione – che ha accettato l'incarico di vice presidente della produzione veicoli.
MODEL 3 NEL MIRINO L'assunzione di Hochholdinger è mirata in primis ad organizzare al meglio la produzione delle Tesla Model S e Model X, per cercare di aumentarne il numero di unità prodotte, ma soprattutto per cominciare a pensare ad una efficace ed efficiente linea di produzione per la Model 3. Dopo aver annunciato l'impossibilità di cominciare a produrre la Model 3 entro il 2017 (leggi qui le dichiarazioni di Elon Musk sui ritardi di avvio produzione), il fenomeno legato al boom di preordini ottenuti dalla “elettrica per le masse” ha cominciato a far calare il polverone alzato dall'entusiasmo ed a porre l'accento sulle reali problematiche legate a questo modello.
LE MIRE DI ELON MUSK L'idea di Model 3 che Elon Musk ha iniziato a diffondere dal momento della presentazione ad oggi è di un'auto dal prezzo abbordabile e “pronta a breve”. Il boom di prenotazioni ha messo in evidenza, però, non solo l'impossibilità del produttore di riuscire realmente ad avviare la produzione nel 2017 – come annunciato a gran voce – ma anche la crisi dei fornitori di litio per la gigafabbrica Tesla (leggi i ritmi che la gigafabbrica non riuscirebbe a mantenere nella produzione di batterie) e, di conseguenza, l'attuale completa impossibilità, per ora, di riuscire a raggiungere i piani di produzione di 500.000 vetture annue.