Tata Motors cambia rotta: pianali premium, stuzzicando FCA
Il Costruttore indiano vuole produrre le sue automobili sfruttando le conoscenze di Jaguar-Land Rover. Inizia con due Suv da portare poi in Europa?

Il Costruttore indiano vuole produrre le sue automobili sfruttando le conoscenze di Jaguar-Land Rover. Inizia con due Suv da portare poi in Europa?
I tre marchi vanno a “braccetto” dal marzo del 2008, quando Tata acquistò dalla Ford Jaguar-Land Rover. Gli ultimi due hanno rialzato la testa, mentre il Marchio indiano si è concentrato su altri mercati, soprattutto quello interno. Ora, con la possibilità per Tata di sfruttare le piattaforme delle sue automobili più importanti, si preannuncia una produzione di maggiore qualità, che potrebbe consentirle un ritorno importante anche nei difficili mercati europei.
LA POSSIBILITA' – Certo, ci vorrà del tempo, ma oggi l'industria dell'automobile ha risorse notevoli per accorciare alcune dinamiche. È comunque notizia certa che Tata, dopo otto anni di acquisizione di Jaguar-Land Rover (che guarda sempre al futuro), ha deciso di progettare e produrre alcuni suoi nuovi modelli sulle piattaforme delle vetture dei marchi celebri da lei acquistati. Pare che, almeno per il momento, questa decisione possa interessare soltanto il mercato indiano e altri Paesi asiatici, con un occhio interessato a quello Sudafricano. Le fonti della notizia sono tutte locali, tra queste spicca LiveMint, e comunque la Casa indiana non ha smentito, neanche quando si è divulgata la più chiara informazione di due suv basati sulla piattaforma dell'attuale Land Rover Freelander, con l'idea di produrne circa 80.000 unità all'anno.
I DUE SUV – Non ci rimane che soffermarci sulle informazioni di prodotto riportate dalle fonti indiane. Questi due suv hanno ancora nomenclatura codificata, precisamente si parla di Q501 e Q502; il primo risulta più compatto, il secondo sembra essere più lungo per dare maggior spazio alle tre file di sedili e ai 7 posti (foto sopra). Non ci è dato sapere lo stato attuale della produzione, ad ogni modo sembra che potrebbero essere presentati in occasione dell'edizione 2016 del New Delhi Auto Show, con una commercializzazione prevista per il 2017. Inutile nascondere che per Tata si tratta di un'opportunità di crescita importante, considerate le possibilità tecniche e la conoscenza acquisita in questi otto anni, partecipando alle attività di Jaguar-Land Rover (qui la sua tecnologia eDM). Ad ogni modo questa operazione prevede anche la collaborazione di un altro costruttore.
IPOTESI “VERA” – Questi due “esemplari” futuri di Tata potrebbero essere equipaggiati con un motore sviluppato e prodotto localmente da Tata con FCA. Secondo alcune indiscrezioni si dovrebbe trattare di un 4 cilindri turbodiesel di 2.0 litri della famiglia Multijet che, secondo quanto riportato da IndianAutosBlog, dovrebbe equipaggiare anche il modello Jeep previsto per la produzione in India nello stabilimento condiviso di Ranjangaon vicino a Pune. Fino a qui tutto sembrerebbe lecito, ma se mettiamo insieme i tasselli di una storia più grande, allora è possibile ipotizzare che tra Tata e Fca potrebbe esserci dell'altro. Ratan, il fondatore dell'impero indiano, in passato faceva parte del consiglio di amministrazione di Fiat e oggi il rapporto tra i due gruppi è molto buono, per cui, dal momento che Marchionne è ancora alla ricerca di un partner (dopo il no di GM), perché non dovrebbe pensare a Tata? Lo scenario sarebbe “pazzesco”: tanti marchi, tante proposte, tanta condivisione e tanta opportunità di andare a conquistare tutti i segmenti di mercato in ogni parte del mondo. Alzi la mano chi non la vede come una possibilità!