Test guida semi-autonoma: 11 sistemi su 14 bocciati dall’IIHS

Test guida semi-autonoma: 11 sistemi su 14 bocciati dall’IIHS

Siete attratti dalle auto che fanno da sé? Il test di guida autonoma IIHS su 14 auto rivela che è ancora presto per fidarsi al 100%

13 Marzo 2024 - 10:31

L’evoluzione dei sistemi di assistenza alla guida ADAS sta agevolando l’integrazione della guida semi autonoma sulle auto, in cui l’attenzione del conducente è ancora centrale. Nel listino di ogni Brand c’è almeno un modello con funzionalità di guida autonoma L2+ e per qualcuno si arriva anche al livello 3 sulle strade dove è previsto il funzionamento. Tuttavia, un recente test condotto dall’Istituto per la sicurezza stradale IIHS negli USA (Insurance Institute for Highway Safety), dimostra che la tecnologia attuale ha ancora molte lacune nonostante gli sviluppi. Il test di guida semi-autonoma su 14 modelli, promuove solo Lexus. Ecco cosa è emerso e quali sono i Brand sottoposti alle prove.

GUIDA SEMI AUTONOMA: QUALI CARATTERISTICHE DEVE AVERE

Il presidente dell’IIHS, David Harkey, ha dichiarato che il nuovo programma di rating introdotto dall’IIHS mira a incoraggiare le Case automobilistiche a integrare misure di sicurezza più solide nei loro sistemi di guida semi-autonoma (in questo articolo abbiamo raccontato come avvengono i test di collaudo degli ADAS al Nardò Technical Center). Tuttavia, dei primi 14 sistemi testati, solo uno ha ottenuto una valutazione accettabile. Come anche per l’Euro NCAP, l’IIHS valuta i sistemi di guida semi autonoma in alcune aree più critiche da cui dipendono la sicurezza e l’efficacia del sistema:

  • Monitoraggio dell’attenzione del conducente;
  • Tempestività dei messaggi di alert che richiamano il conducente quando si distrae troppo;
  • Procedura di emergenza che si attiva quando il conducente non reagisce ai richiami;
  • Coinvolgimento continuo del conducente alla guida, per evitare che si affidi troppo al sistema;

GUIDA SEMI AUTONOMA: I BRAND NEL TEST DELL’IIHS

Tra i sistemi testati, solo il Teammate disponibile sulla Lexus LS ha ricevuto una valutazione “accettabile” dall’IIHS. Mentre le tecnologie di assistenza alla guida di GMC Sierra e Nissan Ariya sono valutate come “sufficiente”. La preoccupazione dell’IIHS deriva dal fatto che altre 11 auto sono molto carenti in alcune condizioni di funzionamento. Tra queste ci sono BMW, Ford, Genesis, Mercedes-Benz, Tesla e Volvo. “La maggior parte di questi sistemi non prevede misure adeguate perprevenire abusi e impedire ai conducenti di perdere la concentrazione su ciò che accade sulla strada”, ha dichiarato Harkey. Vediamo i risultati in dettaglio.

RISULTATI TEST GUIDA SEMI AUTONOMA SU 14 AUTO

Considerando che i sistemi di guida semi-autonoma richiedono l’attenzione del conducente sulla strada, per l’IIHS, è già preoccupante il fatto che questa condizione sia poco o non adeguatamente implementata dalle Case auto. Ecco cosa è venuto fuori dai test dei sistemi di guida semi-autonoma:

  • Monitoraggio dell’attenzione del conducente: Nessuno dei 14 sistemi soddisfa tutti questi requisiti, anche se i sistemi Ford si avvicinano molto. Ford BlueCruise e Ford Adaptive Cruise Control emettono immediatamente avvisi quando il viso del conducente o l’obiettivo della fotocamera sono coperti, ma non riuscivano a rilevare quando le mani del conducente erano occupate in un’altra attività. Il sistema BMW non ha reagito quando l’obiettivo della fotocamera o il volto del conducente erano coperti. Il sistema Mercedes-Benz non prevede una telecamera per il monitoraggio del conducente. Tuttavia entrambi i sistemi BMW e MB sono stati in grado di rilevare quando le mani del conducente non erano sul volante.”
  • Tempestività dei messaggi di alert: “Lexus Teammate, Ford BlueCruise e Adaptive Cruise e General Motors Super Cruise soddisfano tutti questi requisiti. Quando il conducente del test ha distolto deliberatamente lo sguardo dalla strada e ha tenuto il blocco di schiuma con entrambe le mani (simulacro di uno smartphone o altro oggetto fonte di distrazione, ndr), il Teammate ha avviato gli avvisi acustici e visivi dopo quattro secondi e ha avviato una procedura di rallentamento di emergenza dopo 16 secondi.Nissan ProPILOT Assist 2.0 e Tesla Full Self-Driving hanno funzionato quasi altrettanto bene. Il sistema Nissan, ad esempio, ha emesso avvisi acustici e visivi circa 6 secondi dopo il disimpegno del conducente, ma non un terzo tipo di avviso e solo dopo circa 21 secondi ha azionato i freni. Gli altri sette sistemi non hanno fornito avvisi in doppia modalità entro i primi 15 secondi”.
  • Procedura di emergenza: “I sistemi dovrebbero iniziare una procedura di rallentamento entro 35 secondi dal disimpegno del conducente. Dopodiché il sistema dovrebbe inviare un messaggio SOS ai soccorritori o a un centro di assistenza attivo 24 ore su 24 e al conducente dovrebbe essere impedito di riavviare il sistema di assistenza alla guida per il resto del viaggio. Dei 14 sistemi testati, solo GM soddisfa tutti i requisiti. Cinque sistemi includono due delle tre procedure di emergenza e cinque sistemi ne prevedono solo una.
  • Coinvolgimento del conducente: “Molti sistemi consentono il ripristino automatico dell’ACC dopo una sosta superiore a due minuti o quando il conducente non guarda la strada, come BMW e Tesla. Volvo Pilot Assist è uno dei sette sistemi che non si riattivano automaticamente in nessuno dei due scenari. GM Super Cruise e Tesla Full Self-Driving sono gli unici che effettueranno un cambio di corsia senza alcuna azione da parte del conducente.”

Uno dei problemi principali evidenziati dalle valutazioni è la mancanza di misure adeguate a prevenire un utilizzo non corretto da parte del conducente, ma qualche Brand ha molto di più da recuperare. “I due sistemi Genesis non soddisfano tutti i requisiti di sicurezza secondo l’IIHS.

Sicurauto Whatsapp Channel
Resta sempre aggiornato su tutte le novità automotive e aftermarket

Iscriviti gratis al nostro canale whatsapp cliccando qui o inquadrando il QR Code

Commenta con la tua opinione

X