Spot Smart rimosso: denigrava il trasporto pubblico

Spot Smart rimosso: denigrava il trasporto pubblico Mercedes rimuove uno spot sulle Smart

Mercedes rimuove uno spot sulle Smart, ritenuto denigratorio e sleale rispetto al servizio di trasporto pubblico

7 Maggio 2013 - 05:05

Uno spot Smart (marchio Mercedes) è stato ritenuto denigratorio e sleale rispetto al servizio di trasporto pubblico: così, il Costruttore tedesco lo rimuoverà.

VINCONO I GENITORI ANTISMOG – Il rilievo (video denigratorio del trasporto pubblico), mosso dell'Associazione genitori antismog, è stato accolto dal Comitato di controllo dello Iap, l'Istituto dell'autodisciplina pubblicitaria, che ha ottenuto da Mercedes l'impegno a non riproporre la campagna pubblicitaria sulla Smart dal titolo “Smart. Questa volta la paghiamo insieme”. Ma cosa dice lo spot in questione (nel riquadro, c'è un fotogramma del video), trasmesso sia sui canali nazionali sia sul web? Secondoll'associazione, la vita quotidiana del pendolare viene descritta come una tragedia, caratterizzata da pessime condizioni di viaggio: tutto il contrario rispetto al comfort garantito dalla vettura pubblicizzata. I Genitori antismog si sono allora rivolti, il 13 marzo scorso, all'Autorità, evidenziando la violazione del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale agli articoli 14 per denigrazione, 15 per concorrenza sleale, 2 per la poca chiarezza dell'offerta (come già successo in passato per altri spot di numerose Case) e infine l'articolo 12 concernente la salute, la sicurezza e l'ambiente.

CLAIM NEL MIRINO – Anche il claim utilizzato per la campagna ''I benefici del trasporto pubblico. Meno il pubblico'' appare – agli occhi dei Genitori antismog – ingannevole per il consumatore e calunnioso nei confronti di tutte quelle persone che ogni giorno scelgono di dividere non solo le spese di trasporto, ma anche l'impatto ambientale derivante da un viaggio in un veicolo a motore. Il Comitato di controllo ha ha invitato l'inserzionista a considerare una decodifica del messaggio: ''L'impresa, sottolineando che non era nelle proprie intenzioni esprimere una valutazione negativa del servizio pubblico, anche in considerazione del fatto che la narrazione si svolge in chiave volutamente esagerata e ironica – prosegue la comunicazione – ha tuttavia manifestato attenzione a quanto segnalato e spirito di collaborazione, impegnandosi a non riproporre in futuro il telecomunicato in questione''.

LA REAZIONE – “Siamo lieti che un gruppo importante come Mercedes-Benz abbia accolto la nostra segnalazione, riconoscendo le nostre istanze – ha dichiarato Anna Gerometta, presidente dell'Associazione Genitori antismog -. Siamo consci del fatto che la campagna fosse frutto di un lavoro di inventiva, con esagerazioni ironiche che costituiscono strumenti propri della creatività, ma nello spot si ometteva in modo grossolano di indicare che l'utilizzo del mezzo di trasporto privato, rispetto a quello pubblico, è fonte di incremento esponenziale e moltiplicazione delle emissioni inquinanti dell'aria, un fattore importante di danno alla salute e quindi pericolo. Pericolo, purtroppo, non ancora sufficientemente percepibile dal grande pubblico. Il trasporto pubblico rimane la chiave del miglioramento dell'aria nei nostri grandi e piccoli centri urbani e non può essere gratuitamente screditato”. Tutto vero. Va però aggiunto che, spesso, anche i trasporti pubblici sono fonte di inquinamento, e sovente i mezzi non sono sicuri, perché vetusti: occorre che le amministrazioni pubbliche investano con oculatezza i soldi dei contribuenti.

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