Auto usate “rallentano” gli ADAS: 2,5 passaggi ogni auto nuova negli USA Ecco i sistemi di sicurezza e ADAS che gli italiani sceglierebbero nella loro auto: le preferenze in un’indagine 2021

Auto usate “rallentano” gli ADAS: 2,5 passaggi ogni auto nuova negli USA

ADAS e sicurezza stradale: gli esperti in sicurezza analizzano l’impatto delle auto usate e del comportamento al volante

20 Gennaio 2021 - 12:01

Dal 2022 tutte le auto di nuova immatricolazione avranno gli ADAS di serie in Europa, una rivoluzione che dovrebbe contribuire alla riduzione degli incidenti stradali. Ma la sicurezza stradale potrebbe dover attendere decenni, prima che i sistemi ADAS si diffondano nel parco circolante. Sono le previsioni di un tavolo tecnico virtuale tra IIHS, Euro NCAP e alcune Università impegnate nello studio dell’interazione tra l’uomo e le tecnologie di assistenza alla guida.

ADAS DI SERIE: I SISTEMI PIU’ EFFICACI CONTRO GLI INCIDENTI

Le auto nuove sono sempre più sicure grazie al pressing degli enti indipendenti che effettuano i crash test sui veicoli ma i futuri standard sugli ADAS di serie appaiono accomodanti per i Costruttori. L’introduzione su larga scala del Forward Collision Warning (FCW), secondo le statistiche dell’Insurance Institute for Highway Safety, può ridurre i tamponamenti del 27%. Se al semplice avviso si aggiunge anche la funzione di frenata autonoma anticollisione, gli incidenti nella zona posteriore calano del 55%. Tuttavia non sempre il funzionamento dei sistemi trova l’approvazione degli automobilisti. “Gli avvisi di cambio corsia non sono sempre relativi a eventi imminenti di incidenti – afferma David Zuby, Chief Research Officer IIHS – e i conducenti infastiditi dai falsi allarmi, li disattivano”. Clicca l’immagine sotto per vederla a tutta larghezza.

AUTO USATE PIU’ CONVENENTI, MA NON SEMPRE PIU’ SICURE

L’arbitrarietà del conducente che disattiva alcune funzioni ADAS non è l’unica criticità sui cui gli esperti pongono l’attenzione. C’è un trend – quello delle auto usate – che dopo l’emergenza Coronavirus si prospetta ancora più imponente. Secondo gli esperti è difficile pensare a una larga diffusione dei sistemi ADAS se l’età del parco circolante non si abbassa. Oltretutto, ancora prima del Covid-19 negli USA sono state vendute in media 2,5 auto usate per ogni auto nuova (41 milioni di passaggi di proprietà vs 17 milioni di immatricolazioni nel 2019). Per confronto, in Italia a dicembre 2020 sono state vendute 174 auto usate ogni 100 auto nuove, nonostante gli ecoincentivi auto nuove.

ADAS, INCIDENTI E DISTRAZIONI ALLA GUIDA

La soluzione, secondo gli esperti, non può basarsi solo sull’obbligo dei sistemi ADAS poiché è dimostrato che la condotta del conducente ha sempre una certa influenza sui sistemi di assistenza. Ben vengano quindi tecnologie capaci di focalizzare l’attenzione alla guida (realtà aumentata) o intervenire in caso di emergenza (avvisi, frenata o correzione della traiettoria). Ma prima che ci sia un reale effetto di queste innovazioni su larga scala bisogna vincere la sfida contro le distrazioni al volante. Altrimenti in futuro sarà solo peggio poiché il tempo di ritorno all’attenzione del conducente (nei casi in cui gli ADAS restituiscano il controllo all’uomo) è una variabile non prevedibile.

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