Tesla ha fame di esperti: ruba Lattern alla Apple per la guida autonoma

Tesla ha fame di esperti: ruba Lattern alla Apple per la guida autonoma Hi-tech su 4 ruote: il super esperto Chris Lattner

Hi-tech su 4 ruote: il super esperto Chris Lattner, dal 2005 alla Apple, approda in Tesla. Prima gestiva i Developer Tool, ora curerà l'Autopilot

11 Gennaio 2017 - 05:01

Nelle auto di oggi si ha l'impressione che la meccanica sia passata in secondo piano, dato che è sotto il ferreo controllo di CPU e sensori. Del resto le Case fanno la fila per partecipare al CES (leggi del concept Portal di FCA, superconnesso e uatonomo), una delle più grandi mostre dell'elettronica di consumo, e questo è un segno dei tempi. Se questa tendenza interessa Costruttori con storie centenarie, figuratevi se può non riguardare Tesla, il giovanissimo marchio che ha cambiato l'idea stessa di auto elettrica. Non solo le sue auto ma anche il suo staff sono infatti Hi-Tech: la lista di manager approdati in Tesla, che cercheremo di elencare in questo post, annovera diversi esperti provenienti da Aziende non automobilistiche. L'ultimo in ordine di tempo è Chris Lattner, dal 2005 alla Apple e che in Tesla si occuperà del controverso Autopilot.

DOMANDE INTERESSANTI Il profilo di Lattner è sicuramente di alto livello, come attendersi da una persona che ha militato a lungo in Apple. La sua storia non inizia a Cupertino ma nell'University of Illinois Urbana-Champaign, ateneo nel quale Lattner aveva creato un gruppo che sviluppava un LLVM (Low Level Virtual Machine), ancora attivo come progetto open source che sviluppa compilatori modulari per la creazione di Macchine Virtuali. Lattner aveva attirato l'attenzione di Apple ponendo interessanti domande, in una mailing list della Mela Morsicata, riguardo Object-C. Apple è stata attirata, contribuendo nel 2005 all'LLVM e assumendo poi Chris Lattner.

GURU DEGLI SVILUPPATORI, GENIO DELLA GUIDA AUTONOMA Il ruolo di Lattner in Apple è diventato molto importante, dato che era diventato Senior director della divisione strumenti di sviluppo e aveva creato Swift, un linguaggio di programmazione che ha reso più facile per gli sviluppatori scrivere applicazioni per iOS. A lui si deve anche l'idea di renderlo open source, per aiutare la crescita dell'ecosistema iOS. La sua assunzione è molto positiva per Tesla e porta finalmente a tempo pieno una figura di alto profilo a capo del software del controverso Autopilot (leggi che il Ministero dei trasporti tedesco considera Autopilot pericoloso). Questa posizione in precedenza era infatti occupata ad interim dal capo software di SpaceX, Jinnah Hosein. Lattner ieri ha scritto un messaggio per gli sviluppatori di Apple, comunicando che avrebbe “lasciato Apple alla fine del mese per seguire un'opportunità in un altro spazio” e il mistero è stato chiarito in giornata, quando Tesla ha pubblicato un post nel quale diceva che Lattner era stato assunto come vice presidente di Autopilot.

PORTE GIREVOLI Quest'assunzione testimonia della necessità di fare sul serio, sia per dissipare i dubbi su Autopilot, sia per sfruttare al meglio l'inedito hardware (leggi del nuovo Autopilot, più caro) sia per giocare da protagonisti nel promettente mercato della guida autonoma. La storia dei manager di Tesla è variegata: Charles Kuehmann, già esperto di materiali in Apple, è approdato in Tesla nel febbraio 2016, lavorando sia alle automobili sia ai razzi SpaceX. Da Cupertino vengono anche Andrew Graham, ex Motion Sensor Engineer di Apple, Doug Field, già Mac Engineering, e Rich Heley, ex Alloy Engineering. Il team che incontrerà Lattner conta, fra gli altri, sui Senior Machine Learning Engineer Alexander Mott, proveniente dal CERN, e Berta Rodriguez-Hervas, in precedenza al Silicon Valley R&D center di Mercedes. Nel campo della Computer Vision sono in Tesla Minwoo Park, precedentemente in Qualcomm, e diversi giovani laureati in possesso di un PhD. Kurt Thywissen, Senior Engineering Manager, UI & Autopilot Software, proviene invece da Skype, mentre il leggendario Jim Keller viene da AMD e la sua presenza, insieme a quella di altri esperti in microelettronica, potrebbe consentire a Tesla di progettare in proprio i chip per la guida autonoma. Movimenti in senso contrario, da Tesla verso Apple o altre aziende, ci sono comunque stati: Darren Liccardo, ex BMW, ha lasciato Tesla per il noto costruttore di droni DJI mentre Jamie Carlson (leggi del suo precedente passaggio a Google) ha raggiunto a Cupertino un altro ex di Tesla, Hal Ockerse. Verso i droni, ma della startup Skydio, sono volati anche l'Engineering manager Benjamin Thompson e il Mechanical engineer David Kalinowski. E se Musk assume un manager Audi per salvare la Model 3, perde nello stesso mese di maggio 2016 due dirigenti coinvolti nella crisi della produzione dovuta alla Model X dopo aver perduto ad aprile Chris Porrit, ex ingegnere capo in Aston Martin e passato ad Apple dopo aver seguito i telai delle Model S, X e 3.

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