Stipendio d'oro per l'AD Renault-Nissan: i 9,6 milioni riaccendono la polemica
Tra Renault e Nissan Carlos Ghosn porta a casa qualcosa come 16,5 milioni, i giapponesi sono sconcertati e i francesi reputano la paga indecente

Tra Renault e Nissan Carlos Ghosn porta a casa qualcosa come 16,5 milioni, i giapponesi sono sconcertati e i francesi reputano la paga indecente
Faraonico, è difficile definire diversamente il compenso che Carlos Ghosn percepisce per il ruolo di Amministratore Delegato dell'alleanza Renault Nissan. Per l'ultimo esercizio in Nissan sono stati riconosciuti al manager 1.07 miliardi di yen, pari a 9.6 milioni di euro, ai quali vanno sommati i 7.5 milioni di euro pagatigli da Renault. Gli azionisti insorgono, ma qualcuno guadagna ancor di più.
I GIAPPONESI NON GRADISCONO Lo ha rendicontato Ghosn in persona, in occasione dell'assemblea generale tenutasi in aprile nella sede Nissan di Yokohama (Leggi Nissan acquista il 34% di Mitsubishi in seguito allo scandalo microcar), con un comunicato ufficiale nel quale dettaglia il proprio compenso per l'esercizio fiscale 2015, conclusosi lo scorso 31 marzo. Rispetto all'esercizio precedente, alla fine del quale aveva comunque sforato la soglia del miliardo di yen, la sua paga è aumentata del 3.5%. Gli azionisti Nissan hanno storno il naso sentendo snocciolare queste cifre, il Giappone non ha ancora metabolizzato gli eccessi del capitalismo occidentale e la media delle paghe dei top manager è ben lontana da quella dei parigrado europei e nordamericani. I colleghi del Corriere della Sera hanno proposto un paragone che rende davvero bene l'idea di questo divario; Akyo Toyoda, Presidente e CEO di Toyota Motors Corporation, primo produttore mondiale di automobili, percepisce uno stipendio annuo di appena 352 milioni di yen, pari a 2.7 milioni di euro.
ANCHE IL GOVERNO FRANCESE PROTESTA Per il suo incarico Carlos Ghosn ha ottenuto da Renault 7.5 milioni di euro per l'ultimo anno fiscale, cifra che è stata discussa e contestata in occasione dell'assemblea tenutasi a Parigi alla fine di aprile. Secondo Le Parisien gli azionisti hanno protestato, dichiarando indecente la remunerazione del manager. Al coro di sdegno si è unito anche il Ministro dell'Economia Emmanuel Macron (lo Stato francese detiene circa il 18% delle azioni Renault), il quale ha “minacciato” di proporre una legge per calmierare gli stipendi dei dirigenti delle aziende nelle quali lo Stato è azionista (Leggi Renault apre un laboratorio di ricerca in Israele). Ma al momento questa protesta è risultata vana, visto che gli azionisti non hanno voce in capitolo sulle retribuzioni, queste sono infatti decise da un comitato di sorveglianza.
GHOSN E' COMUNQUE NELLA MEDIA Per la società di consulenza Tower Watson, la quale ha analizzato i dati ufficiali, la retribuzione media dei “numeri 1” delle Case costruttrici ammonta, per il 2015, a circa 22 milioni di dollari, facendo registrare un incremento del 14% rispetto all'anno precedente (Leggi Volkswagen taglia i bonus agli amministratori). La paga di Ghosn è allineata a quella di Mark Fields, CEO di Ford, il quale ha percepito 18.6 milioni di dollari. Si tratta comunque di una cifra ben inferiore a quella incassata da Mary Barra di General Motors, alla quale sono stati conferiti 28,6 milioni di dollari, e a quanto pagato a Sergio Marchionne. Repubblica ha recentemente pubblicato la top ten degli stipendi dei top manager e nella quale svetta l'AD del Gruppo FCA; il buon Marchionne, tra stipendio e bonus legati ai risultati di bilancio, ha incassato ben 54.5 milioni di euro.